È durata meno di ventiquattro ore la fuga di Giuseppe Gualtieri, autore del duplice omicidio avvenuto a Davoli domenica scorsa, 23 dicembre.

Dopo il fatto di sangue, che è costato la vita a Rocco Bava (43 anni) e Francesca Petrolini (53), i carabinieri hanno avviato le indagini - dirette dal sostituto procuratore di Catanzaro, Chiara Bonfadini, sotto il coordinamento del procuratore Nicola Gratteri e dell’aggiunto Vincenzo Capomolla – e si sono messi subito alla ricerca dell’uomo, ex marito di Francesca Petrolini, che aveva fatto perdere le proprie tracce.  

Nella tarda mattinata di ieri, l’uomo è stato sorpreso nelle vicinanze dell’abitazione di un congiunto e quindi condotto presso il locale Comando dell’Arma dei carabinieri dove è stato interrogato dal sostituto Bonfadini, - già sui luoghi del delitto subito dopo l’accaduto – e successivamente sottoposto a fermo di indiziato di delitto per omicidio plurimo aggravato e porto d’armi illegali.

Alla presenza del proprio avvocato, il 51enne ha reso una confessione piena dei fatti accaduti, riconducendo l'insano gesto alla non accettazione della nuova relazione sentimentale avviata dalla ex moglie da cui l’uomo era separato legalmente da quasi un anno. Confermate, dunque, le anticipazioni che il Vizzarro aveva dato nelle scorse ore.

Sono state chiarite anche le modalità di esecuzione dell’azione omicidiaria, messa a segno con un fucile – rinvenuto a seguito di perquisizione – e con una pistola gettata successivamente in un dirupo e per la quale sono ancora attive le ricerche.

Nelle operazioni di ricerca sono stati impiegati decine di Carabinieri della Compagnia di Soverato e del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Catanzaro.

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