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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Emergono nuovi sviluppi rispetto alla vicenda che, nei giorni scorsi, ha visto protagonista un piccolo alunno della scuola elementare di Soriano Calabro che – si presume sia stato aggredito da un collaboratore scolastico in servizio nello stesso istituto.
Il Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Antonio Marziale ha infatti raccontato come, in queste ultime ore, si sia registrato un ennesimo sorprendente risvolto della vicenda: «Appena due giorni orsono – ha spiegato Marziale in un comunicato stampa – ho audito tutte le parti interessate e coinvolte nel caso del bambino di Soriano, nel Vibonese, che ha denunciato di essere stato ripetutamente colpito da un collaboratore scolastico. All'unisono, Garante, direttore scolastico provinciale, dirigente scolastica, genitori e legale rappresentante del collaboratore scolastico, abbiamo concordato una strategia che badasse a riportare serenità emotiva nel bimbo, anche attraverso iniziative che avrebbero dovuto coinvolgere docenti, genitori e alunni. Sorprendentemente, in data odierna, la dirigente scolastica ha provveduto a notificare alla famiglia del bambino un avviso di sanzione nei confronti dello stesso per avere, egli, provocato la lite con il collaboratore, spingendosi al punto di dichiarare che le tumefazioni e le escoriazioni evidentissime sul corpo dell'alunno se le sia provocate in maniera del tutto autonoma, buttandosi per terra e dimenandosi».
Lo stesso Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Antonio Marziale, a conseguenza del provvedimento, ha inoltre sottolineato come «si tratta di un provvedimento che contravviene a tutto quanto era stato stabilito in sede di audizione e che offende la sensibilità e la dignità degli astanti, oltre che il rispetto dovuto ad un bambino che è tornato a casa con la necessità di ricorrere al pronto soccorso. Un provvedimento – continua Marziale – che si spinge ben oltre le proprie competenze, perché a stabilire la dinamica reale dovrebbero essere ben altre istituzioni e non la dirigente, che in sede di audizione ha ammesso di avere interrogato i propri alunni sugli accadimenti senza la presenza dei genitori, ed è il caso di ricordare che neanche un magistrato può ascoltare un minorenne senza genitori». «A questo punto, cade per volontà della dirigente scolastica ogni tentativo di possibile ricucitura tra le parti, così come si era convenuto ed in linea con quanto il Garante si premurava di promuovere attraverso le audizioni – continua Marziale – e per quanto mi riguarda, nel volgere di pochi giorni redigerò la relazione dell'audizione, che provvederò ad inviare alle autorità scolastiche ed agli inquirenti per agevolare il loro percorso di verifica. Anche se – aggiunge Marziale – mi aspetto che la direzione scolastica regionale anticipi gli inquirenti con un provvedimento nei confronti di una dirigente che non può arrogarsi il diritto di prendere in giro le persone e le istituzioni convenute, contravvenendo a quello che dovrebbe essere il suo primo obiettivo, ossia la tutela del benessere psicofisico del minore. Contestualmente – conclude il Garante – provvederò ad informare la deputata Dalila Nesci che mi ha segnalato l'episodio».
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