La Procura della Repubblica di Vibo Valentia, secondo l'edizione odierna del Quotidiano del Sud, ha infatti notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari a 8 indagati e fra loro ci sono anche la moglie, il figlio e i cognati della vittima. Si tratta di Caterina Gentile, Luciano Colloca, Nicola Gentile e Domenico Gentile, tutti indagati per i reati di concorso in omicidio e distruzione di cadavere unitamente a Michele Rombulà e Caterina Magro. Per il reato di favoreggiamento personale sono, invece, indagati i coniugi vibonesi Domenico Lentini e Romanina D'Aguì.

Nei giorni scorsi si era invece appreso che il padre 77enne della vittima e la sorella sono a loro volta indagati dalla Procura di Vibo per diffamazione e violazione di atti d’ufficio.

Con riguardo alle indagini portate avanti dagli uomini dell’Arma, inizialmente si era pensato al suicidio. Una strada, questa, abbandonata da tempo, anche grazie alle nuove risultanze investigative raccolte dai carabinieri. Dalla perizia effettuata dal medico legale Giovanni Arcudi, infatti, è emerso che l’infermiere era stato colpito con un colpo contundente alla testa. A provocare il decesso del 48enne, dunque, sarebbe stata un’emorragia dovuta proprio al colpo che l’uomo avrebbe ricevuto. Ulteriori elementi di novità, poi, sono arrivati dallo studio di alcuni quaderni scritti da Colloca, dodici in tutto, in cui l'uomo si era preoccupato di annotare i trascorsi degli ultimi tre anni, che offrirebbero lo spaccato di una relazione alquanto tormentata con la moglie.