Sono Michele Vartuli, titolare del frantoio incriminato. Vorrei cercare di fare un po’ di chiarezza relativamente a quanto è successo e che ci ha portati dritti dentro il tornado della gogna mediatica.

A seguito di un controllo interforze avvenuto martedì 28/11/2017 presso la nostra azienda, veniva sollevato dai preposti come unica e sola irregolarità la mancanza di autorizzazione per lo sversamento dell’acqua di lavaggio della lavatrice per olive dentro un canale che di seguito confluisce nel Fiume Amello.

Preciso che si tratta di acqua di rete, potabile, che viene utilizzata per il lavaggio delle olive “biologiche”, lavaggio che consiste unicamente in una pulitura di eventuali particelle di polvere e/o tutt’al più di qualche granello di sabbia o terra.

Sottolineo inoltre che non è stato assolutamente rilevato alcun altro tipo di irregolarità per come contrariamente si vuol fare intendere in questo ed in tante altre notizie giornalistiche circolate in data odierna.

Infine, vorrei comunicare che ci siamo già attivati per la richiesta di dissequestro alle Autorità Giudiziarie verso cui nutriamo piena fiducia e ci riserviamo di utilizzare tutte le vie legali possibili per tutelare la fortemente lesa immagine aziendale.

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