mini chiesa_spinettoÈ cominciata così stamattina la messa in località Spinetto, con don Ferdinando che comunica ai fedeli la notizia di trasferimento. L’avviso ufficiale sarebbe arrivato direttamente dal Vescovo, che nella giornata di ieri ha reso edotto il parroco della Chiesa dell’Assunta di Spinetto di Serra San Bruno, sul suo trasferimento nella cittadina di Chiaravalle C.le, senza che i fedeli abbiano però ancora chiari i motivi di questa scelta.

Stamani, dunque, alla notizia del trasferimento – evidentemente non condivisa – è stato espresso qualche malcontento e di seguito i fedeli hanno disertato la funzione a mo’ di protesta. Quando i corrispondenti della stampa locale si sono recati presso la chiesa per comprendere cosa fosse accaduto, qualche fedele avrebbe invitato i giornalisti ad allontanarsi per far passare in sordina il procedimento di mons. Vincenzo Bertolone. Per don Ferdinando sarebbe dunque finita l’esperienza da guida spirituale a Serra San Bruno.

Nella mattinata, dopo la decisione dei fedeli di abbandonare la funzione domenicale, il prete si sarebbe ritirato in sacrestia con il sindaco di Serra e il priore della congrega dell’Assunta di Spinetto. Dopo l’udienza in sacrestia, la funzione è ripresa con la partecipazione di pochissimi fedeli. Contestualmente è nato un comitato spontaneo costituito da cittadini che chiedono al Vescovo di ritirare il provvedimento.

 

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carabieniri notteUn tentativo di agguato mafioso in piena regola, quello che si è registrato questa notte tra Sorianello e Soriano, nel cuore delle pre Serre vibonesi. A riportare le ferite maggiori un giovane di 20 anni, Valerio Loielo, figlio di Pino Loielo considerato uno degli esponenti al vertice della criminalità di Gerocarne, ucciso nel 2002 assieme al fratello Vincenzo proprio in seguito ad un agguato, e fratello di Rinaldo arrestato nell'ottobre 2013 perché trovato in possesso di un potente ordigno che - secondo gli inquirenti - gli sarebbe stato fornito dal boss Pantaleone “Scarpuni” Mancuso.

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mini toga_tribunalePene variabili da uno a dieci anni di reclusione sono state comminate, dalla seconda sezione della Corte d'assise d'appello di Catanzaro, nei confronti di presunti esponenti della cosidetta "Mafia di Ariola", cioè i clan che operano nelle Preserre vibonesi

Le condanne riguardano l'ex boss di Cassano Antonino Forastefano (8 anni e 6 mesi); Giuseppe La Robina (10 mesi e 20 giorni); Angelo Maiolo (6 anni); Francesco Maiolo (2 anni e 8 mesi); Vincenzo Loielo (3 anni e 4 mesi); Piero Sabatino (5 anni e 2 mesi); Damiano Zaffino (1 anno). Non doversi procedere per sopraggiunta prescrizione nei confronti dei collaboratori di giustizia Michele Ganino, Rocco Oppedisano e Enzo Taverniti.

Il pm distrettuale Marisa Manzini, al termine della requisitoria, aveva chiesto la condanna per tutti gli imputati per un totale di 39 anni ed un ergastolo, per Vincenzo Loielo.

 

 


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mini brunodicoloniaSta riscuotendo enorme successo la rappresentazione teatrale “San Bruno di Colonia” inscenata dagli studenti dell’Istituto “Luigi Einaudi” di Serra San Bruno. L’opera è stata allestita di recente in due delle più importanti rassegne teatrali per studenti. La rappresentazione, che vede coinvolti ben venti ragazzi, tutti frequentanti il locale Liceo Scientifico, ha infatti conquistato il gradino più basso del podio al recente “Festival del Teatro Scuola di Girifalco” e si è, invece, aggiudicata l’ambita Coppa Belluscio in palio al “Festival Teatro Scuola regionale di Altomonte”. In particolare quest’ultima, viene considerata la più prestigiosa rassegna teatrale scolastica dell’intero meridione, tanto da divenire appuntamento imprescindibile per decine di scuole arrivate ogni anno da diverse regioni d’Italia per prendere parte al concorso.

Oggi, sarà di nuovo la volta di Serra San Bruno. La rappresentazione verrà infatti portata nuovamente in scena nella cittadina della Certosa, a partire dalle ore 20.30 nei locali di Palazzo Chimirri.

Gli spettatori avranno dunque modo di prendere visione dell’opera che vede impegnato un nutrito staff di attori, tutti studenti del locale Istituto Superiore: Raffaele Giancotti, Salvatore Zaffino, Alberto Ierullo, Bruno Scopacasa, Francesco Muzzì, Sergio Pasquino, Vincenzo Reggio, Luigi Rachiele, Domenico Mannella, Lorenzo Bertone, Caterina Mangiardi, Ilenia Zangari, Raffaella Calabretta, Bruno Bartone, Mattia Arena, Antonio Miletta, Vincenzo Manno, Valerio Lagrotteria, Salvatore Catroppa e Mattia Calabretta. Mentre le scenografie sono state curate da Annalisa Mangiardi, Maria Concetta Ariganello, Giuseppe Manno e Giulia Scordo. Grandi meriti, dunque, vanno riconosciuti alle due insegnanti curatrici dell’opera: Maria Consolata Iennarella e Marilena Schiafone.

 

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toga tribunaleLa corte d’Appello ha confermato ieri le condanne a danno di ben nove dei dieci imputati coinvolti nel processo contro il clan Sia-Procopio-Tripodi, operante nel Soveratese ed in altri comuni dello basso Jonio Catanzarese. L’operazione "Show down" - coordinata dai procuratori Vincenzo Lombardo e Giuseppe Borrelli e condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro e della Compagnia di Soverato, nonché dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro - era stata avviata in seguito ad un presunto caso di “Lupara bianca” legato alla scomparsa di Giuseppe Todaro, avvenuta il 22 dicembre del 2009. Successivamente gli inquirenti si resero autori di un blitz portato a termine attraverso due diverse tranche: la prima scattata all’alba del 15 dicembre 2011 con l’esecuzione di un provvedimento di fermo a carico di diciotto persone; l’altra effettuata tre anni dopo, il 10 maggio scorso, con la notifica di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di dodici persone e di obbligo di firma per altre tre. L’inchiesta ha fatto luce sulla “faida” interna sorta tra i due schieramenti - originariamente alleati - dei Sia e dei Todaro, sostenuti rispettivamente dalle cosche Vallelunga e Novella da un lato e da quella dei Gallace dall’altro. Contrasti intestini che hanno portato ad una vera e propria guerra di mafia con decine di omicidi commessi a cavallo tra il 2009 ed il 2011.

Le accuse contestate, a vario titolo, riguardano i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, sequestro di persona, estorsione, rapina, ricettazione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, omicidio e occultamento di cadavere.

Rispetto alla sentenza di primo grado, emessa il 22 aprile del 2013, i giudici della Corte d’appello di Catanzaro - presieduta da Anna Maria Saullo, con consiglieri Maria Teresa Carè e Vincenzo Galati - hanno ridotto la sola condanna inflitta a Francesco Vitale - per il quale è stata esclusa l’aggravante mafiosa - riducendola da 1 anno di reclusione e 300 euro di multa, fino a 8 mesi e 200 euro. Per tutti gli altri imputati invece sono state confermate le sentenze di primo grado, compresa quella a danno di Vincenzo Alcaro, 47 anni, nato a Soverato, ex brigadiere dei carabinieri in servizio presso il reparto operativo del Comando provinciale di Catanzaro, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa perché - secondo gli inquirenti - avrebbe fornito ai componenti dell’associazione mafiosa informazioni sulle indagini svolte dai colleghi nei confronti della stessa cosca Sia-Procopio-Tripodi.

Le altre condanne risultano invece tutte convalidate rispetto a quanto proposto in primo grado:
Patrick Vitale a 7 anni, 6 mesi e 20 giorni;
Giuseppe Santo Procopio a 6 anni e 8 mesi;
Vincenzo Bertucci a 5 anni e 8 mesi;
Angelo Procopio a 4 anni e 8 mesi;
Pannia Salvatore a 4 anni e 935 euro;
Bruno Procopio a 3 anni e 4 mesi;
Vincenzo Todaro a 1 anno e 4 mesi;
Vincenzo Ranieri a 6 mesi 20 giorni e 1000 euro.

 

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giornata gioventuA Serra San Bruno, nell’amena atmosfera di Santa Maria del Bosco, si terrà domani, domenica 18 maggio, a partire dalle ore 9.00, la “Giornata Diocesana della Gioventù 2014”, voluta dal Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile.

L’evento, che farà riversare verso la cittadina della Certosa centinaia di fedeli, giovani e meno giovani, provenienti da tutta la Calabria, prevede un ricco programma che avrà inizio alle ore 9.00 con le operazioni di accoglienza per i gruppi previsti in arrivo. Poi, dalle ore 10.00, sarà celebrata nel piazzale antistante al Santuario di Santa Maria la sacra messa presieduta da Sua Eccellenza Mons. Vincenzo Bertolone ed, alla conclusione della funzione, verso le 11.00, avrà invece inizio la “Festa della Fede” con le Suore Carmelitane Messaggere dello Spirito Santo. Alle ore 12.30 è previsto il pranzo a sacco ed alle 14.30 l’iniziativa “In ascolto dei Controvento”, fino alle ore 16.30 circa con le operazioni di chiusura della Giornata. L’evento rientra tra i festeggiamenti promossi per la commemorare della ricorrenza dei 500 anni dalla canonizzazione di San Bruno (1514-2014) e del ritorno dei Certosini nella Certosa di Serra San Bruno.

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schiavello donNel salotto di ‘On the news’, sabato 17 maggio a partire dalle ore 10.00, direttamente sulle frequenze di RS98, ospite in studio Don Vincenzo Schiavello, ordinato sacerdote lo scorso 3 maggio.

Don Vincenzo racconterà, ai microfoni della trasmissione condotta da Antonio Zaffino e Francesca Onda, la sua vocazione ed il suo percorso di fede, la grande emozione provata il giorno dell'ordinazione, la gioia e la vicinanza espressa da tutti i serresi.

Segui la puntata anche in streaming all'indirizzo: http://tunein.com/radio/Radio-Serra-RS-980-s3103/

 

 

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locandina commedia chiaravalleContinua sulla scia di un ottimo successo la stagione culturale della città di Chiaravalle Centrale. Oggi sabato 29 marzo, all'interno della sala Impero, a partire dalle ore 21, si esibirà la celebre Compagnia Teatro Popolare della città di Vibo Valentia. Il longevo sodalizio vibonese porterà in scena la commedia “Don Vicenzu, Mastru Turi e l’imbenzioni i l’acqua cadda”, testo redatto da Raffaele Gemelli, adattamento e regia di Carmelo Genovese, quest'ultimo trascinatore e anima del gruppo teatrale.

L'ambientazione della suddetta opera è un tipico contesto familiare, dove Don Vincenzo vuole farla da padrone, imponendo finanche un'assurda 'patria potestà' sulla sorella, destinata ad occuparsi delle faccende familiari e impossibilitata ad uscire di casa per evitare di fomentare le gelosia del fratello.

Ma, oltre alla gelosia nutrita nei confronti delle sorella, la vera fissa di Don Vincenzo sono le invenzioni! Infatti, la sua casa non è altro che un laboratorio, dove lo stesso tenta di realizzare i suoi fantomatici progetti. Però, di conseguenza ad un curioso espediente adottato dalla sorella e dalla futura sposa di Don Vincenzo, le cose per lui cominceranno a cambiare... Come ogni commedia che si rispetti, il finale sarà caratterizzato da una giusta dose di colpi di scena.

Gli interpreti del gruppo teatrale saranno: Paolo Cusa, Domenico Borgia, Genny Longo, Nunzia Ambrosio, Stefania Romano, Letizia Lico, Bentivoglio Angela, Roberta Greco e Rocco Valente.

La stagione culturale della città di Chiaravalle Centrale è curata dall'Assessorato alla Cultura del Comune, supportato dall'Associazione Culturale “Tempo Nuovo”, dall'Associazione Culturale “Dinamicamente” e dal “Gruppo Folcloristico Città di Chiaravalle”. 

 

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addolorata vitantonioSi sono chiuse pochi minuti fa le votazioni per il rinnovo del seggio priorale dell’Arciconfraternita Maria SS dei Sette Dolori di Serra San Bruno. A partecipare sono stati 123 votanti iscritti alla Confraternita. A spuntarla, terzo nome della prima terna proposta, è stato Vincenzo Vavalà, eletto con 67 voti favorevoli e 56 astenuti, mentre a meritarsi il ruolo di primo e secondo Consultore sono stati rispettivamente Bruno Rachiele (74 voti favorevoli) e Antonio Gallè (93 voti favorevoli).

La nuova terna succede quindi a quella in carica dal 26 dicembre 2011 fino a questa mattina, guidata dall’ormai ex priore Giorgio Raimondo e che per i ruoli di primo e secondo Consultore annoverava Luigi Drago e Luigi Averta. Nelle prossime settimane si dovrebbe votare anche nelle altre due Confraternite serresi, quelle di Maria SS Assunta in Cielo di Spinetto e di Terravecchia, dove al momento rimangono in carica rispettivamente i priori Rosa Vellone e Tonino Errigo.

'Chiesa Addolorata' di Vitantonio Tassone - Acrilico su tela

 

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tribunale 3Il Tribunale collegiale di Vibo Valentia, sulla base delle richieste operate dal pm distrettuale Carlo Villani, ha sentenziato le condanna per cinque dei nove imputati di uno dei tronconi del processo “Ghost”, scattato in seguito all’omonima operazione antidroga che il 25 gennaio scorso, al culmine di un’articolata indagine condotta dalla Squadra mobile di Vibo, aveva portato – inizialmente - alla notifica di 40 ordinanze di custodia cautelare in carcere, divenute poi 45 in fase di conclusione delle indagini.

Gli imputati sono stati accusati di aver messo in piedi un’associazione finalizzata al traffico di grossi quantitativi di stupefacenti. Il sodalizio criminale – secondo gli inquirenti – avrebbe spacciato cocaina, hashish e marijuana producendo un giro d’affari valutato in 5mila euro al giorno, operando peculiarmente nel territorio delle Serre, con base operativa nel capannone sito nella zona impervia di “Felicello” a Gerocarne, adibito al confezionamento e allo smercio all’ingrosso della droga, poi spacciata al dettaglio da una rete di pusher nella provincia Vibonese, ma con diramazioni anche in quelle di Crotone, Catanzaro, Cremona e Firenze.

La sentenza ha portato a condanne pesantissime, tanto che sono state comminate pene complessive per 54 anni di carcere in capo a cinque imputati: Vincenzo Capomolla (15 anni di reclusione), Nazzareno Caglioti (10 anni), Caterina Granato (10 anni), Alfonso Namia (12 anni) e Rosaria Iennarella (7 anni). Mentre per Nicodemo Adorisio, Giuseppe De Masi, Filippo Mazzotta e Vincenzo Morano è arrivata l’assoluzione.

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