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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Aumenta a Serra San Bruno il disagio connesso al blocco del sistema della raccolta dei rifiuti solidi urbani. La quasi totalità delle strade cittadine risulta ormai dominata da innumerevoli cumuli di spazzatura, adagiati ovunque ma, in particolar modo, a ridosso dei quartieri più popolosi. Con il caldo torrido che sta contraddistinguendo l’attuale periodo pre-estivo, inoltre, è inequivocabile che i rifiuti disseminati per le vie del centro abitato siano esposti al forte rischio combustione.
Tra i cumuli di immondizia disseminati per la cittadina, uno dei più grandi è quello che si è generato in via Scendamo, strada adiacente a viale Aldo Moro, una delle arterie principali della locale rete viaria. Pochi minuti fa, proprio in questa zona del centro abitato – ubicata a ridosso della scuola materna di Spinetto – si è reso necessario l’intervento da parte degli uomini del locale distaccamento dei Vigili del Fuoco per domare un piccolo incendio.
I pompieri si sono dunque celermente presentati sul posto, allertati, secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, da alcuni passanti che transitavano in prossimità della stessa area. L’incendio, divampato nelle prime ore del pomeriggio di oggi, è stato prontamente domato, ma nelle prossime ore, viste le criticità che stanno interessando il locale sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani, resta il forte rischio che episodi analoghi possano interessare altri dei grossi cumuli di immondizia, quasi delle mini-discariche a cielo aperto, disseminati ovunque per le vie del centro urbano.
La metropoli di vecchia concezione, simbolo della rivoluzione industriale, il luogo della produzione e del commercio, densamente abitata, diventa sempre più il simbolo del fallimento della concezione di modernità. Oggi questo concetto ha cambiato significato: prima era la cementificazione del territorio con i suoi grandi insediamenti, adesso ha significato e funzioni diverse, che si trovano nella qualità della vita che la città può offrire attraverso i suoi servizi e il connubio tra città e campagna sempre più ricercato, attraverso i parchi urbani, gli spazi verdi di quartiere, parchi fluviali, orti urbani etc.
I parchi urbani sono delle aree verdi presenti all'interno del tessuto urbano. Svolgono diverse funzioni, sono progettati utilizzando specie autoctone, facendo un notevole impiego del prato e di alcune specie arbustive ed arboree. Il verde dei parchi, se razionalmente pianificato, può assumere anche un ruolo di sostituzione del sistema agricolo e forestale, diventando un elemento di mitigazione del clima urbano: può consentire l'insediamento e la migrazione della fauna. Assume un ruolo di fondamentale importanza per il giusto equilibrio tra costruito e natura, garantendo la presenza di veri e propri "polmoni" verdi all'interno del tessuto urbano. Nella pianificazione del territorio bisogna dare grande importanza anche alle aree verdi, si tratta di piccoli spazi inseriti nel tessuto urbano che servono i singoli quartieri come luoghi d'incontro, e rappresentano una risorsa fondamentale per la sostenibilità e la qualità della vita in città. Oltre alle note funzioni estetiche e ricreative, possono avere anche funzioni didattiche, contribuiscono a mitigare l’inquinamento delle varie matrici ambientali, migliorano il microclima delle città, mantengono la biodiversità, contribuiscono al benessere dei cittadini e alla qualità estetica dei paesaggi urbani.
Il verde urbano, non può essere considerato come semplice elemento decorativo, in quanto può contribuire a garantire all'interno delle città un'elevata qualità abitativa con diverse funzioni: ecologico-ambientale, protettiva, sociale e ricreativa, culturale e didattica, estetico-architettonica.
E’ però necessaria una valutazione attenta di alcune delle sue caratteristiche al fine di migliorare la sua funzione e di favorire le modalità della sua gestione, oltre che per consentire una razionale pianificazione degli interventi di estensione delle aree verdi. Per questo sarebbe auspicabile che nel maggior numero possibile di Comuni (e non solo in quelli di maggiori dimensioni) al piano urbanistico comunale fosse affiancato funzionalmente anche il piano del verde urbano, un documento progettuale oggi poco utilizzato, la cui assenza produce un rilevante spreco di denaro pubblico e rende di fatto meno fruibile il verde per i cittadini. Oggi di fronte agli attuali squilibri ambientali della città contemporanea sta prendendo corpo l' idea di una "green city", ovvero di una rinaturalizzazione della città attraverso l'integrazione del verde con l'ambiente costruito: orti urbani, aree boschive, habitat per la fauna, specchi d' acqua o zone umide.
Il verde urbano deve essere progettato. Non solo, deve essere progettato in maniera responsabile, perché deve rimanere tale per anni, deve richiedere la minor manutenzione possibile, portare molti benefici al cittadino, deve poter essere vissuto dal cittadino, deve contribuire a migliorare il microclima, l’aria, la vivibilità della città. Particolare attenzione va data ai materiali e le tecniche che si utilizzano per la realizzazione della pavimentazione, ai colori utilizzati nell'area giochi destinata ai bambini, alle sedute, ai contenitori per la raccolta differenziata. Il benessere dei cittadini può essere perseguito non solo attraverso l’erogazione attiva di servizi sempre più efficaci, ma anche attraverso la realizzazione di aree verdi, di nature e tipologie differenti che consentano alle persone di rigenerarsi e di vivere il proprio tempo in maniera indipendente e serena. Non è solo parchi e aiuole, ma anche orti sociali, itinerari naturalistici, percorsi lungo il fiume, alberi isolati, boschi urbani.
Il verde è parte integrante della progettazione sia del singolo manufatto che di quella del territorio a grande scala, ci permette di trovare il giusto equilibrio tra passato e futuro, tra costruito e spazio vuoto, tra i cattivi odori dello smog e quelli piacevoli delle essenze vegetali, garantendoci il giusto equilibrio tra città e natura.
Arch. Raimondo De Raffele
Il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, è stato condannato in appello a sei mesi di reclusione nel processo per il caso della discarica di Longhi-Boveto. Confermata anche la condanna per il dirigente comunale Igor Paonni, mentre viene definitivamente assolto l’assessore regionale Antonio Caridi (all’epoca dei fatti assessore all’Ambiente della giunta Scopelliti al Comune di Reggio Calabria).
Il verdetto arriva quindi a conferma della condanna del settembre 2010, quando la seconda sezione penale di Reggio, dopo circa due ore di camera di consiglio, aveva reputato Scopelliti colpevole di omissione di atti d’ufficio per non aver vigilato, in qualità di sindaco di Reggio Calabria, sulla messa in sicurezza, sulla bonifica e sullo smaltimento del percolato della discarica di “Longhi-Boveto”. Si tratta di un impianto di raccolta di rifiuti solidi urbani di proprietà del Comune di Reggio Calabria, già chiuso nel 1999 e mai messo in sicurezza, ubicato nelle strette vicinanze di una scuola elementare ultimata proprio alla fine degli anni ’90, ma mai realmente entrata in funzione a causa della mancata bonifica dell’area circostante allo stesso plesso scolastico.
ARENA - Il suo esordio è stato accolto con un lungo e scrosciante applauso: «L’attenzione sulle contrade rappresenta un aspetto essenziale del nostro programma amministrativo e lo testimonia il fatto che per la prima volta nella storia di Arena una lista viene presentata per la prima volta nelle contrade», ha riferito ad apertura del suo breve ma conciso intervento Leonardo Maiuolo, che mercoledì pomeriggio ha assunto i panni di vero e proprio padrone di casa. E l’ha fatto nella “sua” Cerasara, dove la lista “Insieme Verso il futuro” - capeggiata dal giovane cronista Antonino Schinella - davanti ad un nutrito pubblico ha presentato il programma amministrativo, con particolare riferimento agli interventi previsti per le contrade. «L’ambizioso obiettivo che ci prefiggiamo - ha aggiunto Leonardo Maiuolo - è quello di mettere in campo progetti e iniziative tese ad “avvicinare” al capoluogo le contrade (Berrina, Bivieri, Castellina, Castellina Managò, Cerasara, Croce, Croce di Bovo, Fossa, Tomacelli e Umbro) e a rendere i loro abitanti parte integrante del paese».
Poi, uno per uno, l’aspirante consigliere comunale ha illustrato i punti del programma che riguardano da più vicino le frazioni. «Innanzi tutto - ha spiegato Maiuolo con l’avallo del candidato a sindaco Antonino Schinella - la nostra amministrazione istituirà la figura del consigliere comunale delegato alle contrade, che - ha proseguito riferendosi ai presenti - sarà per tutti voi un importante punto di riferimento. Inoltre, garantiremo la sistematica manutenzione ordinaria della viabilità comunale e delle strutture scolastiche di Cerasara. Sempre a Cerasara, sarà realizzata un’area verde attrezzata, punto di incontro e di svago dei giovani del luogo. E poi, nell’ottica di avvicinare le frazioni al capoluogo, sarà necessariamente potenziato il sistema di trasporto pubblico locale da e per Arena per mettere finalmente la parola fine su molti disagi che la locale popolazione è costretta a fronteggiare quotidianamente».
Infine, più volte interrotto dagli applausi, e prima di passare la parola per un breve saluto agli altri candidati - ovvero Carmelina Ranieri, Michele Stramandinoli, Adriano Ienco, Sandro Pagano e Tony Idà -, Leonardo Maiuolo ha toccato un argomento sentitissimo e attesissimo dai numerosi presenti e da tutti gli abitanti del luogo. «Posso garantire a tutti voi che, per raggiungere i target degni di una comunità civile, sarà istituito finalmente il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani. E, statene certi, fino a quando questo obiettivo non sarà raggiunto, sarà rivista l’assurda decisione in virtù della quale è stato disposto l’aumento della Tarsu anche per i cittadini-contribuenti delle contrade che ad oggi non sono in condizione di utilizzare il servizio».
Un punto, questo, meglio e più dettagliatamente esplicitato da Antonino Schinella. «Rivedere il regolamento che disciplina la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani - ha spiegato l’aspirante primo cittadino - è una necessità morale, dettata anche dalla normativa vigente. D’altronde, la sentenza n.3549/2010, emessa dalla sezione tributaria della Cassazione, ha stabilito che per quei cittadini che non usufruiscono del servizio di raccolta dei rifiuti la Tarsu è dovuta in misura ridotta, non superiore al 40 per cento della tariffa. Perciò, ciò che ha annunciato Leonardo Maiuolo non è una semplice promessa, ma un impegno solenne imposto, come detto, dalla legge. Pertanto – ha ribadito Antonino Schinella - in attesa dell’attivazione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani nella contrade, la nostra amministrazione comunale, ai sensi del secondo e quarto comma dell’articolo 59 del dlgs n. 507/1993, revocherà immediatamente la delibera di giunta comunale n.17 del 22 giugno 2011 con la quale - ha chiosato - è stato disposto l’iniquo aumento della Tarsu anche per i cittadini delle frazioni, nel silenzio più assordante di Enrico Brogna, allora capogruppo di opposizione e oggi altro candidato a sindaco, che adesso - illegittimamente viene da dire - tenta di ergersi a paladino dei vostri diritti che finora sono sempre e puntualmente stati calpestati».
(articolo pubblicato sul Quotidiano della Calabria)
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