mini ospedale_soriano_calabroDovrebbe già prendere corpo all’inizio della prossima settimana il provvedimento che, di fatto, determinerà il trasferimento di tutti gli anziani ricoverati a Vibo, nella Rsa di località Moderata Durant, verso la nuova struttura realizzata all’interno dell’ex ospedale di Soriano Calabro. Potrebbe acquisire dunque concreta efficacia la decisione assunta già da diverse settimane dai vertici dell’Azienda sanitaria provinciale, che però solo in questi ultimi giorni aveva ricevuto l’assenso da parte della Regione.

Del trasferimento dei degenti del Moderata Durant a favore della Residenza sanitaria assistenziale di Soriano se ne era discusso, addirittura, già dall’anno scorso, ma in questi mesi si era protratto un eloquente nulla di fatto sancito dalla mancata autorizzazione, nero su bianco, del provvedimento da parte proprio degli uffici competenti della Regione Calabria. La nuova struttura di Soriano dispone di posti letto funzionali al ricovero di diverse unità di pazienti, con assistenza sanitaria garantita per tutto l’arco delle 24 ore. I lavori per l’adeguamento dei locali della nuova Rsa sorianese sono stati ultimati infatti di recente.

Secondo quanto asserito dai vertici dell’Asp, il trasferimento degli anziani comporterà, indirettamente, oltreché il miglioramento del servizio prestato, anche una forma di risparmio economico. Infatti, nei locali di Moderata Durant, che tra pochi giorni dovrebbero risultare dunque liberi, verrà sistemato il laboratorio analisi sito attualmente in via Pellicanò a Vibo, in alcuni locali di proprietà di privati per il quale la stessa Azienda sanitaria corrisponde il pagamento di una somma di 15mila euro annui di affitto. Un provvedimento, quindi, che si porrebbe anche in continuità con il piano di eliminazione dei fitti passivi lanciato di recente dall’Asp.

Non sono mancate, però, le polemiche rispetto alla decisione. A sollevare dubbi di illegittimità è stato Giuseppe Folino, candidato al Consiglio regionale della Calabria nelle fila del Cdu, che alcuni giorni fa si era recato in visita proprio alla Rsa di Muderata Durant, dove – in occasione di un incontro elettorale – si era intrattenuto con diversi familiari e operatori della struttura. «Come per moltissime altre vicende sanitarie calabresi, ho costatato, che anche in questa situazione, si stanno adottando provvedimenti dal sapore “elettorale” – aveva dichiarato Folino –, nello specifico si stanno trasferendo i pazienti presso la Rsa di Soriano, con forti disagi sia per questi che per gli Operatori della struttura Vibonese. Questi scellerati provvedimenti, distruggono la già provata sanità calabrese e non devono certamente essere strumenti di propaganda elettorale».

Lo stesso candidato a sostegno di una delle compagini della coalizione di centrosinistra, ha posto l’accento sul fatto che il provvedimento risulterebbe illegittimo, in quanto del tutto privo della firma del neo commissario straordinario della sanità regionale, Luciano Pezzi. Altresì, sempre Folino, ha chiesto al candidato alla carica di Presidente regionale, Mario Oliverio, di «adottare tutte le iniziative opportune» e, ancora al generale Pezzi di «congelare il provvedimento, in attesa delle determinazioni che vorrà adottare la prossima Giunta Regionale».

 

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tassone reggina2Il club granata calabrese rinforza il settore giovanile con una promessa del calcio di Simbario, Vitantonio Tassone (classe 2003). Il giovane talento, cresciuto nella scuola calcio Ancinale di mister Franco Gagliardi, a partire da quest’anno disputerà il campionato nazionale con la Reggina Calcio, club che negli anni scorsi ha osservato l’attaccante durante le competizioni dilettantistiche di categoria. Può ritenersi, dunque, più che soddisfatto mister Gagliardi, che dall’inizio della sua attività sportiva (1997) ha dato nuova linfa a molte squadre, tra cui anche Serrese e Sorianese, fino ad arrivare oggi a rimpinguare la rosa di un team del calibro della Reggina.

La scuola calcio Ancinale – che accoglie bambini e ragazzi nati dal 2000 al 2008, indistintamente maschi o femmine divisi per categorie, secondo la ripartizione indicata dalla Figc – negli anni è riuscita a tessere un rapporto di fiducia anche con la società del Chievo Verona, rinomata squadra del panorama calcistico nazionale, con la quale l’Ancinale può vantare un pluriennale gemellaggio. Oltre alla Reggina, anche il Chievo Verona avrebbe lanciato un occhio interessato su un paio di fuoriclasse della scuola calcio Ancinale, che presto potrebbero entrare a far parte del club del patron Campedelli. Da diversi anni ormai, forti del rapporto di fiducia con il Chievo, gli atleti di Gagliardi, durante il periodo primaverile, partecipano infatti puntualmente ad uno stage nelle strutture della prestigiosa società veronese.

Nonostante gli ottimi risultati raggiunti, «la scuola calcio Ancinale – ha detto Gagliardi – ha come obiettivo primario la socializzazione e l’aggregazione dei bambini. I responsabili tecnici che seguono i ragazzi si pongono come primo scopo quello educativo. La scuola calcio deve aiutare i bambini a crescere calcisticamente ma soprattutto umanamente».
Nel frattempo è stata inaugurata la nuova stagione sportiva, e il 17 novembre prossimo si darà inizio al campionato autunnale della categoria pulcini. Di seguito, a disputare le competizioni provinciali, saranno chiamate anche le categorie esordienti e giovanissimi. Con la speranza, che nel prossimo futuro, qualche altro piccolo campione possa emergere dalle fila della scuola calcio Ancinale.

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ospedale soriano calabroSi è tenuto ieri, nella sala consiliare del comune di Soriano Calabro, un incontro per discutere sullo stato attuale e, soprattutto, sul ruolo che dovrà rivestire nel prossimo futuro l’ex nosocomio cittadino, convertito – a seguito della riorganizzazione della rete sanitaria dettata dal Piano di Rientro – in semplice Centro assistenziale primario territoriale. All’iniziativa hanno preso parte il direttore sanitario dell’Asp di Vibo Valentia, Carlo Truscello; il direttore del distretto sanitario di Serra San Bruno, Giuseppe Grillo e la responsabile dello stesso Capt di Soriano, Antonella Ascoli. Oltre ai rappresentanti del management dell’Azienda sanitaria, presenti anche numerosi sindaci ed amministratori di Comuni ricadenti nel territorio dell’Alto Mesima ed i rappresentanti del comitato pro-ospedale, costituitosi di recente a Soriano proprio a tutela dell’ex presidio corposamente ridimensionato negli ultimi anni.

L’incontro, voluto dal presidente del consiglio comunale cittadino, Enzo Bellissimo, si è quindi rivelato utile a mantenere alta l’attenzione sulle condizioni della struttura, ormai da tempo finita ai margini dell’offerta sanitaria provinciale, nonostante fosse ancora punto di riferimento per un bacino di circa 30mila utenze, per lo più anziani. Per questo motivo e per molti altri, i presenti hanno chiesto ai vertici dell’azienda sanitaria risposte immediate rispetto alla questione, sollevando forti preoccupazioni in merito ai corposi nodi attuali, connessi in particolare all’inadeguatezza degli ambulatori caratterizzati da una cronica carenza di personale – per via del famigerato blocco del turnover – e la contestuale impossibilità di offrire agli utenti le prestazioni necessarie. Una condizione che nel tempo ha semplicemente fatto il gioco del settore sanitario privato, a cui, irrimediabilmente, molti utenti sono costretti a rivolgersi a causa delle lunghissime liste d’attesa che ormai caratterizzano, anche a Soriano, il comparto dell’offerta sanitaria pubblica. Altra grana, non di poco conto, la funzione della nuova Residenza sanitaria assistenziale, inaugurata in pompa magna pochi mesi fa e già a rischio chiusura, tanto che nelle ultime settimane si era parlato di un trasferimento dei pazienti verso lo Jazzolino. Sembra che la soluzione intermedia possa essere quella di un accorpamento con Vibo pur mantenendo la struttura fisicamente a Soriano.

A fronte delle numerose preoccupazioni sollevate nello svolgimento dell’incontro, sono arrivate le rassicurazioni di Truscello, che si è detto pronto a porre in essere tutti gli interventi utili a tutelare il futuro della struttura. In tale ottica, vista la richiesta di un immediato cambio di passo, la soluzione maggiormente percorribile – proposta dallo stesso direttore sanitario – è parsa quella di avviare un processo di riconversione della struttura, da Capt a Casa della Salute. Anche se al momento, visto soprattutto la condizione, ad esempio, della struttura di Chiaravalle Centrale – indicata anche questa dalla nuova riorganizzazione sanitaria come Casa della Salute – pare che possano riscontrarsi non pochi problemi, quanto meno in relazione ai tempi, per una reale riconversione dell’ex ospedale di Soriano. I disagi, infatti, saranno destinati a perdurare, almeno, finché la sanità regionale non si scrollerà di dosso le severe indicazioni imposte dallo status di commissariamento. È poi alto il rischio che con l’apertura di una nuova struttura sanitaria nella città capoluogo Vibo, gli altri “piccoli” ospedali, o quello che ne resta, potranno incassare nuovi corposi ridimensionamenti che li condurrebbero verso l’ormai irrimediabile tracollo definitivo.

Assente alla riunione il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale, Florindo Antoniozzi – ha fatto sapere – per motivi di carattere puramente personale.

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mini spinettoterravecchia«La nostra Calabria rammenta con estremo dolore l’anno 1783 epoca del gran Tremuoto, o a dir meglio, dei Tremuoti, che l’hanno sobbissata»*. Queste sono le parole di don Domenico Pisani, che nel voler tramandare ai posteri «i fatti e le vicende più rimarchevoli» di Serra San Bruno, cominciò a scriverne una cronistoria, “La Platea”. Come ogni zolla di terra della Calabria, anche Serra fu colpita dal tremendo terremoto (il 5 e il 7 febbraio) del 1783. Circa 30 persone persero la vita, e vittima del tremendo fenomeno fu anche la Certosa, che dell’originaria struttura si può notare, oltre le mura, la cinquecentesca facciata in granito.

Dopo che l’intera regione tremò, gli abitanti di Serra San Bruno furono costretti ad abbandonare il centro urbano (attuale Terravecchia) e ad erigere abitazioni di fortuna nella zona oltre il ponte, sull’altra sponda del fiume Ancinale. «E perché il luogo più aggevole – scrive don Domenico Pisani – […] era quello al dilà del Ponte, fino allora incolto, e seminato di Spine (da qui il nome Spinetto ndr) perciò buona parte delle famiglie ivi ricorsero, e si alloggiarono nelle proprie baracche».

Tra gli altri, a stabilirsi nell’appena nato villaggio, anche il vicario don Vincenzo Giancotti «Cancelliere della Curia del Convento, perciò a pochi giorni si formò di Tavole la Chiesa nello stesso luogo dove è attualmente e la quale avea aspetto di Chiesa Parrocchiale» e che assunse il nome di Maria SS. Assunta, dato che la vecchia e omonima chiesa, nel centro abitato distrutto, era ridotta in rovina.

Per circa un anno, la nuova Chiesa assunse la caratteristica di Parrocchia, e le funzioni vennero officiate per tutta la popolazione che vi accorreva. I sacerdoti di Serra, «annojati da una parte, e dall’altra affezzionati verso l’antica Chiesa», la riadattarono alla meglio per riprendere l’esercizio delle funzioni. Ad ogni modo, Il vicario Giancotti – che assisteva nella curia della Certosa – preferiva, per la vicinanza col Convento, la nuova chiesa sorta in località Spinetto, tanto da chiederne, fino ad ottenerlo – col favore del priore della Certosa – il regio assenso per il mantenimento della stessa ivi costruita. «Qual Partito siasi suscitato fra le due popolazioni, e qual contrarietà abbia dimostrato la Popolazione di Serra» sono ancora le parole di don Pisani, che rispetto agli eventi succedutisi lascia spazio all’immaginazione. Ma qui, non entriamo nel profondo delle diatribe tra i fedeli sostenitori della nuova parrocchia e coloro i quali volevano far riprendere l’attività religiosa nell’antica chiesa, oramai conosciuta con il titolo di «Chiesa del Purgatorio». Ad ogni modo, è doveroso raccontare un fatto molto curioso e degno di nota, che qui si riporta per intero: «In conseguenza di tale contrarietà si racconta: Che venuto a piantare la novella Chiesa un Regio Ingegniere di cognome Sig: Morèna, tanto non soffrendo vedere un affezionato all’antica, chiamato Francesco Pisano […] prese costui l’Ingegniere Morèna a colpi di mano prima, e poi lo rovesciò a Terra, producendo un corrispond.? tumulto fra quelli d’amb’i Partiti, che eran presenti, dove si facevano i preparativi per la nascente Chiesa».

A questa, corrisposero altre azioni perpetrate per fermare la costruzione della nuova struttura, cattive ma non del tutto ingiustificate, in virtù del fatto che nel regio assenso s’includeva il trasporto di tutti i sacri arredi dall’antica alla nuova chiesa. Tra questi, anche la statua della Madonna dell’Assunta, storia che racconteremo a breve, in occasione dei prossimi festeggiamenti.

Dai singolari eventi storici sopra descritti, nasce l’atavico “conflitto” tra gli abitanti di Terravecchia e quelli di Spinetto, differenza che, con fare scherzoso, ancora oggi viene rimarcata dalle due popolazioni serresi, sempre pronte a sottolineare, ciascuna da parte sua, le negatività degli abitanti viventi al di là e al di qua dell’imparziale fiume Ancinale.

*Le citazioni tra caporali sono qui riportate testualmente

 

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rubinettiAnche per quest’estate, a quanto pare, i serresi saranno costretti a porre corposi limiti alle modalità d’uso dell’acqua che ricevono nelle proprie abitazioni. Questa mattina, infatti, il sindaco Bruno Rosi ha emesso una nuova ordinanza di limitazione dell’utilizzo dell’acqua potabile (n.12/2014), realizzata in riferimento ai risultati delle analisi effettuate dalla ditta Esi Lab srl, proprio per conto del Comune di Serra San Bruno, in merito ai campionamenti eseguiti lo scorso lunedì 21 luglio sull'acqua in uscita dal serbatoio “Castagnari” e dal serbatoio comunale “Ninfo”.

Vista «l’urgente e non procrastinabile necessita di intervenire a tutela della salute pubblica» – si legge nell’ordinanza – fino a quando non sarà accertata la conformità dell’acqua erogata dai due serbatoi in questione è stato ordinato, dunque, con decorrenza immediata e fino a nuove disposizioni, «il divieto all’uso potabile dell’acqua ai fini del consumo umano». I problemi riscontrati dalle analisi in questione sarebbero di carattere microbiologico e l’acqua erogata - secondo lo stesso atto - potrà essere utilizzata comunque «per uso domestico, igiene personale, pulizia, ecc.».

Inoltre, l’atto comunale varato oggi ordina ai cittadini la limitazione dell’uso dell’acqua limitatamente alle zone che sarebbero direttamente fornite dai due serbatoi in questione, tanto che nella stessa ordinanza si legge testualmente: «l’acqua del serbatoio “Castagnari” viene erogata solo in una zona limitata del territorio comunale e precisamente località Ombrellino, via Catanzaro (nel tratto incrocio via Serra dei Monaci – aiuola statua di San Pio) e relative traverse di via Serra dei Monaci». Una ricostruzione topografica non nuova e del tutto azzardata, visto che in realtà l’acqua erogata da qualsiasi serbatoio afferente alla rete idrica locale, va poi a miscelarsi in un anello unico che serve tutto il territorio comunale. Dunque risulta quanto mai errato tentare di dare indicazioni - come già accaduto diverse volte nel recente passato - su quali siano le zone di pertinenza di ogni singolo serbatoio.

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mini a3Dalle 21 di sabato 28 giugno alle 6 di lunedì 30 giugno il tratto dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria compreso tra gli svincoli di Vibo Valentia/Sant'Onofrio e Rosarno, sarà chiuso per lavori in entrambe le direzioni. È quanto comunica l'Anas in una nota: "Il provvedimento, comunicato preventivamente alle istituzioni locali - si legge nella missiva - si rende necessario per consentire le attività di varo dell'impalcato di due nuovi cavalcavia, nell'ambito dei lavori di completamento della nuova autostrada. Nelle ore di chiusura i veicoli diretti a sud potranno uscire allo svincolo di Sant'Onofrio, proseguire lungo la strada statale 18 con rientro in autostrada allo svincolo di Rosarno. Percorso inverso per i veicoli in direzione nord. Nel provvedimento sono previste anche le chiusure della rampa di accesso in carreggiata Sud dello svincolo di S.Onofrio, dello svincolo di Serre esclusa la rampa di ingresso in carreggiata Nord, dello svincolo di Mileto e della rampa di accesso in carreggiata Nord dello svincolo di Rosarno"

 

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a3L'Anas ha reso noto che dalle 22.00 di questa sera, venerdì 16 maggio, fino alle ore 6.00 di sabato 17, il tratto dell'autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria, compreso tra gli svincoli di Vibo Valentia/Sant'Onofrio e Rosarno, sarà chiuso in entrambe le direzioni. Nelle ore di chiusura i veicoli diretti a sud saranno quindi costretti ad uscire allo svincolo di Sant'Onofrio, proseguire lungo la strada statale 18, per rientrare poi in autostrada allo svincolo di Rosarno. Percorso identico, ma in senso inverso, per i veicoli diretti a nord.

Il provvedimento sarà causato dai lavori di completamento della nuova “carreggiata nord”, riaperta al traffico proprio alla conclusione delle attività in configurazione provvisoria di cantiere. Secondo le scadenze fissate, entro il prossimo esodo estivo la nuova carreggiata dovrà essere disponibile. Fino ad allora - nello stesso tratto - verrà istituito un doppio senso di circolazione, in modo da permettere proprio la conclusione dei lavori.

 

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mini sala_san_brunoDopo un anno e mezzo di lavori, la Sala polivalente del Museo della Certosa di Serra San Bruno è finalmente pronta. L’inaugurazione della struttura si terrà il prossimo martedì 6 maggio a partire dalle ore 18.00. L’iniziativa ricade nel fitto calendario di eventi organizzati per la celebrazione del Cinquecentesimo anno dalla canonizzazione di San Bruno e del ritorno dei Certosini nel monastero serrese. 
 
Il museo certosino, attivo fin dal 1994, proprio nell’anno del suo ventennale, si arricchisce dunque di una nuova perla. L’inaugurazione della sala avverrà alla presenza di diversi rappresentanti istituzionali locali e regionali, del direttore del museo Fabio Tassone e, soprattutto, del priore della Certosa, dom Jacques Dupont. Proprio lo stesso priore, ormai venti anni fa - per andare incontro alle esigenze dei numerosi visitatori, smaniosi di venire a contatto con la realtà certosina e di carpire i segreti della vita di clausura dei monaci - ebbe l’idea di creare una “appendice” esterna al monastero: il Museo della Certosa. Una struttura unica all’interno della quale, tra le altre cose, è riprodotta la vita ritirata dei monaci, con una fedele riproduzione della Chiesa conventuale interna alla Certosa o, ad esempio, delle celle dove gli stessi vivono e pregano per gran parte delle ore della giornata.
 
Per l’apertura ufficiale della nuova sala intitolata a San Bruno, a conclusione della cerimonia di inaugurazione, i presenti potranno assistere anche al concerto “Beata es Maria” eseguito dal coro “Ancillae Domini” diretto del maestro Licia Di Salvo.
 
Un ulteriore e positivo traguardo raggiunto, quindi, in occasione degli storici festeggiamenti che ricadono in questo prestigioso 2014, già anticipati alcuni mesi fa, nel novembre scorso, dal viaggio dell’associazione “Amici della Certosa” a Roma, quando il sodalizio guidato dal priore Dupont fece benedire direttamente da Papa Francesco l’icona di San Bruno realizzata da suor Mirella Muià. La stessa immagine sacra è in esposizione nella chiesetta ubicata all’entrata del monastero, dove resterà per tutto il 2014.
 
Rimane il grosso rammarico per il fatto che, mentre il Museo della Certosa si è dimostrato attivissimo per commemorare al meglio le prestigiose ricorrenze che ricadono nel 2014, nulla è stato invece partorito dalle istituzioni locali, ciò nonostante l’amministrazione comunale serrese abbia più volte ribadito l’intenzione di preparare delle iniziative ad hoc, ma, ad oggi, nessun riscontro ufficiale in merito è stato reso noto. 
 
 
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realserra imm nuovaUltima giornata di campionato per le compagini impegnate nei gironi della Seconda categoria. Nel raggruppamento F epilogo dolce-amaro per il Real Serra di mister Nicola Fortebuono che in definitiva si guadagna il gradino più basso del podio piazzandosi al terzo posto, a 39 punti, in compagnia del Mammola. Un risultato eccellente che, però, per via della famigerata regola “dei 10 punti” nega ai serresi l’accesso ai play off. Infatti, secondo il regolamento, gli spareggi per la corsa alla promozione in prima categoria – che avrebbero dovuto coinvolgere anche terza, quarta e quinta in classifica – nel girone F non verranno però disputati proprio per un distacco superiore alle 10 lunghezze tra la prima classificata e la terza. Di conseguenza, risultati alla mano, a guadagnarsi l’accesso diretto in prima categoria sono soltanto il Nicotera (secondo classificato) e, soprattutto, la Rombiolese, vera dominatrice del campionato.

Per la cronaca della partita di ieri, il Real Serra, impegnato in trasferta sul campo del Vigor Sant’Onofrio, è sceso in campo con Valenti, Politi, Capone, Gamo, Bertucci, Maiolo, Tripodi, Vallelunga, Tassone, G. Pisani, e Iozzo. A dominare la prima frazione di gioco sono stati proprio i ragazzi del presidente Bruno Masciari, tanto da riuscire a conquistare il vantaggio al 32’ con una prodezza di Bruno Vallelunga. La risposta del Sant’Onofrio giunge però al 14’ del secondo tempo, quando Amante trova il pari con un gol in probabile posizione di fuori gioco. Nel finale arriva il forcing dei padroni di casa ma che, nonostante qualche ghiotta occasione, non riescono a siglare il raddoppio. Giusto il pareggio.

Ritornando alla classifica, se la situazione nelle zone alte è ormai ben definita e le promosse Rombiolese e Nicotera hanno già brindato alla meritata prima categoria, rimangono grossi interrogativi per la retrocessione. Ad approdare – loro malgrado – ai play out troviamo la Joppolese contro la vincente dello spareggio preliminare tra Nuova Mileto e Galatro. Direttamente retrocessa in terza categoria, l’ultima classificata, San Costantino, già da tempo esclusa dal campionato.

RISULTATI 26a giornata

Galatro   Rombiolese                    1 - 4

Nicotera   Grotteria                      2 - 0

Nuova Mileto   Hierax                   3 - 1

Real Spilinga   Joppolese            3 - 3

Vigor Sant’Onofrio Real Serra   1 – 1

 

CLASSIFICA

Rombiolese 53

Nicotera 52

Real Serra 39

Mammola 39

Grotteria 36

Vigor Sant’Onofrio 36

Real Spilinga 28

Allarese 24

Hierax 23

Nuova Mileto 22

Galatro 17

Joppolese 6

San Costantino esclusa dal campionato.

 

I VERDETTI

Rombiolese e Nicotera promosse direttamente in prima categoria

Play out tra Joppolese e la perdente dell’incontro tra Galatro e Nuova Mileto

San Costantino retrocessa direttamente in terza categoria

 

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mini realserra_imm_nuovaDoveva essere una partita da dentro o fuori per il Real Serra quella di ieri contro il Nicotera. Una partita che avrebbe, se non deciso definitivamente, quantomeno aumentato o ridotto le speranze della squadra del patron Bruno Masciari di disputare i playoff. Ebbene, i ragazzi del tecnico Fortebuono non sono riusciti nell'intento di uscire indenni dalla sfida che li vedeva di fronte alla vice capolista Nicotera, che dal conto suo, è riuscita a portare a casa i tre punti, mantenendo quindi il passo della Rombiolese, da sola in vetta alla classifica. Sotto di due gol dopo appena un quarto d'ora dal fischio d'inizio per le reti di Perfidio e Desiderato, alla mezzora Maiolo riporta a galla il Real Serra che accorcia momentaneamente le distanze. Ad inizio ripresa, però, sempre Perfidio spegne le speranze dei padroni di casa e sigla il gol del momentaneo 1-3. A nulla è valsa, dunque, la marcatura di Maiolo (doppietta per lui), che è servita soltanto a rendere meno amara la sconfitta. Domenica prossima sarà la giornata decisiva per stabilire i primi verdetti di questo campionato, per quel che riguarda le parti alte della classifica. La Rombiolese, infatti, vincendo a Galatro, festeggerebbe il salto di categoria. Cosa che potrebbe fare anche il Nicotera, perchè i punti di distacco dal Mammola (terzo) sono diventati dieci. Il che eviterebbe la disputa degli spareggi promozione. 

Sugli altri incontri, dicevamo, vince la capolista Rombiolese che archivia senza grossi problemi la pratica Spilinga. Rotondo 6 a 0 del Grotteria sul Galatro, mentre il Mammola viene sconfitto di misura contro lo Hierax. 

Riportiamo di seguito i risultati completi della 25^ giornata e la classifica

Real Serra  Nicotera 2 - 3
Grotteria  Galatro 6 - 0
Hierax Mammola 2 - 1
Rombiolese Real Spilinga 3 - 1
Joppolese Nuova Mileto 0 - 1

 Hanno riposato: Allarese e Vigor Sant'Onofrio

La classifica

Rombiolese 50
Nicotera 49
Mammola 39
Real Serra 38
Grotteria 36
Vigor Sant'Onofrio 34
Real Spilinga 27
Allarese 24
Hierax 23
Nuova Mileto 19
Galatro 17
Joppolese 5

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