Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
SERRA SAN BRUNO - Hanno utilizzato del liquido infiammabile per tentare di dare alle fiamme il fuoristrada, un Toyota di proprietà di L.G., del luogo, parcheggiato in via Filangieri, nel centro storico del paese della Certosa. L' incendio, però, è stato prontamente sventato da alcuni passanti ed i danni sono stati fortunatamente limitati. Il fatto è accaduto stanotte, intorno alle 2. Sul posto, sono intervenuti i carabinieri della locale Compagnia, agli ordini del maresciallo Giuseppe Grillo, ai quali ovviamente spetterà il compito di fare luce sull'accaduto. L'ultimo episodio si è verificato lo scorso mese di luglio, quando ad andare completamente distrutta è stata una Fiat Punto, parcheggiata in via Antonio Gramsci. I danni all'epoca hanno interessato anche le abitazioni situate nelle vicinanze.
SERRA SAN BRUNO - Dopo aver forzato la portiera anteriore dell’autovettura, hanno appiccato il fuoco, non consapevoli forse delle conseguenze ben più gravi che avrebbero potuto provocare. Un incendio, nella tarda serata di oggi, intorno alle 23 e 30, ha interessato una Fiat Punto di proprietà di B.D., pensionato del luogo, parcheggiata in via Antonio Gramsci. L’autovettura, all’interno, è andata completamente distrutta. Danni anche alle abitazioni situate nelle vicinanze. Il titolare dell’auto, inoltre, è stato trasportato presso il locale nosocomio a causa di un malore.
SERRA SAN BRUNO – Attimi di panico quelli vissuti nelle prime ore dell’alba di ieri mattina nel centro storico della cittadina bruniana. Erano da poco passate le quattro del mattino quando un incendio ha devastato un’autovettura, una Fiat Panda vecchio modello, di proprietà di una signora del luogo G. C., che era parcheggiata nel popoloso quartiere di Terravecchia. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, ad accorgersi dell’incendio sarebbe stato un vicino di casa della proprietaria che nelle prime ore di domenica mattina sarebbe stato destato dal sonno dallo scoppio della gomma dell’autovettura.
SERRA SAN BRUNO – Un incendio, l’ennesimo, che va ad aggiungersi alla lunga sequela di atti criminosi verificatesi negli ultimi tempi nel popoloso centro montano, ha caratterizzato nel pomeriggio odierno il centro sportivo situato sulla strada statale 110, in contrada Fillò, che da Serra conduce verso Mongiana e l’entroterra vibonese. La costruzione, iniziata quando la cittadina della Certosa rientrava nella competenza della provincia di Catanzaro, è proseguita, sotto la competenza della provincia di Vibo Valentia che, inizialmente, ne aveva fatto edificare unicamente il tetto, per poi abbandonarla lasciandola perire sotto i colpi del degrado e del maltempo e che l’ha vista rovinosamente venire giù l’inverno passato. Una cosa è certa, se per ogni parola spesa da parte dei politici di ogni schieramento
Un incendio devastante quello che ieri sera, intorno alle 20, ha colpito una azienda che si occupa di grafica e produzioni digitale, la Pika Boo. La ditta, che da poco si era trasferita e aveva ingrandito i propri locali, era ubicata nella zona industriale di Satriano, paese limitrofo a Soverato.
L'allarme è scattato intorno alle 20, quando alcuni vicini, hanno avvisato i vigili del Fuoco. Dalle prime ricostruzioni sembra che l'incendio che ha distrutto quasi completamente l'azienda, causando ingenti danni sia al fabbricato che ai macchinari, sia partito dal locale falegnameria che si trovava nel piano inferiore della struttura. Le fiamme hanno invaso l'intero edificio in pochissimo tempo e sono state domate solamente dopo oltre tre ore di duro lavoro. Sull'episodio indagano i carabinieri della locale stazione e nonostante restino aperte ancora tutte le ipotesi, quella meno accredita, al momento, sembra essere quella d'origine dolosa. Nei prossimi giorni i Vigili del Fuoco faranno un sopralluogo per verificare le condizioni di agibilità della struttura che però sembrano essere seriamente compromesse.
SIMBARIO - Un incendio di vaste proporzioni si è sviluppato nel pomeriggio di ieri a Simbario, in località "Cerchione", all'interno di un'officina di sfasciacarrozze. L'incendio pare sia partito da un cumulo di pneumatici che è ben presto divampato facendo alzare una colonna di fumo nero di cui si sono accorti molti cittadini della zona. Le fiamme, che si sono propagate anche a del materiale meccanico e plastico che era nelle vicinanze dei pneumatici, sono state domate grazie all'intervento dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Serra San Bruno, coadiuvati dai colleghi di Vibo Valentia. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno che hanno dato il via alle indagini per risalire alle cause dell'incendio.
SERRA SAN BRUNO - Criminali ancora in azione nella cittadina bruniana: ieri in tarda serata, nei pressi della centralissima piazza Nicola Calipari, è stato dato alle fiamme un automezzo di un'impresa edile del luogo. Il mezzo, un camion dotato di gru, era parcheggiato all'interno di un cantiere privato in cui, col favore del buio, si sono introdotti gli ignoti malviventi che hanno agito indisturbati forzando la cabina e appiccando il fuoco dall'interno. L'allarme è scattato quando le fiamme sono diventate visibili dall'esterno: c'è stato l'immediato intervento dei Vigili del fuoco del distaccamaento di Serra, al comando del caposquadra Vincenzo Donato, che sono riusciti a domare l'incendio anche se l'automezzo ormai era quasi completamente distrutto. Sul posto sono intervenuti gli uomini dell'Arma dei carabinieri diretti dal capitano Stefano Esposito Vangone che hanno dato il via alle indagini. E' certa, ad ogni modo, la matrice dolosa dell'incendio.
SERRA SAN BRUNO - E' una morte atroce quella a cui è andata incontro Rosa Tassone, 80enne serrese che viveva da sola a due passi da corso Umberto I. L'anziana donna, oggi pomeriggio, è stata trovata morta riversa sul braciere che usava per riscaldarsi, mentre la sua casa andava a fuoco. Ad accorgersi del fumo che fuoriusciva dalle finestre sono stati i vicini di casa, che hanno forzato la porta d'ingresso ma che non sono riusciti ad entrare a causa del divampare delle fiamme. L'incendio è stato domato dai Vigili del fuoco del distaccamento di Serra San Bruno, subito intervenuti, ma purtroppo per la donna non c'era più nulla da fare. Secondo una prima ricostruzione, Rosa Tassone potrebbe aver accusato un malore a causa delle esalazioni del braciere, e potrebbe aver perso conoscenza cadendo sulle braci, che l'hanno uccisa. Una morte tremenda che ha lasciato sgomenti parenti e vicini di casa della donna, una delle ultime rappresentanti di quella civiltà contadina che va ormai sparendo e che ha costituito la spina dorsale della società serrese. Una parente di Rosa Tassone che si occupava di lei, recentemente le aveva chiesto di utilizzare una stufa elettrica, ma lei ha insistito per tenersi il suo braciere, compagno forse unico di tante serate solitarie diventato, purtroppo, lo strumento di un destino crudele.
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