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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
SERRA SAN BRUNO - Intorno alle due della notte scorsa, ignoti hanno dato alle fiamme l'autovettura - una Fiat Panda vecchio modello - di proprietà di G.S., 61enne postino del luogo. La macchina era parcheggiata sul centralissimo corso Umberto I, nel cuore del rione "Spinetto". Secondo una prima ricostruzione, pare che i malviventi abbiano agito forzando la portiera anteriore del mezzo dal lato del conducente. All'interno l'autovettura è andata completamente distrutta. Gli inquirenti hanno prontamente avviato le indagini per cercare di individuare i responsabili.
Si tratta del secondo caso di incendio, nel giro di pochi giorni, a danno di autovetture parcheggiate nella stessa zona. Circa una decina di giorni fa, infatti, si registrò un altro precedente analogo, con le fiamme che, anche in quel caso, divamparono direttamente dall'interno di un'autovettura in sosta in una via adiacente allo stesso Corso Umberto I, sempre in zona "Spinetto". Anche quella volta il proprietario dell'automobile era un postino, ma in tal caso in pensione da diverso tempo.
SORIANO CALABRO - Già in precedenza, nel 2010 e nel 2012, l’attuale sindaco di Soriano Calabro, Francesco Bartone, aveva subito due diversi atti incendiari a danno della propria autovettura. Domenica scorsa, il primo cittadino è finito ancora nel mirino dei vandali che hanno pensato di intimidirlo danneggiando nuovamente la sua auto, questa volta però con l’ausilio di un punteruolo o di un altro oggetto atto a vandalizzare il cofano e la fiancata destra della sua Mercedes classe A.
La carrozzeria dell’autovettura, parcheggiata di fronte all’abitazione di Bartone, è stata dunque considerevolmente danneggiata da uno o più soggetti rimasti al momento ignoti, ma su cui stanno indagando da lunedì mattina scorso - allertati dallo stesso sindaco sorianese - gli uomini della locale Stazione dei carabinieri, diretti dal maresciallo Barbaro Sciacca. Il sindaco, infatti, ha sporto tempestivamente denuncia già nella mattinata successiva al misfatto, ma ha ritenuto di rendere noti i dettagli dell’increscioso atto compiuto a danno della sua automobile, soltanto nella giornata di ieri.
Un danno erariale per 8milioni e 200mila euro ravvisato in materia di indebita percezione di due distinti finanziamenti, comunitari e nazionali, tra loro incompatibili, erogati dalla Regione Calabria in favore della “Eurocoop”, società addetta alla raccolta dei rifiuti. Questo quanto emerso a seguito dell’operazione denominata “Bis in idem” e segnalato, questa mattina, all’attenzione della Procura regionale della Corte dei conti da parte della Guardia di finanza di Vibo Valentia.
Ventidue sarebbero i soggetti finiti nel mirino degli inquirenti, che avrebbero posto in essere un articolato sistema fraudolento. Tra questi Bruno Calvetta, all’epoca dei fatti direttore generale del Dipartimento Lavoro della Regione Calabria; oltreché dirigenti e dipendenti del medesimo Dipartimento; Ottavio Gaetano Bruni e Francesco De Nisi, entrambi ex presidenti della Provincia di Vibo Valentia; tre funzionari in organico sempre alla Provincia di Vibo; l'ex sindaco di Vibo Valentia Francesco Mario Sammarco e i responsabili della società beneficiaria del finanziamento tra cui il presidente del Cda Silvio Claudio Martino.
Già nel maggio scorso l’inchiesta aveva condotto all'arresto di sei persone, mentre altre tre erano state poste ai domiciliari. In seguito, su ricorso delle difese degli indagati, questi ultimi provvedimenti coercitivi di custodia cautelare erano stati attenuati ed in parte annullati dal Tribunale del Riesame.
Quella del gasolio, a Simbario, non è certo l’ultima frontiera del furto. Non è infatti la prima volta , che ignoti - armati di “pompa elettrica” artigianale - tentano di vampirizzare il “prezioso liquido” aspirandolo direttamente dai serbatoi degli automezzi comunali o dai depositi delle infrastrutture pubbliche.
Già l’anno scorso analogo furto era stato infatti operato a danno delle cisterne di approvvigionamento dell’impianto di riscaldamento della scuola elementare e dell’automezzo della nettezza urbana di proprietà comunale. E proprio sullo stesso, durante la scorsa notte, si sono ancora una volta concentrate le attenzioni della “banda del gasolio” di Simbario. Il mezzo - parcheggiato come sempre durante le ore notturne, nei pressi del Calvario, in via Ceraso - poco prima delle 22.00 è stato nuovamente preso di mira da ignoti che, armati di tubo in gomma e pompa elettrica, hanno tentato di asportarne più carburante possibile. Operazione questa volta rimasta incompleta, visto che i ladri sono stati sorpresi e costretti alla fuga a bordo di un’autovettura, allarmati dalla presenza di un passante, lo stesso che tempestivamente non ha mancato di segnalare il fatto agli uomini della stazione dei Carabinieri di Serra San Bruno. Le forze dell’ordine, una volta giunti sul posto, proprio all’altezza del bocchettone del serbatoio del mezzo, hanno rinvenuto gli utensili - di fattura artigianale - utilizzati dai ladri per portare a compimento il furto.
Come detto non è la prima volta che a Simbario si verificano furti di carburante a danno di mezzi o edifici di proprietà comunale, ma a questi vanno sommati - oltreché gli atti intimidatori più volte inscenati all’indirizzo del sindaco Francesco Andreacchi (ultimo la testa di capra mozzata di domenica scorsa) e del vicesindaco Caterina Bertucci – anche altri atti vandalici come il furto di due batterie a danno dello stesso automezzo per la raccolta dei rifiuti solidi urbani o come, peggio ancora, l’incendio colposo che tempo fa aveva devastato un autocarro con cestello, custodito all’interno dell’autorimessa comunale.
La Corte dei Conti ha ricevuto dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro la segnalazione di un danno erariale per oltre un milione di euro. Il reato risulterebbe riferito agli incarichi legali a professionisti esterni, nominati dalla Sorical spa, società partecipata a maggioranza dalla Regione Calabria per la gestione delle risorse idriche regionali. Il conferimento delle consulenze esterne – secondo gli inquirenti – sarebbe avvenuto attraverso procedimenti «non conformi alle disposizioni di legge». Conferimenti con cui Sorical, di fatto, per tutto il 2012 ha affidato ad una serie di studi professionali diverse consulenze legali, ma senza il rispetto delle procedure concorrenziali
Riceviamo e pubblichiamo:
In merito al comunicato diffuso dalla Polizia Stradale in data 7.12.2012 agli organi di stampa, i sottoscritti Avvocati Paolo Naso e Raffaella Zaccaro, in qualità di difensori di fiducia del Sig. Ottavio Mantello nato a Cardinale (CZ) il 22.11.1955 ed ivi residente al Viale Sant’Agnese, 14 precisano che:
1) Il loro assistito è incensurato ed alla data odierna non è stato raggiunto da qualsivoglia avviso di garanzia;
2) In merito alla vicenda di cui al comunicato è parte lesaDurante la nottata tra mercoledì e giovedì, a Soriano Calabro, nelle sede dell’azienda dolciaria Monardo, ignoti hanno fatto esplodere un ordigno a danno di un mezzo commerciale. Il furgone ha registrato ingenti danni. Gli inquirenti hanno, già dalle prime ore, ipotizzato che si tratti di un gesto di natura estorsiva.
Attestati di solidarietà sono prontamente arrivati dai vertici di Confindustria Calabria e dall’ufficio stampa dell’Assessorato regionale alle Attività Produttive'. Si tratta dell’ennesimo grave episodio intimidatorio a danno di aziende del vibonese. La criminalità organizzata, purtroppo, continua a mostrare la sua recrudescenza in un momento già economicamente difficile per la sopravvivenza delle imprese calabresi.
SERRA SAN BRUNO - Potevano essere molto più serie le conseguenze dell'incidente capitato stamattina presso l'ospedale "San Bruno". A causa del forte vento che in queste ore sta sferzando l'entroterra montano vibonese, una finestra intera (foto) è volata giù da un piano dell'ospedale e si è infranta sulla balconata che sovrasta l'entrata del pronto soccorso. Per fortuna non c'è stato nessun danno a cose a persone, ma l'incidente poteva essere ben più pericoloso se fosse volata giù una finestra situata su un altro lato dell'ospedale. L'episodio, ad ogni modo, la dice lunga sulle condizioni strutturali in cui versa il nosocomio.
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