mini Carabinieri-sorianelloNARDODIPACE - Ha organizzato tutto nei minimi particolari, D.E., 53 anni, titolare di una ditta edile del Cosentino, arrestato dai carabinieri della locale Stazione, guidati dal maresciallo Mastrodomenico Vittorio e diretti dal capitano della Compagnia di Serra San Bruno, Stefano Esposito Vangone. In base a quanto siamo riusciti ad apprendere, il 53enne truffava gli anziani del piccolo centro posto al confine tra le province di Vibo Valentia e Reggio Calabria, proponendo loro dei fittizi progetti fotovoltaici ed il successivo smaltimento delle lastre di eternit, presenti sui tetti delle abitazioni. Non sapendo cosa veniva loro proposto, i soggetti in questione si sono visti accendere dei veri e propri finanziamenti. Come se ciò non bastasse, il titolare della ditta edile - a tal proposito - si faceva consegnare un documento di riconoscimento, per poi firmare direttamente i contratti. Da qui, l'intervento inevitabile di Equitalia che spediva agli anziani le apposite cartelle esattoriali. Rendendosi conto della truffa messa in campo nei loro confronti, le vittime dell'accaduto hanno denunciato il fatto ai carabinieri della locale stazione, che hanno subito identificato il responsabile.

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mini giustiziaSi è tenuta stamattina presso il tribunale di Vibo Valentia l'udienza di convalida dell' arresto nei confronti di Giglio Ciancio, il 23enne di Serra arrestato venerdì scorso dai carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone, per il reato di detenzione a fini di spaccio di 760 grammi di marijuana, suddivisa in cinque dosi e rinvenuta presso l'autolavaggio del giovane, situato alle porte del paese. Il giudice Monaco ha convalidato l'arresto, disponendo per il 23enne - difeso dall' avvocato Michele Ciconte - la misura degli arresti domiciliari.

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mini soriano_calabroSORIANO - E' stato arrestato con le accuse di tentato furto, resistenza a pubblico ufficiale e minacce, un cittadino rumeno senza fissa dimora che, nella mattinata di ieri, ha forzato la porta del vecchio carcere mandamentale di Soriano. Secondo quanto reso noto dai carabinieri, l'uomo, R. V. classe 1965,alle 11 di ieri mattina, si sarebbe introdotto furtivamente nella parte del vecchio Convento appartenente all'ex carcere mandamentale, attualmente adibita a dormitorio per turisti in cerca di ospitalità. Il cittadino rumeno, dopo aver forzato la porta, avrebbe rovistato nei cassetti e nei mobili danneggiandoli. Sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri della locale Stazione coadiuvati da una pattuglia dell'Aliquota Radiomobile serrese e coordinati dal comandante della Compagnia dei carabinieri di Serra San Bruno maresciallo Giuseppe Grillo. Il quarantottenne, alla vista degli uomini della Benemerita, avrebbe opposto resistenza minacciando di morte i militari dell'Arma che a questo punto sono riusciti a trarlo in arresto. L'uomo nelle prossime ore dovrebbe rispondere dell'accaduto innanzi al l'Autorità Giudiziaria competente.
 
 
(articolo pubblicato su 'Il Quotidiano della Calabria')
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mini massimo_lampasiSERRA SAN BRUNO – Di Massimo Lampasi, 25enne serrese con precedenti penali, non si ha nessuna notizia da ieri sera. Scomparso. Da una prima attendibile ricostruzione, pare che il giovane sia uscito di casa ieri intorno alle 18, senza fare più ritorno. I familiari stamattina hanno denunciato la scomparsa ai carabinieri della locale Compagnia, che hanno subito avviato le ricerche, tuttora in corso con l’ausilio delle unità cinofile. In sinergia con l’Arma, ad indagare sulla scomparsa del giovane sono anche gli uomini del Commissariato di Polizia. Lampasi è noto alle forze dell’ordine perché fu arrestato dalla Polizia già il 4 dicembre 2008, accusato di essere uno degli autori di un’aggressione ad un anziano del luogo a scopo di rapina. Il fatto era successo il 2 dicembre 2008 intorno alle 20. Tre persone fecero irruzione nell’abitazione di un 72enne, che fu picchiato e imbavagliato: i due complici furono arrestati in flagranza di reato, mentre Lampasi riuscì a dileguarsi tra i boschi delle Serre e fu catturato solo due giorni dopo. I tre vennero accusati di sequestro di persona, tentata rapina e lesioni, in concorso. Solo uno di loro fu condannato con rito abbreviato, mentre Lampasi fu assolto.

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mini omicidioA pochi giorni dal duplice omicidio di Vallefiorita, un altro morto ammazzato fa tornare la paura nel Soveratese. Francesco Chiodo, imprenditore 44enne, è stato freddato ieri sera a Montauro, mentre si trovava all'ingresso della sua cava. Chiodo, raggiunto da diversi colpi di fucile, era stato coinvolto nell'indagine "Showdown", scattata nel 2011 contro i presunti affiliati delle cosche Sia-Procopio-Tripodi. Prima avvisato orale di pubblica sicurezza, poi arrestato, l'imprenditore ucciso era ritenuto dagli inquirenti vicino al boss Vittorio Sia, o meglio in un rapporto "di subordinazione" rispetto al capoclan, con cui avrebbe avuto rapporti in relazione alla fornitura di materiale edile e a lavori di movimento terra nel Soveratese.

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mini carmelo-lo-biancoI carabinieri della Stazione di Vibo Valentia hanno arrestato Carmelo Lo Bianco, 81 anni, capo dell’omonimo clan operante nella città di Vibo Valentia. L'arresto è avvenuto in ottemperanza ad un ordine di esecuzione di pene concorrenti emesso dalla Procura generale di Catanzaro. Il cumulo di pene che Carmelo Lo Bianco, condotto nel carcere di Vibo, dovrà scontare è pari ad 11 anni e 4 mesi di reclusione. 

Il 10 maggio 2012 la Cassazione l’aveva condannato a 5 anni e quattro mesi per i reati di usura ed estorsione, aggravate dal metodo mafioso, ai danni del fotografo vibonese Nello Ruello, poi divenuto testimone di giustizia. Un’altra condanna a 12 anni di carcere Carmelo Lo Bianco l’aveva rimediata per associazione mafiosa nel processo nato dall’operazione «Nuova Alba», mentre nell’ambito dell’operazione denominata «The Goodfellas» dopo la condanna a 4 anni in Appello, sempre per associazione mafiosa, manca solo il verdetto della Cassazione. 

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mini ccUn uomo di 32 anni, Stefano Emanuele, pastore, noto alle forze dell’ordine, già sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, della stazione di Vazzano e dello Squadrone Cacciatori, che hanno svolto una serie di controlli nei territori rurali delle Serre e, in particolare, di Pizzoni. L’uomo è considerato vicino ad elementi della 'ndrangheta locale. I militari hanno rinvenuto una doppietta calibro 12 con matricola abrasa completa di munizionamento (cartucce a palla unica ed a pallettoni) nell’ovile del pastore, a Pizzoni. L’arma era stata abilmente occultata sotto una mangiatoia e, ad un primo esame, è apparsa perfettamente efficiente.

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mini omicidio_fortuna_vibo_marinaSecondo la Dda di Catanzaro sono i killer di Davide Fortuna, l'uomo ucciso il 6 luglio scorso mentre era in spiaggia, a Vibo Marina, con moglie e figli. Gli agenti della squadra mobile di Vibo Valentia hanno arrestato una persona e notificato in carcere provvedimenti restrittivi nei confronti di altre due persone già detenute. Si tratta di Beluli Vasvi, 30 anni, macedone, Salvatore Callea, entrambi di Canino (Viterbo) e Sebastiano Malavenda, 27 anni, di Reggio Calabria. Beluli e Callea erano già detenuti perché coinvolti nell’operazione “Gringia" mentre Malavenda è stato arrestato stamattina.

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rappoccioLa lista dei consiglieri regionali calabresi finiti nel mirino della magistratura si allunga ulteriormente. Dopo il coinvolgimento di Franco Morelli nel blitz anti 'ndrangheta del novembre scorso e dopo quello di Santi Zappalà, arrestato con l'accusa di associazione mafiosa, nella mattinata odierna, i finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria di Reggio Calabria e della Sezione di Polizia giudiziaria hanno eseguito  un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti del consigliere regionale della Calabria Antonio Rappoccio (Pri), accusato di associazione per delinquere, truffa, peculato e corruzione elettorale aggravata.

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mini musolino_vincenzo_14.09.1991Di seguito la nota stampa diffusa dal capitano Stefano Esposito Vangone, comandante della Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno:

I militari del Comando Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno (VV), nella mattinata odierna, hanno tratto in arresto Musolino Vincenzo, nato a Serra San Bruno, il 14.09.1991, ivi residente in via Monsignor Peronaci, nr.15, per detenzione a fini di spaccio di 200 gr. di marijuana, suddivisa in 42 dosi destinate al mercato dello stupefacente sul territorio delle Serre.

Alle ore 05.00 odierne, i militari dell’aliquota operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno hanno proceduto ad una perquisizione per la ricerca di stupefacenti presso l’abitazione del Musolino, sita nel cuore del centro storico dell’omonima cittadina.

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