Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Nuvole nere tornano ad addensarsi sul cielo della sanità calabrese. Questa volta ad agitare le acque è il caso delle nomine ai vertici dell’Asp di Reggio Calabria partorite di recente dal governatore Giuseppe Scopelliti. A balzare agli onori della cronaca è il caso di Vincenzo Scali, ex ufficiale superiore della Capitaneria di Porto nominato Direttore Amministrativo dell’Asp di Reggio Calabria, nonostante il divieto previsto dalla legge 724 del 1994, che impedisce il cumulo tra pensione anticipata di anzianità e lo svolgimento di incarichi a qualsiasi titolo.
Riceviamo e pubblichiamo:
Certamente, se si vuole essere seri, non si può giudicare un’amministrazione comunale ad un anno dal suo insediamento, ma quanto fatto vedere fino ad oggi dalla maggioranza pidiellina non lascia presagire nulla di buono per il futuro. A distanza di un anno i cittadini serresi sono in attesa delle tante promesse fatte durante la campagna elettorale: cento posti di lavoro al parco, mutui per le giovani coppie, ospedale del futuro, ecc…Ma, al di là, di questa fantomatiche promesse l’azione dell’amministrazione si è caratterizzata per un netto ritorno al passato. In questo paese, da tempo, era stata avviata una raccolta differenziata “porta a porta” ed erano stati rimossi i cassonetti dalle vie cittadine, certo essa poteva essere migliorata, meglio strutturata, ma tutto poteva essere fatto tranne che eliminarla quasi totalmente. Perché questo passo indietro che ha portato anche all’aumento della tarsu del 43%? Non sarebbe stato opportuno proseguire con un progetto di raccolta differenziata seria, che avrebbe avuto una duplice funzione e cioè quella di tutelare l’ambiente e riuscire, magari, ad abbassare la tariffa della tarsu anziché aumentarla?
Forse, anche questo rientra in uno dei tanti doveri morali di quest’amministrazione, così come recitava uno spot utilizzato in campagna elettorale dal Pdl. Oltre a questo, non è stato possibile capire, pur presentando come gruppo consiliare del pd un’interrogazione a firma del consigliere Rosanna Federico, il motivo che ha portato alla chiusura della piscina comunale nel pieno della sua stagione (Gennaio-Maggio). Non si è fatto così un danno ai tanti cittadini serresi, e non solo, che per anni hanno aspettato l’apertura di una struttura, che oltre alla sua funzione sociale, rappresenta un centro di eccellenza per il nostro territorio? Anche questo sarà stato un dovere morale!
Che fine hanno fatto gli eventi culturali che negli anni passati hanno dato lustro alla nostra cittadina in Calabria ed anche al di fuori dei confini regionali? Il Sindaco e la sua maggioranza, non ritengono l’attività culturale elemento fondamentale dell’agire amministrativo? Ad oggi non ci è dato sapere che posizione ha assunto l’amministrazione Rosi in ordine alla mozione sull’IMU presentata dal partito democratico e per questo auspichiamo che la nostra proposta di applicare le tariffe minime e di aumentare al massimo le detrazioni venga accolta. Se questo dovrà continuare ad essere l’agire amministrativo per i prossimi anni, allora, per il bene della nostra amata cittadina il Sindaco Rosi e la sua maggioranza targata pdl farebbero bene a rassegnare le dimissioni.
Luigi Tassone (Partito democratico Serra San Bruno)
Il gup di Vibo Valentia ha rinviato a giudizio quattro persone per omicidio colposo in relazione alla morte di Federica Monteleone, la studentessa morta dopo un intervento di appendicectomia. Il 18 giugno prossimo, davanti ai giudici del Tribunale dovranno comparire Filomena Panno, direttore amministrativo pro-tempore dell'Asl; i medici Benito Gradia e Giovanbattista De Iorgi e l'infermiere Mario Silvestri. Per la morte di Federica sono stati gia' condannate altre 8 persone.
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