Stamattina il Comitato civico Pro - Serre ed il Coordinamento calabrese Acqua pubblica 'Bruno Arcuri' hanno promosso una manifestazione di protesta davanti ai cancelli della diga Alaco, posta sotto sequestro ormai da diversi mesi dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia per gravi carenze nella gestione e nei controlli dell’acqua “potabile”. Nonostante i provvedimenti della magistratura, la situazione non è mai cambiata. Anzi. L' acqua che sgorga dai rubinetti, dei vibonesi e dei serresi in particolare, infatti, presenta ancora un odore nauseabondo ed un colorito anomalo. Nel corso del sit-in, al quale hanno preso parte centinaia di persone, da registrare gli interventi degli attivisti locali
, che hanno elencato le rivendicazioni che si stanno portando avanti, che vanno dalla richiesta ai comuni di emettere le ordinanze di non potabilità, alla contestuale interruzione del pagamento delle bollette inviate ai cittadini, che da anni pagano per avere acqua potabile; alla progettazione di un piano alternativo al “sistema Alaco”, recuperando le sorgenti e i pozzi comunali presenti sul territorio e predisponendo altresì un piano di ripubblicizzazione totale delle risorse idriche. Altra rivendicazione dei comitati è quella riguardante la proposta di legge regionale di iniziativa popolare “Tutela, governo e gestione pubblica del ciclo integrato dell’acqua” e, per ultimo, la richiesta perentoria di chiudere definitivamente l'impianto dell'Alaco. Queste richieste sono pienamente appoggiate dalla popolazione delle Serre, coinvolta in questi giorni dal Comitato anche attraverso una raccolta firme. Nel corso del sit-in sono intervenuti diversi attivisti di associazioni e movimenti provenienti da tutta la Calabria. Non ha fatto mancare il suo appoggio anche Corrado Oddi, del Forum Nazionale dei Movimenti per l'acqua, che ha elogiato l’attivismo del Comitato Pro-Serre, spronandolo a proseguire nell'attività intrapresa in questi mesi. Al termine del sit-in alcuni rappresentanti del gruppo hanno consegnato un campione d' acqua, prelevata stamattina a Serra, ad un operatore di Sorical, società che gestisce l' impianto dal 2006, anno in cui sono incominciati i forti disagi per i cittadini serviti dall’Alaco.
Noi l’acqua sporca non la paghiamo. La battaglia dei Comitati non si ferma e gli attivisti calabresi continueranno a pressare costantemente le amministrazioni locali affinché venga risolta al più presto questa grave emergenza. Rivogliamo la nostra acqua! No Alaco.
Comitato civico Pro-Serre