«L'azienda Calabria verde – fa sapere Fazio in una nota – conta circa 7500 operai, decine e decine di ettari di bosco ed un patrimonio forestale immenso. Ora, visto e considerato che sono state stipulate tali convenzioni per la pulizia delle strade nei paesi del Vibonese, viene da chiedersi: ma siamo operai idraulico-forestali oppure operatori ecologici? Per quale ragione dobbiamo recarci fuori dai luoghi di residenza e, come se ciò non bastasse, con mezzi propri? Inoltre, quando nel circondario dei comuni di residenza c'è la necessità di intervenire su strade che collegano Fabrizia e Nardodipace con la costa jonica, perchè non si assume nuova manodopera? Negli anni '80 – prosegue il consigliere comunale – il settore forestazione contava circa 25mila operai, oggi circa 7500. Perchè, quindi, vengono utilizzati gli operai di Calabria verde per pulire i centri della provincia? Per quale motivo i sindaci non intervengono con assunzioni temporanee di persone del luogo di residenza?».

In chiusura, Fazio si rivolge al commissario dell'azienda Calabria verde, Aloisio Mariggiò, ed al presidente della Regione, Mario Oliverio, affinchè «vengano presi i dovuti provvedimenti di revocare tutte queste convenzioni fino ad oggi stipulate e di dare le direttive di propria competenza ai tecnici ed agli ingegneri presenti all'interno dell'azienda in modo tale che, con la creazione e lo sviluppo di una progettazione adeguata, si dia un rilancio al settore forestazione che ad oggi non esiste».