Dopo giorni trascorsi ad organizzare sit-in di protesta, occupazioni e quant'altro, i dipendenti della Provincia di Vibo - che, da mesi, chiedono il pagamento delle sei spettanze arretrate - possono finalmente tirare un sospiro di sollievo: al termine di un incontro tenutosi stamane in Prefettura, infatti -  al quale hanno preso parte il capo dell'Ufficio territoriale del governo, Giovanni Bruno, i vertici dell'ente di contrada Bitonto (il presidente Andrea Niglia e il vice Pasquale Fera) e i referenti locali di Bnl e Mps - si è trovato il modo per sbloccare tre dei sei stipendi arretrati, che dovrebbero essere pagati entro la fine del 2015.

Complessivamente, i fondi svincolati ammonterebbero a 420mila euro, che dovrebbero arrivare dal ministero dell'Interno. A questi, poi, si aggiungo 650mila che erano stati accantonati per il pagamento di una rata di un mutuo alla Cassa depositi e prestiti e che, secondo quanto riferito dai vertici dell'ente, serviranno a pagare, «entro la giornata odierna», gli stipendi di luglio. Dalla Regione, inoltre, dovrebbero arrivare più di 400mila euro, che serviranno per pagare la terza mensilità.

La riunione di oggi in Prefettura si è tenuta dopo che i lavoratori di palazzo ex Enel avevano organizzato un sit-in davanti alla sede dell'Utg, assieme agli studenti dell'alberghiero e i tirocinanti del Parco delle Serre, salvo poi sciogliere il presidio al termine dell'incontro. 

Al momento, soltanto i 49 tirocinanti avrebbero deciso di continuare nella protesta e portare avanti, dunque, il presidio all'esterno della Prefettura.