Si tratta della settima opera portata in scena dal 2010, anno di esordio di una compagnia formata da giovani attori di Simbario e del comprensorio. Questa volta – dopo le rappresentazioni “Il Candidato”, “Lu cumpari di lu tata”, “Fegato Gruppo C Poste & Telegrafi”, “Dui matrimoni e nu funerali”, “Mortu chi parra” e “Non ti pago” – toccherà a “Ntra la vita nci vo’ fortuna”, una commedia brillante in tre atti che vede ancora una volta alla regia Pina Tassone e sarà rappresentata proprio a Simbario, in Piazza Vittorio Veneto, il prossimo sabato 13 agosto, a partire dalle ore 21.00.

Come sempre, nutrito il cast degli attori – ben 14 – che andranno ad interpretare i diversi personaggi in scena. La trama della commedia è ambientate in una misera e gelida casa, costituita da sole due stanze, all’interno della quale vive nella più completa indigenza la famiglia Vroccolo. Il padrone di casa Giovanni (interpretato da Nicola Ciconte), scrivano, si batte tra mille difficoltà per sbarcare il lunario mentre sua moglie, Cristina (Gina Tassone), bada alle faccende di casa. Con loro vive sin dalla nascita il nipote Vasiluzzu (Paolo Timpano), figlio della sorella di Cristina – morta durante il parto – e di padre ignoto. Vasiluzzu è un sempliciotto, ha 26 anni ed è analfabeta, con il suo comportamento infantile e dispettoso è spesso causa di contrasti in famiglia, ma anche con i suoi compagni Coluzzu (Domenico Sacchinelli) e Cicciu (Damian Franzè), bambini di rispettivamente 11 e 15 anni, con la vicina di casa Cuncetta (Valentina Ierace) e con gli altri abitanti del palazzo. Per guadagnare qualche soldo non disdegna poi di fare il ruffiano per donn'Amalia (Jole Corsaro), la moglie avvenente e sfrontata di don Vincenzo (Raffaele Timpano), recapitando all'occasione lettere e messaggi all'amante di lei, don Umberto (Saverio Bertucci). Ma don Vincenzo, uomo di temperamento, sospettando il tradimento della moglie, mette in scena una finta partenza per Reggio Calabria allo scopo di cogliere gli amanti in flagrante. E infatti, appena sola, Amalia convoca Umberto servendosi di Vasiluzzu per recapitargli un biglietto, da qui una serie di vicende che non mancheranno di tenere la platea col fiato sospeso in un crescendo di ilarità che la commedia non mancherà di regalare al pubblico per tutto il corso dei suoi tre atti.

Fanno parte del cast anche Chiara Roti (nei panni dell’avvocato Manzillo); Basilio Roti (notaio Treppiede); Vincenzo Battaglia (Appuntato dei carabinieri); Monica Fraietta (la baroncina Sandrina di Vallefiorita) e Enza Figliuzzi (Assunta la commare di ruga).