La stessa Monaco, secondo quanto riportato dall'Ansa, aveva già il ruolo di giudice per le indagini preliminari in rogatoria con riferimento all'operazione "Black Money" di cui, a giudizio della difesa degli imputati che ha avanzato la richiesta, l'inchiesta "Costa pulita" - che vede imputati gli esponenti di tre consorterie mafiosi del Vibonese e i relativi affiliati - è la naturale prosecuzione

La presidente Monaco si era pronunciata, infatti, sulla convalida dei fermi emessi della Dda per diversi imputati. Anche i due giudici a latere, inoltre, sempre secondo la difesa, si trovano in una posizione di incompatibilità per una ragione simile in quanto entrambi hanno fatto parte del collegio giudicante che si è occupato del processo "Black Money". A questa tesi si è opposto il pm Andrea Mancuso, il quale ha evidenziato che, pur se in correlazione, i reati contestati tra le due operazioni sono diversi. Il collegio, però, dopo una breve camera di consiglio, ha deciso di aderire alla tesi difensiva, dichiarando la propria astensione.

Sulla dichiarazione di astensione dovrà pronunciarsi adesso il presidente del Tribunale, Alberto Filardo.