È stata fatta nella mattinata di oggi la sanificazione, da parte della ditta Ecosan, del reparto di Lungodegenza dell’ospedale San Bruno. Come si ricorda, un caso di positività era stato riscontrato nei giorni scorsi nel nosocomio serrese, dove una dei tre pazienti (ex degenti della Domus Aurea di Chiaravalle), trasferiti mercoledì 6 maggio dal Policlinico di Catanzaro alla Lungodegenza del San Bruno, era risultata ancora affetta da Covid-19. Nello scorso fine settimana la paziente risultata positiva è stata poi riportata al Mater Domini di Germaneto, mentre gli altri due ex degenti della Rsa (negativi al tampone) erano stati trasferiti al reparto di malattie infettive dello Jazzolino di Vibo. Nel nosocomio serrese, dunque, i pazienti ordinari della Lungodegenza sono stati immediatamente portati in un’ala della Medicina per permettere la sanificazione di quel reparto. Sanificazione che è arrivata solo oggi a distanza di 7 giorni. Un ritardo che si somma alla già gestione superficiale del trasferimento degli ex degenti della Rsa di Chiaravalle nell’ospedale serrese, che non è mai stato designato come struttura per pazienti post-Covid, e al differimento dei tamponi per il personale sanitario fatti solo mercoledì 13 maggio, a distanza di una settimana dal riscontro del caso di Coronavirus. Si attendono ancora i risultati dei test diagnostici per i quali era stato garantito l’esito entro le 36 ore. Nel frattempo il personale entrato in contatto con la paziente positiva (circa 17 persone) è stato posto in isolamento domiciliare.

Per i 5 degenti ordinari, già presenti nel nosocomio al momento del trasferimento degli ex pazienti della Rsa, i tamponi erano stati fatti domenica 10 maggio e a distanza di 3 giorni (mercoledì 13 maggio) è stato comunicato l’esito negativo per tutti.