I carabinieri della Compagnia di Tropea e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria hanno effettuato, tra la giornata di ieri e oggi, numerose perquisizioni e rastrellamenti nelle aree limitrofe al luogo in cui è avvenuta l’uccisione di Soumaila Sacko, a San Calogero.

L’obiettivo dichiarato, infatti, a seguito del fermo d’indiziato di delitto effettuato a carico di Pontoriero Antonio, è il ritrovamento dell’ultimo tassello relativo alla barbara uccisione del maliano di 30 anni, ovvero l’arma del delitto, e specificatamente del fucile da caccia che sarebbe stato utilizzato da Pontoriero per colpire il migrante.

Le ricerche, ancora in atto, vedono come protagonisti principali proprio i “Cacciatori” di Calabria, che possiedono l’addestramento e competenze specifiche proprio nell’ambito della ricerca di armi e di rastrellamenti di intere porzioni di territorio.