Venerdì, 24 Aprile 2020 12:18

«Non vendiamo più Libero». L'iniziativa di un edicolante di Filadelfia dopo le parole di Feltri

Scritto da Redazione
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«In questa edicola da oggi, 23 aprile 2020, non è più in vendita il quotidiano Libero». Questa la decisione annunciata da un edicolante di Filadelfia, Enzo Provenzano, di seguito alle ultime uscite del direttore editoriale di Libero, Vittorio Feltri, il quale ha dichiarato nel corso della trasmissione “Fuori dal coro”: «Credo che i meridionali, in molti casi, siano inferiori». Intensa la denuncia nei confronti del direttore di Libero (già abituato a queste uscite) che ha indotto anche dei giornalisti ad autosospendersi dall’Ordine nazionale come forma di protesta. Sulla piattaforma Change.org, i giornalisti Guido Ruotolo e Paolo Borrometi hanno promosso una petizione per chiedere la radiazione di Vittorio Feltri: «Caro Presidente Verna – si legge nell’incipit – abbiamo deciso di autosospenderci dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti perché ci consideriamo incompatibili con l’iscrizione all’albo professionale di Vittorio Feltri».

Il caso ha portato alla protesta anche degli edicolanti, e nel Vibonese, a Filadelfia, l’edicolante Enzo Provenzano ha affisso una locandina davanti all’entrata del suo negozio che recita: «Essendo meridionali inferiori non siamo in grado di comprendere gli arguti articoli di questa testata giornalistica indipendente! Ci voglia scusare il direttore Feltri».

In poco tempo la locandina ha raggiunto migliaia di condivisioni sui social.

  

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