Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Attraversare la Calabria “Coast to Coast”, e scoprire le peculiarità nascoste di questa regione, è possibile anche grazie al costante lavoro degli attivisti del sodalizio “Kalabria Trekking”, nato con l’obiettivo di «promuovere l’escursionismo come un’esperienza di socializzazione e condivisione e come strumento di conoscenza del territorio e delle tradizioni» di questa terra. L’attività dei membri dell’associazione, oltre a portare alla luce le peculiarità di un territorio lontane dagli itinerari turistici, necessariamente si imbatte anche in situazioni spiacevoli, in cui, a volte, necessariamente si finisce a sbatterci contro il muso.
Le passeggiate portate avanti grazie al percorso “Coast to Coast” potrebbero in futuro subire delle variazioni rilevanti, a causa di progetti “ripescati” da varie amministrazioni e che di “bello”, inteso in senso naturalistico, hanno poco o nulla e che proprio il “bello” di questa regione potrebbero presto compromettere. Al centro del dibattito, aperto via social, l’installazione di alcune pale eoliche, la cui scarsa funzionalità in termini di impatto ambientale negli ultimi anni ha fatto ingranare la retromarcia anche agli addetti ai lavori, concentrati su soluzioni alternative come il mini-eolico o addirittura a impianti conici senza pale, funzionanti grazie alle vibrazioni causate dal vento. Insomma, un modo per sottolineare il fattore fallimentare di alcune scelte, per non parlare poi del giro di affari che ha portato anche le mani dei clan sull’eolico (inchiesta “Via col vento”), ma questa è un’altra storia.
Sulla propria pagina Facebook, gli attivisti di “Kalabria Trekking” hanno raccontato, a mo’ di storia, quale possa essere il rischio imminente per alcuni luoghi di indubbia bellezza che presto potrebbero scomparire. «Ora vi raccontiamo una storia... – si legge nel post – questa che vedete nella foto (in apertura dell’articolo ndr) è una delle faggete più belle e spettacolari di tutta la Calabria, conosciuta in questi ultimi anni perché è attraversata dal sentiero del “Kalabria Coast to Coast”... quel luogo magico che nel mese di settembre-ottobre si ricopre di uno spettacolare tappeto di ciclamini... orbene questa zona inserita nei territori dei comuni di San Vito sullo Ionio, Polia, Monterosso Calabro e Capistrano, sarà a breve totalmente distrutta per fare spazio a delle "bellissime" ed "utilissime" pale eoliche che devasteranno una delle aree naturalistiche più importanti della nostra regione». A mettere a serio rischio il sentiero che attraversa la Calabria dallo Ionio al Tirreno sarebbero dei progetti riguardanti l’eolico, fermi da diversi anni ormai ma che in questi ultimi mesi, come si legge sulla pagina del sodalizio, avrebbero ripreso la «prassi burocratica». Prima fase di questi provvedimenti l’avviata individuazione «di molti faggi ubicati proprio sulla zona del crinale di Monte Coppari già "mappati" dai tecnici autorizzati dalla Regione Calabria». Come si deduce sempre sulla pagina del gruppo, per questo motivo “Kalabria Trekking”, circa 20 giorni addietro, ha fatto richiesta di accesso agli atti ai comuni di Monterosso Calabro e Capistrano senza ottenere risposta in merito. L’obiettivo degli attivisti è «capire meglio la situazione e cercare di trovare una soluzione a questa imminente nuova "decapitazione" del nostro meraviglioso "capitale ambientale" (…) i nostri governanti regionali non hanno ancora capito quale importante volano economico possa essere quello del turismo eco sostenibile con la valorizzazione di ogni area interna». Nonostante il mancato accesso agli atti, “Kalabria Trekking” ha promesso di mantenere alta l’attenzione sulla questione dimostrando di «non volere assistere a questo scempio». Il prossimo passo potrebbe essere una mobilitazione per accendere maggiormente i riflettori sulla cosa: «Da oggi – hanno dichiarato infine – faremo tutto quello che lecitamente e legalmente è possibile per cercare di bloccare questo progetto assurdo, che, guarda caso, silenziosamente ha cominciato a muoversi dopo anni di letargo». Sarà magari l’aria delle imminenti elezioni…
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