Domenica, 16 Maggio 2021 12:44

L’Avis di Serra torna a svolgere le proprie attività all’interno dell’ospedale San Bruno

Scritto da Redazione
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Dopo oltre un anno di tempo, l’Avis di Serra San Bruno è finalmente tornata a svolgere le attività nella propria “sede naturale”, nei locali siti al secondo piano del locale presidio sanitario. A causa della diffusione della pandemia da Covid 19 e nel pieno rispetto del luogo che da tempo ospita la sede dell’Associazione volontari italiani sangue, il sodalizio aveva infatti trasferito le proprie attività nella postazione mobile in autoemoteca, collocata presso il piazzale dell’Hotel Certosa, in via Alfonso Scrivo. Adesso che le condizioni sembrano permetterlo, l’Avis ha dunque potuto fare finalmente ritorno a “casa”. Un ritorno coronato dalle attività di prelievo già realizzate nella giornata di ieri e che ancora una volta hanno contato una buona partecipazione di volontari pronti a contribuire alla nobile causa dell’Avis.
Si chiude quindi una parentesi determinata da una condizione emergenziale, gestita comunque in maniera egregia, tanto che le attività dell’Avis di fatto non hanno mai conosciuto uno stop, ma hanno mantenuto una costante continuità. E a tal proposito il confermato presidente dell’Avis di Serra San Bruno Franco Casini, che grazie al consenso unanime dei componenti del consiglio direttivo rimarrà in carica per un ulteriore triennio, ha inteso ringraziare il giovane imprenditore serrese Biagio Amato, titolare proprio della struttura Hotel Certosa, oltreché il dipendente della stessa attività alberghiera e di ristorazione Salvatore Valeriano (divenuto tra l’altro proprio di recente donatore Avis) per il contributo fondamentale prestato in questi mesi in maniera del tutto spontanea e gratuita, ma determinante per assicurare il buon andamento delle attività dell’associazione serrese. Casini, a nome dunque del direttivo Avis, dei collaboratori e di tutti i donatori delle Serre, ha inteso ringraziare Amato e Valeriano che «in tutto questo periodo ci hanno fatto sentire a casa nostra. Torniamo, dopo 14 mesi, nella nostra sede, al secondo piano dell'ospedale San Bruno, ma in realtà le nostre donazioni non si sono mai fermate e colgo quindi l'occasione per ringraziare l'Hotel Certosa per averci dato la possibilità di lavorare con l'autoemoteca nel loro piazzale e nei loro locali». Il presidente Casini ha però dato anche notizia di alcune novità in vigore per tutte le prossime giornate di prelievo, utili a semplificare il flusso di donatori del sangue. «Abbiamo introdotto il metodo della donazione con chiamata oraria – ha spiegato Casini –, questo per favorire sia i lavori dei professionisti operanti nel presidio che realizzano i prelievi, sia per evitare assembramenti e lunghi tempi di attesa per i nostri associati. Ogni donatore, col nuovo metodo a chiamata oraria, potrà quindi presentarsi al secondo piano dell’Ospedale di Serra San Bruno in prossimità dell’orario stabilito per il proprio prelievo e realizzarlo in tempi brevi senza dover sostenere alcuna attesa». Un provvedimento utile, in un momento come quello attuale in cui comunque tutti siamo ancora invitati alla prudenza, che potrà servire a snellire le attività di donazione e migliorare il servizio dell’associazione che da anni ormai opera sul territorio delle Serre a favore di un numero di donatori sempre crescente.  

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