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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
L'obiettivo è quello di stimare, in tutta la Calabria, la concentrazione di radon - gas proveniente dal sottosuolo e considerato radioattivo oltre che cancerogeno - presente negli ambienti di vita. Nel farlo, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente aveva inviato una lettera anche a tutti i Comuni del Vibonese, ai quali in sostanza l'Arpacal ha chiesto una fattiva collaborazione al fine di installare, a titolo gratuito, in diverse abitazioni residenziali, scuole o uffici pubblici, un numero sufficiente di esposimetri o misuratori assolutamente innocui, ma comunque indispensabili per stimare la concentrazione di gas presente negli ambienti di vita.
In base a quanto è emerso, però, nonostante svariati solleciti, pare che il Comune di Serra San Bruno non abbia aderito alla campagna gratuita di monitoraggio del radon della durata di un anno. Non sono chiari i motivi che avrebbero indotto l'amministrazione guidata dal sindaco Bruno Rosi a prendere una decisione simile, non aderendo di fatto a questa importante iniziativa. Certo è che l'esecutivo comunale si è dimostrato poco sensibile di fronte ad una problematica che imperversa in un territorio come il nostro dove più anni passano e maggiori sembrano essere i decessi causati da tumore.
La campagna, nello specifico, riguarda tutta la regione, dopodiché si procederà anche a livello provinciale con una serie di incontri, a seguito ovviamente dell'adesione da parte dei singoli comuni, volti a sensibilizzare e ad informare la cittadinanza e, nello specifico, anche il mondo della scuola, tramite diverse lezioni. L'iniziativa è stata già avviata con tutti quei Comuni che hanno risposto all'appello dell'Arpacal, mentre coloro i quali ancora non l'avessero fatto, possono essere inseriti nel progetto, manifestando semplicemente la propria adesione.
«L'Arpacal - si legge nella lettera - è impegnata in un'attività di prevenzione del tumore polmonare nel nostro territorio. Come è noto il gas radon, proveniente dal sottosuolo è radioattivo ed è classificato come cancerogeno: prima causa di tumore al polmone per i non fumatori. Seconda causa per i fumatori. Gli ambienti residenziali e i luoghi di lavoro chiusi sono, soprattutto quelli ai piani terra a più rischio radon, poiché è possibile la presenza di un'alta concentrazione del gas. Al fine di stimare il rischio nel nostro territorio è necessario installare, a titolo gratuito, in diverse abitazioni residenziali, scuole o uffici pubblici un numero sufficiente di esposimetri o misuratori che sono assolutamente innocui e non hanno bisogno di elettricità, ma sono indispensabili per stimare la concentrazione di gas presente negli ambienti di vita. Conoscere la concentrazione è fondamentale per un eventuale risanamento da questo gas silenzioso ma che se presente può fare danni alla salute. Inoltre la stinta della concentrazione ci permette di classificare il territorio in base alla predisposizione del radon nel comune di riferimento e ci fornirà un elemento importante per la pianificazione di nuove strutture o edifici che dovranno costruirsi nel territorio comunale impiegando tecniche di prevenzione. Si rammenta che nei luoghi di lavoro, interrato e seminterrato è obbligatoria la misura (d.lgs. n. 241/00 s.m.e i.). Pertanto - conclude la lettera - considerata la disponibilità di questo Ente a poter misurare, si chiede una fattiva collaborazione per quanto sopra esposto. Se insiste una volontà espressa dal Comune, l'Arpacal si rende disponibile per eventuali momenti di comunicazione con la continuità e le scuole. Coloro che aderiranno alla campagna di misura riceveranno gratuitamente un certificato per la radioattività naturale dell'ambiente indagato (in futuro condizione necessaria per ottenere l' abitabilità dell'ambiente) e in caso di necessità un supporto per eventuali azioni di mitigazione».
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