Sono ritenuti i responsabili del duplice omicidio dei fratelli Giuseppe e Vincenzo Loielo, avvenuto nell’aprile 2002 nei pressi dell’acquedotto di Gerocarne.

Per questo motivo, la Corte di Cassazione ha confermato i due ergastoli, già comminati in Appello, nei confronti di Bruno Emanuele, di 45 anni, e Vincenzo Bartone, di 49.

Giuseppe e Vincenzo Loielo, presunti boss dell’omonimo clan di Gerocarne, furono uccisi a colpi di mitraglietta e kalashnikov nell'aprile del 2002 mentre si trovavano a bordo della loro auto. Determinante, nella ricostruzione dell’accaduto, è stato anche il contributo fornito dal collaboratore di giustizia Tonino Forastefano, ex boss dell’omonimo clan di Cassano, legato a Bruno Emanuele. Secondo quanto dichiarato dal collaboratore – che ha confessato di avere preso parte all’agguato –, una volta fatti fuori i fratelli Loielo, Emanuele avrebbe assunto un ruolo apicale nel locale di ‘ndrangheta di Ariola, comandato da Antonio Altamura.