Avrebbe confessato di essere stato lui, Giuseppe Gualtieri, a commettere il duplice omicidio di ieri sera a Davoli che ha portato alla morte di Rocco Bava (43 anni) e Francesca Petrolini (53 anni). Durante l’interrogatorio avvenuto davanti al Pm, il sostituto procuratore Chiara Bonfadini, Gualtieri, secondo fonti dell’Arma, avrebbe ceduto confessando il duplice omicidio. Come si ricorda, l'assassino durante la sparatoria di ieri avrebbe utilizzato sia una pistola (calibro 7,65) che un fucile. Di seguito la donna è morta sul colpo, mentre il compagno, ferito, avrebbe provato a fuggire ma sarebbe morto poco dopo a causa delle pallottole che lo hanno raggiunto alla testa e all’addome.

Dopo essere stato rintracciato nella tarda mattinata di oggi, a Davoli in casa di un amico, dai carabinieri di Soverato coordinati dal tenente Fabrizio Bizzarro, assieme ai colleghi forestali e col supporto dei militari della compagnia di Serra San Bruno, Giuseppe Gualtieri è stato condotto in caserma per essere interrogato. Dopo la cattura, i militari avrebbero rinvenuto nell’auto di Gualtieri il fucile utilizzato durante la sparatoria ma non la pistola, che lo stesso durante l’interrogatorio avrebbe detto di aver gettato in un burrone.

Dal primo momento la pista seguita dagli investigatori è stata quella del movente passionale che avrebbe condotto gli inquirenti a individuare come principale sospettato l’ex di lei, ossia l'ex cognato della donna vedova che ne sarebbe diventato il compagno dopo la morte del fratello. L’uomo nel mirino degli inquirenti non avrebbe accettato la separazione e la nuova storia che Francesca Petrolini avrebbe instaurato con Rocco Bava, il 43enne di Simbario morto anch’egli ieri sera nell’agguato.

Secondo quanto appreso da alcuni conoscenti, nel recente passato Gualtieri avrebbe minacciato Francesca Petrolini perché non avrebbe accettato la loro separazione. Sia Rocco Bava che Francesca Petrolini avrebbero di conseguenza denunciato più volte le minacce perpetrate nel tempo dall’ex di lei.

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