Il Tribunale ordinario di Vibo Valentia – Sezione Lavoro e Previdenza, nella persona del giudice del Lavoro Ilario Nasso, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla dottoressa Caterina Procopio contro l’Asp di Vibo e nei confronti del dottor Salvatore Bragò, in relazione al concorso per l’incarico di direttore della struttura complessa di Pediatria dell’ospedale “Jazzolino”, vinto dallo stesso Bragò, che rimane dunque al suo posto.

Il giudice ha rigettato l’istanza presentata per «per carenza d’interesse» e ha condannato la Procopio al pagamento delle spese legali. Secondo Nasso, le censure sollevate riguardo alla selezione «non risultano coerenti con la natura giuridica della medesima, e con quella delle situazioni soggettive coinvolte in simili vicende». In un esposto alla commissione di Vigilanza del consiglio regionale la Procopio aveva anche gettato pesanti ombre sul concorso, per essersi vista a suo parere «scavalcare ingiustamente» da Bragò, e aveva parlato anche delle “spinte” di una presunta lobby che avrebbe condizionato in maniera determinante l’esito del bando pubblico.

Ipotesi prontamente smentite dal dg dell’Asp Angela Caligiuri, che aveva dichiarato di non aver «mai ricevuto pressioni da nessuno».