A tre anni di distanza dall’incidente stradale in cui perse la vita Roberto Schiavello - 31enne di Soriano Calabro che, a bordo della sua moto, è rimasto ucciso nello scontro con l'auto guidata da Annita Cocciolo - sul luogo del sinistro è stata realizzata una targa in sua memoria e di tutte le vittime della strada.

Per domani, venerdì 5 luglio, alle 19, è in programma una Santa messa presso la basilica di San Domenico, dopodiché si procederà alla benedizione della targa.

Per quel che riguarda il fronte giudiziario, i familiari dell’allora 31enne chiedono «giustizia», ma soprattutto «tempi brevi. La morte di un figlio o di un fratello è indescrivibile - afferma Francesco Schiavello, fratello della vittima - è un evento terribile che segna per sempre la vita dei propri cari, lascia a livello fisico e mentale dei danni irreparabili. Purtroppo in Italia i tempi della giustizia sono biblici, la giustizia dovrebbe dare delle risposte non dico rapide ma quanto meno in tempi decenti. Dover attendere anni per la fine di un processo è inaccettabile, tanto più se questo sacrificio tocca a persone che sopportano ogni giorno un dolore immenso com'è quello per l'improvvisa perdita di un figlio o di un fratello».