Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Un’immagine raccapricciante quella che è giunta alla nostra redazione, scattata questa mattina in via Aldo Moro a Serra San Bruno, all’ingresso dello stadio comunale “La Quercia”.
Un cumulo di rifiuti abbandonato ai piedi della porta principale di accesso alla struttura sportiva tra i quali emerge la presenza della carcassa di un cane di media taglia. Una foto che avrebbe bisogno di pochi commenti, ma che mette in luce oltreché un grave caso di inciviltà, tutte le criticità inerenti a due problemi che tuttavia l’amministrazione comunale di Serra San Bruno si è attivata di recente per tentare di arginare. In primis, la questione randagismo e quella dei frequenti casi di avvelenamento di cani a cui l’amministrazione comunale ha tentato di rispondere con una massiccia campagna di accalappiamento effettuata nei giorni scorsi su tutto il territorio cittadino congiuntamente al personale del servizio Veterinario dell’Asp di Vibo. I cani catturati sono stati poi destinati al ricovero e al mantenimento presso un canile privato con il quale, dopo molto tempo, proprio l’amministrazione in carica, guidata dal primo cittadino Luigi Tassone, è riuscita a risolvere un contenzioso ereditato dalla passata gestione. Ciò nonostante sul territorio – anche se il fenomeno è apparso in un primo momento in netto calo – negli ultimi giorni sono tornati a presentarsi diversi esemplari di cani randagi e uno di questi alla fine è dunque finito questa mattina tra i rifiuti gettati ai piedi del cancello di accesso allo stadio comunale. Un fatto gravissimo legato all’evidentemente ancora diffusa incivile “abitudine” di uccidere i randagi e liberarsi poi dei corpi inermi alla buona e meglio.
E poi proprio la questione rifiuti, caratterizzata anche in tal caso da un’imprevista rivoluzione del comparto, con la recente decisione da parte dei vertici amministrativi di affidare per la prima volta ai privati l’intero ciclo della differenziata, comprese le attività di raccolta sul territorio, effettuate fino a qualche giorno fa in economia dal personale in forza all’ente di piazza Tucci e affidate adesso a una ditta proveniente dalla provincia di Catania. Il cambio di gestione, in particolare nei primi giorni, ha inevitabilmente generato dei disservizi per le attività di raccolta effettuate a rilento in diverse zone rispetto all’orario e alla tempistica abituale. Il mese di agosto è alle porte, il numero di persone presenti sul territorio cittadino crescerà a dismisura. La speranza è che si possa evitare, in ogni caso, di mostrare ancora a residenti e turisti spettacoli indegni come quello immortalato in questa fotografia e soprattutto che si riesca finalmente a diffondere una cultura del rispetto degli animali che a Serra San Bruno pare purtroppo essere assai poco diffusa.
Sulla questione c’è stato l’intervento su Facebook proprio del primo cittadino: «Questa notte – ha scritto Tassone - dei balordi, oltre che lasciare un sacchetto di spazzatura accanto alle mura che circondano il campo sportivo, hanno abbandonato un cane morto. In questo momento si sta intervenendo per rimuovere la carcassa del cane. È intollerabile che nel 2018, ci siano ancora “persone” che compiono tali gesti. Da parte nostra cercheremo di fare chiarezza sull’accaduto, sperando di individuare i responsabili».
E singolare, però, che il fatto si sia verificato in un punto già “attenzionato” dall’amministrazione comunale sul quale, proprio a causa del continuo abbandono di rifiuti, nell’autunno scorso era stata puntata una telecamera. L’impianto di sorveglianza dell’area aveva, tra l’altro, ripreso le immagini di diversi automobilisti sorpresi a scaricare immondizia proprio nel punto esatto in cui oggi è stata rinvenuta la carcassa del randagio.
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