Mercoledì, 23 Marzo 2022 17:45

Caso carburanti, la replica della “Schiavello sas” e i «misteri occulti» del Comune

Scritto da Redazione
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Riceviamo e pubblichiamo, integralmente e testualmente, la precisazione della “Schiavello carburanti sas” in riferimento all’articolo dal titolo “Guerra” dei Carburanti a Serra, Responsabile del procedimento cercasi. Di seguito il testo inviatoci, in basso la nostra controreplica.

L’articolo, ben esposto, racconta una parte della vicenda e, la racconta, dal punto di vista di una delle due parti, non dalla parte nostra.
Ma le cose devono essere raccontate in modo razionale, freddo, con onestà intellettuale senza dimenticare, volutamente, particolari importanti.
Tra i particolari importanti c’è da ricordare che il permesso di costruire rilasciato a suo tempo, poi revocato in autotutela dal Comune di Serra San Bruno, era stato rilasciato su un area sottoposta a vincolo idrogeologico e idraulico.
Che il permesso di costruire era stato emesso in virtu’ di certificazioni/asseverazioni false che hanno portato al sequestro dell’area oggetto della costruzione ad oggi completamente abusiva e ad un fascicolo penale presso la Procura della Repubblica di Vibo Valentia che ha visto e vede sotto processo per reati quali abuso d’ufficio e falso ideologico il geom. Graziano Mandaliti, il progettista e direttore dei lavori Arch. Claudia Lococo, il proprietario del sito Muzzì Ricky Anthony.
L’area è stata dissequestrata, opportunamente, solo ed esclusivamente nel momento in cui il reato è stato ampiamente cristallizzato e non considerato più corpo del reato in quato era stata revocato il permesso di costruiruire quindi senza alcuna possibilità di reiterare il reato.
La ditta Muzzì mai si è tra l’altro opposta alla revoca del permesso di costruire tanto da divenire esecutivo e non più inoppugnabile.
Tutto quello che avviene dopo poco conta. Avviene dopo aver commesso i reati e commesso gli abusi.
Quanto realizzato è totalmente costruito in abuso edilizio e non è sabile con un tocco di bacchetta magica o con una semplice piroetta amministrativa.
E’ noto il principio della doppia conformità, riconosciuto vincolante dalla giurisprudenza penale e da quella amministriva. Un nuovo permesso di costruire potrebbe essere rilasciato alla ditta Muzzì solo dopo che essa avrà demolito le citate opere abusive, riportando la situazione dei luoghi allo stato preesistente.
Restano in ogni caso ancora aperti vari procedimente giudiziari sia in sede amministrativa, Consiglio di Stato e, presso il Tribunale di Vibo Valentia e, indaggini su altri reati presso la Procura di Vibo Valentia che ha aperto diversi fascicoli penali.
Per quanto riguarda il “responsabile del procedimento” è facile da intuire, anche ai più sprovveduti che, nessuno se ne vuole occupare perchè la pratica in questione è alquanto complicata, complessa ed intricata ma soprattutto non sanabile sotto ogni punto di vista.
Da quanto risulterebbe, sebrerebbe, che l’amministrazione comunale cerchi un responsabile del procedimento (centinaia le richieste in tutti gli enti della Regione Calabria, senza alcun successo) che emetta un provvedimento in modo libero e obiettivo sulla base tecnica/giuridica sulla pratica ma, al contario, indirizzato favorevolmente verso una parte e, come sempre, non siamo noi.
Quello che non riusciamo a capire è perché un amministrazione comunale si occupi con tanto accanimento, anche con tanti soldi pubblici, di una pratica già amministrativamente da tempo chiusa che, in buona sostanza, vede coinvolti due aziende private che nulla hanno a che vedere con il pubblico. Misteri occulti di cui se ne stanno occupando gli uffici giudiziari competenti.
Schiavello Carburanti Sas

Prendiamo doverosamente atto delle precisazioni della “Schiavello carburanti sas” ma, altrettanto doverosamente, facciamo presente di aver riportato come sempre notizie vere (non smentibili e nemmeno parziali) contenute in un atto pubblico, cioè una delibera di giunta comunale. Del resto, come si evince anche dai diversi link inseriti nell’articolo in questione o facendo una facile ricerca sul sito, abbiamo sempre raccontato la vicenda dando sempre conto di tutte le posizioni e mai, neanche nell’ultimo articolo, dal punto di vista di una sola parte. (b. g.)

 

 

 

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