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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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A partire dal prossimo 4 maggio avrà inizio la cosiddetta “fase 2” della gestione della pandemia da Coronavirus che, «grazie ai sacrifici fatti - ha detto ieri il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso di una conferenza stampa - stiamo riuscendo a contenere, e questo è un grande risultato se consideriamo che, nella fase più acuta, addirittura ci sono stati dei momenti in cui il Coronavirus sembrava sfuggire a ogni controllo».
Ma veniamo ai dettagli del nuovo Dpcm, le cui disposizioni, secondo quanto si legge nel provvedimento, «si applicano dalla data del 4 maggio 2020 in sostituzione di quelle del decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 10 aprile 2020 e sono efficaci fino al 17 maggio».
SPOSTAMENTI
Saranno possibili all’interno di una stessa regione per motivi di lavoro, di salute, necessità o visita ai parenti. Gli spostamenti fuori regione, invece, saranno consentiti per motivi di lavoro, di salute, di urgenza e per il rientro presso la propria abitazione. Sono proibiti assembramenti, party privati familiari e ritrovi. Sarà permesso rientrare al proprio domicilio o residenza alle persone che erano rimaste bloccate all’inizio della quarantena. È consentito, inoltre, l’accesso ai parchi pubblici rispettando la distanza e regolando gli ingressi alle aree gioco per bambini. I singoli comuni avranno il potere di precludere l’ingresso, qualora non sia possibile garantire le norme di sicurezza.
ATTIVITÀ SPORTIVA
È consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività. Per consentire una graduale ripresa delle attività sportive, a partire dal 4 maggio saranno consentite le sessioni di allenamento a porte chiuse degli atleti di sport individuali.
CERIMONIE CIVILI E RELIGIOSE
Sono sospese le cerimonie civili e religiose. Verranno consentite le cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino a un massimo di quindici persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Sulla questione, da segnalare il disaccordo dei vescovi: in un comunicato, infatti, la Cei (Conferenza episcopale italiana) si è espressa in maniera contraria alle misure introdotte dal nuovo Dpcm, in quanto verrebbe «compromesso l'esercizio della libertà di culto. Dovrebbe essere chiaro a tutti - hanno scritto i vescovi - che l'impegno al servizio verso i poveri, così significativo in questa emergenza, nasce da una fede che deve potersi nutrire alle sue sorgenti, in particolare la vita sacramentale». Non si è fatta attendere la replica di Palazzo Chigi: «Già nei prossimi giorni - si legge in una nota del Governo - si studierà un protocollo che consenta quanto prima la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza».
BAR E RISTORANTI
Oltre alla consegna a domicilio, sarà consentito il ritiro del pasto da consumare a casa o in ufficio.
SERVIZI DI TRASPORTO
È obbligatorio l’utilizzo delle mascherine sui mezzi pubblici. Oltre alle previsioni di carattere generale per tutti i servizi di trasporto pubblico, con riguardo ai servizi di trasporto non di linea va evitato che il passeggero occupi il posto disponibile vicino al conducente. Sui sedili posteriori delle vetture, al fine di rispettare le distanze di sicurezza, non potranno essere trasportati, distanziati il più possibile, più di due passeggeri qualora muniti di idonei dispositivi individuali di sicurezza. In mancanza di dispositivi, potrà essere trasportato un solo passeggero. Nelle vetture omologate per il trasporto di sei o più passeggeri dovranno essere replicati modelli che non prevedano la presenza di più di due passeggeri per ogni fila di sedili, fermo restando l’uso di mascherine. È preferibile dotare le vetture di paratie divisorie. Il conducente, inoltre, dovrà indossare dispositivi di protezione individuale. Sugli autobus e sui tram bisognerà garantire un numero massimo di passeggeri, in modo da consentire il rispetto della distanza di un metro tra gli stessi, contrassegnando con marker i posti che non possono essere occupati. Per la gestione dell’affollamento del veicolo, l’azienda può dettare disposizioni organizzative al conducente tese anche a non effettuare alcune fermate. Negli autobus e nei tram occorrerà prevedere la salita da una porta e la discesa dall’altra porta. Prevista, inoltre, l’introduzione di termo-scanner per i passeggeri sia in arrivo che in partenza, secondo modalità da determinarsi di comune accordo tra gestori e vettori nei grandi hub aeroportuali. In linea di massima, potrebbero comunque prevedersi controlli della temperatura al terminal d’imbarco, per le partenze, e alla discesa dall’aereo per gli arrivi in tutti gli aeroporti.
ATTIVITÀ PRODUTTIVE
A partire dal 4 maggio potranno riprendere le attività manifatturiere, di costruzioni, di intermediazione immobiliare e il commercio all’ingrosso. Per queste categorie, già a partire da oggi, lunedì 27 aprile, sarà possibile procedere con tutte quelle operazioni propedeutiche alla riapertura come la sanificazione degli ambienti e per la sicurezza dei lavoratori. Sono sospese le attività inerenti i servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti), per le quali si aspetterà il 1° giugno, così come per bar e ristoranti. Per i negozi al dettaglio, infine, si aspetterà il 18 maggio.
SCARICA QUI IL TESTO DEL DPCM DEL 26 APRILE 2020
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