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Dopo il caso di positività di ritorno registrato all’ospedale di Serra San Bruno, di seguito al trasferimento di tre ex pazienti della Rsa di Chiaravalle Centrale, il personale sanitario in forza nei reparti di Medicina e Lungodegenza resta ancora in attesa dei tamponi. Come si ricorda, i tre pazienti, che erano ricoverati al Policlinico di Catanzaro, mercoledì scorso sono stati trasferiti al San Bruno perché dichiarati guariti e ricoverati nella Lungodegenza. Ma un nuovo tampone aveva di seguito rivelato la positività di uno dei tre pazienti trasferiti a Serra, una donna, la stessa riportata sabato scorso nuovamente al Policlinico di Catanzaro mentre gli altri due (pazienti negativi) sono stati trasferiti nel reparto di malattie infettive dello Jazzolino di Vibo.
La gestione rimane ancora poco chiara e restano le grane per il personale del nosocomio serrese costretto adesso, come nei giorni scorsi, a far fronte ad una situazione imprevista. Come dichiarato da fonti interne al San Bruno, i pazienti ordinari della Lungodegenza sono stati trasferiti tutti in un’ala della Medicina e sottoposti ai tamponi nella giornata di ieri. Nel frattempo la Lungodegenza è stata liberata per essere sanificata. Il personale sanitario invece resta ancora in attesa dei test diagnostici, e per tutti coloro che sono stati a contatto con la paziente risultata positiva è stato disposto l’isolamento domiciliare. Tra personale infermieristico, medici, Oss e personale delle pulizie, sono circa 17 le persone in quarantena obbligatoria e in attesa di tampone.
Non si spiega il ritardo nei test diagnostici anche perché resta estremamente difficile rispettare l’isolamento domiciliare, ma comunque, i sanitari del San Bruno rimangono fiduciosi rispetto alla personale gestione dei tre ex degenti della Rsa di Chiaravalle. Appena arrivati all’ospedale serrese i pazienti sono stati trattati secondo protocollo previsto per gli affetti da Coronavirus, nonostante il nosocomio serrese non sia mai stato designato quale struttura per casi Covid o post-Covid. In più, la donna risultata positiva, si trovava in una stanza da sola senza mai entrare a contatto con altri pazienti. Rimane comunque l’attesa di ulteriori test e la gestione superficiale da parte delle Aziende sanitarie coinvolte, per le quali diversi politici, nei giorni scorsi, hanno chiesto le dimissioni dei responsabili che hanno programmato il trasferimento dei pazienti da Catanzaro a Serra.
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