Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Dopo un inizio ottobre abbastanza perturbato, che ha fatto pensare ad un rapido ingresso della stagione autunnale, le ultime due settimane hanno dato un sapore decisamente estivo e alquanto anomalo per il territorio delle Serre, abituato a continue e prolungate giornate uggiose. Ma la situazione è in rapido peggioramento, per via di una perturbazione che tra domani e giovedì si impossesserà del nostro territorio portando un deciso cambio di rotta con un brusco calo delle temperature.
L’elemento saliente di questa perturbazione non sarà tanto la quantità di pioggia, che potrà risultare in alcune zone abbondante (coste tirrenica e ionica), quanto le temperature che crolleranno raggiungendo valori tipicamente invernali. In riferimento a quest’ultime – come è possibile osservare dagli spaghi – subiranno una flessione di oltre 10 gradi rispetto la giornata odierna, portandosi su valori che anche in pieno giorno faticheranno a superare gli 8-9°, e in condizioni di pioggia intensa avranno valori anche inferiore, con la possibilità, se pur scarsa, dei primi fiocchi di neve in cima alle nostre amate montagne (circa 1400 metri s.l.m.).
Questa situazione si prolungherà per un paio di giorni, in seguito le temperature subiranno un incremento di 3-4° ma rimanendo su valori inferiori rispetto alla media, fino alla fine del mese di ottobre.
Il rischio di eventi intensi è elevato a causa di una perturbazione a carattere freddo che, attraversando un mare ancora caldo, può generare cellule temporalesche imponenti, le quali sono in grado di scaricare ingenti quantità di pioggia in porzioni di territorio molto ristretto. Tale rischio sarà maggiore sulle coste, con la possibile creazione di trombe d’aria, mentre per quanto riguarda il nostro territorio possiamo dire che saremo maggiormente protetti dai fenomeni estremi grazie alla barriera creata dal nostro sistema montuoso.
"Spaghi" Serre Calabre - martedì 21 ottobre - mercoledì 5 novembre
Dopo una lunga fase anticiclonica, sul territorio delle Serre sta per arrivare al capolinea un’estate che per lunghi tratti è trascorsa nell’"anonimato" meteorologico, caratterizzzata da continui sbalzi termici e fasi perturbate. In queste ultime settimane, a dire il vero, un campo di alta pressione ha dominato l’intero territorio montano, che ha fatto si che si verificassero le classiche inversioni termiche, facendo salire le temperature massime intorno ai 28-29°C e registrando minime su valori quasi invernali.
Basti pensare che il 19 del c.m. la stazione meteo di Serra San Bruno ha fatto registrare una minima da brividi, raggiungendo i 3.2°C (immagine 1). Tale valore, non è da considerare assolutamente il minimo storico per la nostra bella cittadina, infatti, nel mese di agosto del lontano 1932 era stato registrato addirittura un valore di 0.5°C.
L’estate giunge dunque verso il termine. Come si può osservare dagli spaghi (immagine 2), pare che nei prossimi giorni una violenta ondata di maltempo conquisterà l’intero territorio nazionale, senza risparmiare chiaramente la Calabria. Le temperature rimarranno ancora per alcuni giorni con valori tipicamente estivi, anche superiori alla media del periodo, intorno ai 26-27°C, ma un deciso cambiamento si potrebbe verificare intorno al 30, con le prime piogge che accompagneranno l’ingresso dell’autunno meteorologico, che varia a secondo delle caratteristiche di ogni singola zona e generalmente, per il nostro territorio, coincide con i primi giorni di settembre a differenza delle zone più vicine al mare dove invece sopraggiunge più tardivamente.
Le temperature rimarranno nella media stagionale, ma in conseguenza di maltempo estremo, si potrebbero verificare valori decisamente freschi. Le precipitazioni potranno risultare abbondanti e durature, ma, comeè noto, questo è il periodo più piovoso dell’anno, quindi ben vengano piogge organizzate che consentano alle nostre riserve acquifere di rigenerarsi dopo un agosto poco piovoso. Tali condizioni atmosferiche, garantirebbero un’ottima annata micologica per la gioia dei turisti dal palato fine, che non disdegnano affatto i nostri porcini rispetto ai “rivali” aspromontani e silani.
Foto in copertina Filippo Rachiele
Dopo gli acquazzoni di questi ultimi giorni, il tempo nel comprensorio delle Serre non subirà sostanziali variazioni, anche se sul bacino del mediterraneo, si è venuto a creare un leggero campo di alta pressione, che ha riportato cieli sereni al centro-nord. Dunque, il nostro territorio risentirà ancora dell’influenza della perturbazione nord atlantica che si è abbassata durante la settimana scorsa, portando le temperature su valori quasi autunnali. Questo trend che si è andato a configurare, continuerà a manifestarsi per almeno altri due giorni, nei quali si avrà una discreta probabilità di temporali che si potranno concentrare nelle ore più “calde” della giornata, ovvero nel momento in cui l’insolazione avrà generato un flusso di calore, tale da generare i consueti cumuli, che in talune occasioni riescono a scaricare ingenti quantità di pioggia in porzioni di territorio molto ristretto.
A tal proposito è curioso vedere alcuni dati pluviometrici relativi al 15 luglio scorso che riportano soli 16,4 mm di pioggia caduta a Serra San Bruno; 24.6 mm a “Croceferrata – Cassari”; 35mm nel territorio di Pizzoni e, addirittura, 51 mm ad Arena.
Le temperature rimarranno sempre su valori inferiori rispetto alla media del periodo, in particolare le massime che in condizioni di copertura nuvolosa non supereranno i 20°C. Per avere un deciso cambiamento si dovrà aspettare la giornata di domenica, con temperature che si porteranno finalmente su valori estivi. La giornata più calda sarà quella di lunedì 21, con temperature che potranno raggiungere i 28-29°C. Ma non cantate vittoria, questo caldo durerà veramente poco, infatti, come si evince dagli spaghi, già da martedì 22 le temperature subiranno un crollo portandosi nuovamente su valori autunnali.
Le precipitazioni si potranno concentrare nella giornata di oggi (17 luglio) e domani (18), con dei brevi temporali nelle ore pomeridiane della giornata.
"Spaghi" 17 luglio - Serra San Bruno (clicca sull'immagine per ingrandire):
Asp, Arpacal, Sorical. Azienda sanitaria provinciale, Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, Società delle risorse idriche calabresi. Tre enti distinti, con competenze, obblighi e prerogative diverse, ma legati da un filo che si intreccia e, in alcuni casi, genera matasse difficili da dipanare. Uno di questi casi, divenuto tristemente noto, è quello dell'invaso artificiale dell'Alaco, situato sul monte Lacina, a pochi chilometri da Serra San Bruno, al confine tra le province di Vibo Valentia e Catanzaro. La posizione del bacino, che dovrebbe fornire acqua “potabile” a una vasta fascia di popolazione della Calabria centro-meridionale, è strategica.
L' ex governatore siciliano Raffaele Lombardo sceglie di stare nel centrodestra come aveva già fatto nel 2008, portando così ad una completa frattura tra l'Mpa e Autonomia e diritti, in quanto le linee programmatiche scelte da Lombardo si discostano dalle ideologie politiche che questa federazione si era prefissata di difendere e portare avanti. Questo l'incipit Dell' intervento di Valeria Giancotti, referente locale di Autonomia e diritti. Dopo l' accordo tra l' Mpa e PDl anche lei, così come Agazio Loiero, ha deciso di lasciare la carica di delegata nazionale del partito di coordinatore cittadino dello stesso in quanto 'in totale disaccordo con le scelte che l' ex governatore siciliano attua allendosi con il centro destra'. Dimissioni, quindi ,per la giovane serrese che non risparmia frecciate a quella che fino a ieri era stata la sua 'casa' politica. In particolare Lombardo che "disconosce i valori di un partito che difendeva la gente, che ripartiva dai piccoli territori per far sentire la voce unanime dei ceti più deboli, e che adesso garantisce una gerarchia di potere, rinnegando un progetto politico che sin dall' inizio si era cercato di portare avanti. Il direttivo di Serra San Bruno rimane in piedi sempre 'più forte, militando insieme ad Autonomia e Diritti dei territori, cercando di riportare quel credo politico che ogni giorno si cerca di cancellare con le riconoscenze personali che si tentano di ricevere. Siamo dalla parte della gente, con umiltà e non sposeremo mai un progetto politico che possa affascinare la classe dirigente più ricca ma rimaniamo a fianco alle debolezze della gente, per cui noi di Autonomia e Diritti restiamo ancorati ai valori di centro sinistra'.
Riceviamo e pubblichiamo:
I Coordinamenti di Cosenza, Vibo Valentia e Lamezia di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie esprimono la loro assoluta ed incondizionata solidarietà a Francesca Viscone, autrice (tra le altre cose) di pregiatissime riflessioni sul fenomeno della ‘ndrangheta a Claudio La Camera, coordinatore del Museo della ‘ndrangheta di Reggio Calabria per le vili e volgari intimidazioni ricevute da Francesco Sbano e Domenico Siclari nei cui confronti è stato prontamente depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria. Evidentemente turbati e infastiditi dalle attività educative svolte negli ultimi anni, che mirano, tra le altre cose, a smascherare l’uso strumentale che i mafiosi hanno fatto della musica popolare, smitizzando i capi mafia e la viltà dei loro gesti, il sedicente autore ed il sedicente suo manager-produttore del cd. “i canti di malavita”– come può leggersi nell’esposto – hanno dato in escandescenza riservando a Francesca Viscone il solito epiteto che gli uomini a corto di idee riservano alle donne. Se per questi due signori la riproposizione mediatica degli pseudo valori mafiosi è attività finanche lucrosa, per noi di Libera e per tutti quelli che come Viscone si impegnano quotidianamente per la legalità e contro tutte le mafie valgono ben altri valori che hanno a che fare con la emancipazione sociale di questa terra a partire dalla demistificazione del sostrato culturale che alimenta la cosiddetta “onorata società”.
Il Gruppo Cooperativo GOEL, che da anni prova a combattere lo strapotere economico della 'ndrangheta, è stato vittima di un atto intimidatorio. Un ordigno esplosivo è stato lasciato, nella giornata di ieri, davanti all'entrata di un locale che la Cooperativa GOEL aveva preso in affitto con l'intento, quasi riuscito, di realizzarvi un ristorante multi-etnico che iniziasse al lavoro gli ospiti dei progetti di accoglienza. L'esplosione ha gravemente danneggiato l'immobile come spiega il presidente del gruppo cooperativo, Vincenzo Vinarello: "La bomba ha fatto saltare i pavimenti e divelto tutte le porte. È stata fatta esplodere immediatamente davanti l'ingresso principale, probabilmente nella notte del primo dell'anno. È un atto di stampo chiaramente mafioso, uno dei tanti che hanno colpito la Locride e la Calabria negli ultimi giorni". Subito sono intervenuti sul posto i carabinieri che hanno già avviato le indagini, affidando le analisi alla Scientifica. La cooperativa GOEL, che già in passato era stata fatta oggetto di altri atti intimidatori, nel corso della sua storia, ha portato e porta avanti ancora oggi vari progetti d'accoglienza. Il presidente Lionello ci tiene a puntualizzare che la cooperativa continuerà "le attività di accoglienza degli immigrati per sottrarli al controllo della malavita" ma chiede che "il governo dia un chiaro segnale di rafforzamento della lotta alla 'ndrangheta".
Nella giornata di ieri sul grave episodio si è epresso anche il sindaco di Cauolnia, Ilario Ammendolia, che ha dichiarato:
"I valori di solidarietà, generosità, accoglienza e uguaglianza tagliano l'erba sotto i piedi alla criminalità che per vivere ha bisogno di contrapposizioni, di odio, di divisioni. La presenza tra noi di tanti ragazze e ragazzi africani, curdi, palestinesi, pakistani e' un seme gettato in favore di una società che poggia su valori alternativi a quelli voluti e praticati dalla mafia. Un seme che germogliando getterà le basi a una società diversa e senza violenza. Ovviamente, saranno le autorità inquirenti a individuare gli esecutori materiali e i mandanti di tale gesto criminale. A noi tocca il compito di valutare la natura criminale di una azione che rappresenta un attacco politico a quanto noi abbiamo realizzato in questi anni. Noi non faremo un solo passo indietro. Non abbandoneremo le nostre posizioni - aggiunge Ammendolia - che coniugano la lotta alla 'ndrangheta a quella per una società più giusta e al rispetto della Costituzione repubblicana".
"Ribadiamo ciò che abbiamo sempre detto: la lotta alla criminalità deve essere condotta senza quartiere ma sempre nel rispetto delle garanzie costituzionali e senza criminalizzare la nostra terra e il nostro popolo. Continueremo senza esitazioni a percorre la nostra strada. Alla violenza - continua - si risponde con il massimo di unità possibile. Questo abbiamo ricercato in passato e questo continueremo a ricercare con la massima determinazione. In questi anni, a Caulonia e in tutta Italia, come sindaco e come esponente del tessuto democratico meridionale, ho cercato di delineare la possibilità di costruire nel Sud una società diversa. L'accoglienza, la solidarietà, l'impegno come parte essenziale di un progetto di rinascita del Sud. Ho avuto modo di farlo ovunque da Lampedusa a Udine, ad Aosta. Lo farò ancora il 13 gennaio a Trieste. Credo che oggi come ieri abbiamo bisogno di uscire fuori dal ristagno culturale e morale e da una politica asfittica e provinciale basata su una conflittualità permanente. La 'ndrangheta si sconfigge rilanciando la politica da non confondere con il mero impegno elettorale. Nelle prossime ore - conclude il primo cittadino di Caulonia - concorderemo una risposta democratica, la più larga possibile alla intimidazione subita. Ovviamente a tale manifestazione inviteremo tutti a intervenire".
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via chiesa addolorata, n° 8
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