mini mirabelloIl pubblico ministero della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, Alessandro Pesce, ha chiesto il rinvio a giudizio per undici persone, coinvolte nell'operazione "Persefone", scattata nell'ottobre dello scorso anno, con la quale si è cercato di fare luce su un presunto caso di bancarotta fraudolenta, riguardante la Proserpina Spa, società impegnata nella raccolta dei rifiuti. 

Tra questi rientra anche il censoriano doc e attuale segretario provinciale del Pd, Michele Mirabello, già componente del Consiglio di amministrazione della società. Nei suoi confronti pesa l'accusa di concorso in bancarotta fraudolenta. 

Chiesto il rinvio a giudizio anche per Francesco Pantano e Ciro Orsi, ex amministratori della società; Domenico Naso, Giuseppe Betrò, Giandomenico Pata, Giuseppe Ceravolo, Michelangelo Petrolo, Domenico Scuglia, Gino Citton e Marcella De Vita.

Archiviati, invece, i casi di Natalina Cricelli, socia privata di maggioranza della “Proserpina” e quello dell'avvocato Giovanni Vecchio, liquidatore dell'azienda.

Secondo gli inquirenti, le persone coinvolte nell'inchiesta avrebbero manomesso i bilanci della società, con un passivo di quasi dieci milioni di euro, al fine di evitare la liquidazione. Inoltre l'azienda, tramite la falsificazione dei registri contabili, avrebbe ottenuto finanziamenti pubblici dal Commissario per l'emergenza rifiuti in Calabria. Perte dei quali sarebbero stati trasferiti in altre società costituite dagli stessi soci privati della Proserpina. 

 

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mini brognaturo_municipioRiceviamo e pubblichiamo
 
Ci rivolgiamo a Lei partendo dal presupposto che come recita l’articolo 97 del decreto legislativo n.267/2000 (Testo Unico sugli enti locali) la figura del segretario comunale è quella di Garante della legalità e correttezza amministrativa. La giurisprudenza ha, inoltre, sostenuto che anche dopo la riforma dello status del segretario comunale e dopo l’eliminazione del parere preventivo di legittimità, il Segretario Comunale “mantiene la specifica funzione ausiliaria di garante della legalità e correttezza amministrativa dell'azione dell'ente locale” (Corte dei  Conti reg. Lombardia, sez. giurisd. 09/07/2009 n. 473). 
Alla luce di ciò ci domandiamo come Lei sta permettendo tutte queste illegalità diffuse:
 
1. Alloggio edilizia pubblica popolare: concessa in modo urgente, quindi eludendo tutte le regole per l’assegnazione delle case popolari,  per puro caso proprio nei giorni vicini alle elezioni comunali ad una giovane coppia che ha la caratteristica di  avere una buona parentela alle spalle, tramite un’ordinanza di assegnazione provvisoria (6 mesi)  scaduta da ben 7 mesi e a tutt’oggi non vi è traccia di una proroga nè tantomeno di una restituzione dell’alloggio;
 
2. Occupazione di suolo pubblico: dopo aver dapprima segnalato al Sindaco attraverso i modi che il vivere civile impone e quindi con un colloquio dove venivano comunicate le nostre perplessità, che come previsto è rimasto infruttuoso, abbiamo utilizzato tutte le strade a nostra disposizione per denunciare, a parere nostro, un illecito ed una netta discriminazione che era sotto gli occhi di tutta la cittadinanza. il Sindaco, messo alle “strette” con svariati atti relativi a questo oggetto, nella sua qualità di responsabile di area tecnica-manutentiva ha emesso due ordinanze nel marzo 2013. Una di concessione in sanatoria di abuso edilizio nella quale viene irrogata una sanzione all’esercente dell’ attività commerciale, che ha costruito abusivamente nell’Agosto del 2006 una tettoia in legno a servizio della propria attività. E l’altra che prevede la concessione per l’occupazione dell’area pubblica su citata, a titolo temporaneo e per la durata di un anno, con decorrenza 01/01/2013 con un canone di € 100 come previsto dal Regolamento Comunale riguardante l’occupazione di spazi ed aree pubbliche adottato con deliberazione consigliare n. 13 del 15/10/2012 dalla quale l’attuale opposizione si è dissociata esprimendo voto contrario all’approvazione con motivazioni esposte in Consiglio. Ora ci viene da chiedere: come mai non c’è stata un’ordinanza con la quale veniva irrogato il canone dovuto dall’Agosto 2006 (come dichiarato dall’esercente) al 31/12/2012? Come mai non è stato applicato per gli anni pregressi il Regolamento Comunale sull’occupazione di spazi ed aree pubbliche vigente pro-tempore? Sei anni sono andati a finire nel “dimenticatoio”? Sono passati quasi 3 mesi dalle ordinanze, ma nulla è stato detto in merito agli anni sopraindicati, chissà se Lei ci darà una risposta. Come mai non è stata riscontrata un’ appropriazione indebita dei birilli che sono stati utilizzati dall’esercente per delimitare il perimetro dell’occupazione del suolo pubblico? A che titolo sono detenuti da quest’ultimo? Come è stata trasferita la proprietà al privato? Nemmeno a questo quesito abbiamo mai avuto una risposta concreta;
 
3. Ampliamento cimiteriale: che fine hanno fatto i lavori di ampliamento del cimitero che sono stati resi immediatamente eseguibili nel Consiglio Comunale  del 25.02.2013 come mai tutto questo ritardo nell’inizio lavori? Sarebbe il caso di non far passare altro tempo visto ciò che accade ogni qualvolta che si verifica un decesso. Per non parlare delle condizioni vergognose (per essere buoni) in cui si trova l’Ossario. Una gestione poco adeguata al valore che il luogo Cimiteriale riveste nella Pubblica Comunità.
 
 
4. Lavoratori ex LSU- LPU.
Facendoci portavoce di numerose lamentele di vari cittadini chiediamo: a quale titolo e con quale criterio si è stabilito che due dipendenti di categoria A (rispettivamente moglie e cugina del consigliere) stazionano in modo permanente negli uffici comunali? E’ risaputo che una trova collocazione nell’ufficio protocollo (nipote del responsabile del procedimento) e l’altra si alterna con la complicità dei dipendenti comunali negli uffici demografico e di ragioneria.
In che termini viene tutelata la privacy?
 
5. Uso prettamente privato e parentelare da parte del sindaco e della maggioranza della sede comunale a favore di professionisti, parenti del sindaco e dei consiglieri di maggioranza.
Dov’è l’agire delle sue competenze quale garante della legalità e correttezza amministrativa? Forse è troppo occupata nel balletto che la porta a girare per i 5 comuni dove presta servizio come segretario comunale?
 
Gruppo Rinnovamento & Crescita
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Mercoledì, 15 Maggio 2013 11:47

Comune, Lsu-Lpu: l'ira della Uil provinciale

mini municipio_serraSERRA SAN BRUNO - «La vicenda iniziata subito dopo la sua elezione a primo cittadino, scaturita dal suo bisogno di rivalsa contro due lavoratrici di pubblica utilità, colpevoli di non averla sostenuta in campagna elettorale, ha ormai raggiunto livelli insopportabili. Così come inaccettabili sono i soprusi amministrativi da lei pensati e perpetrati con la collaborazione del segretario comunale che, pur di conservare il suo posto di lavoro, ha avallato ogni irregolarità ed è passato sopra, come riportato dalla stampa, anche ad aggressioni fisiche di cui lei si sarebbe reso protagonista nei suoi confronti». È questo l’incipit di una lettera che il segretario provinciale della Uil, Luciano Prestia, ha scritto rivolgendosi al sindaco Bruno Rosi, facendo sapere come «nonostante gli inviti alla riflessione», affinchè si utilizzassero i lavoratori «non in base alle amicizie, parentele o, peggio, al riconoscimento della dignità di lavoratore soltanto se sostenitori elettorali, suggellando di fatto un patto di voto di scambio, non sono valsi a nulla».

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mini udc_calabriaVIBO VALENTIA - Le ferite maturate all’indomani delle politiche sono ancora visibili nello scudocrociato. Un partito, l’ Udc, che - suo malgrado - non potrà contare su alcun rappresentante calabrese in Parlamento, in virtù della decisione del segretario nazionale Lorenzo Cesa di optare per il seggio calabrese, non consentendo dunque la rielezione del secondo in lista, l’ex parlamentare Roberto Occhiuto. Una ferita, come già anticipato, ancora oggi visibile. Soprattutto nel Vibonese. Dopo la fuoriuscita dell’ ex assessore regionale e punto di riferimento del partito in ambito provinciale, Francescantonio Stillitani, e dopo le dimissioni dell’ormai ex segretario comunale, Bruno Greco - che, subito dopo, ha spiegato la propria decisione parlando di un risultato elettorale "non in linea con le aspettative del partito" e frutto di "atteggiamenti che nulla hanno di politico e che necessitano di una riflessione completa", capace di rimettere "tutto in gioco" - adesso anche i quadri dirigenti hanno rimesso il proprio mandato. Tra questi, il coordinatore provinciale Iconio Massara - da sempre vicino a Stillitani - e Sabrina Caglioti, già candidata alle politiche del 24 e 25 febbraio. Al momento, non è facile comprendere quali siano state le motivazioni di una simile decisione. Una scelta, questa, che molto probabilmente verrà approfondita nelle prossime ore. Una cosa è certa però: che l’ Udc non stia vivendo momenti felici, è ormai noto a tutti. A questo punto, resta soltanto da capire come si muoveranno i dirigenti serresi del partito, a seguito di un vero e proprio terremoto politico che pare si stia estendendo in molti comuni del Vibonese.

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mini municipio_serraRiceviamo e pubblichiamo:

A S.E. Signor Prefetto, Vibo Valentia

e p.c. Sindaco Serra San Bruno

Come si suol dire, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Così, presso il Comune di Serra San Bruno abbiamo idea che alcune persone non vogliano sentire o non vogliano capire che i lavoratori non sono oggetti di cui disporre liberamente, senza regole e senza averne alcun riguardo o, ancora peggio, in base alle proprie antipatie o simpatie personali. 

Nel caso particolare, ancora una volta, i lavoratori LSU/LPU di quell’ente, hanno ricevuto l’ennesimo ordine di servizio che ne rivede l’utilizzo e ne modifica le mansioni. Ancora una volta, queste scelte dell’amministrazione avvengono senza alcun criterio e senza aver preventivamente convocato i Sindacati con i quali è necessario sottoscrive un apposito accordo.

Difatti, recita in premessa il Disciplinare Regionale che possono essere modificate le mansioni del lavoratore avendo riguardo ai progetti iniziali con cui sono stati avviati e dei requisiti professionali richiesti o acquisiti e previo accordo con le OO.SS. e che detto accordo “deve essere sottoscritto anche dalla O.S. a cui il lavoratore ha dato mandato, nel caso di modifica delle mansioni del singolo lavoratore”.

L’ordine di servizio datato 23/11/2012 ha, quindi, la grave pecca di non essere stato oggetto di discussione con le Segreterie Confederali dei sindacati, cui la materia è demandata, ma è anche viziato da altre irregolarità tra cui, la più grave, la mancata osservanza delle prescrizioni mediche circa l’utilizzo di una delle lavoratrici in questione, che aveva già depositato presso il Comune apposita certificazione.

La lavoratrice interessata è una nostra associata e, visti i trascorsi non sempre pacifici nelle relazioni tra la scrivente O.S. e l’amministrazione, non possiamo non avanzare il dubbio che questa sia l’ennesima ritorsione, venendo essa adibita a mansioni di pulizia interna ed esterna dopo essere stata assegnata per lungo tempo ai servizi sociali.

Il Sindaco Rosi ha, come d’altra parte moltissimi politici nostrani, l’abitudine di propinare belle parole ad ogni occasione, specialmente riguardo ai servizi che la sua amministrazione offre ai cittadini, in particolar modo ai più deboli di essi. Non dice, però, che molti LSU/LPU assegnati a quei servizi sono attualmente confinati in una sede staccata del Comune, senza nessun incarico o mansione operativa, senza mezzi per comunicare con l’esterno quali fax o computer o telefoni, abbandonati a loro stessi e privati della loro dignità di lavoratori.

Non dice, il Sindaco, che una lavoratrice LSU, da anni avente mansione amministrativa nell’ufficio protocollo, per mesi è stata relegata in un corridoio avendo come unico compito quello di rimanere seduta e che ora ha ordine di distribuire le buste per la raccolta differenziata. Ci chiediamo se fattori sindacali o politici hanno suggerito questo provvedimento, essendo anche questa associata alla scrivente organizzazione.

Anche al di là di questo caso particolare, l’estemporaneità delle decisioni dell’amministrazione serrese sono così palesemente campate in aria che, da voci che ci giungono, tutti i lavoratori interessati da questo ultimo ordine di servizio vi si stanno opponendo ed il loro malcontento è tangibile.

Nel complesso, la gestione degli LSU/LPU a Serra San Bruno è, per quanto ne sappiamo, una tra le meno sensibili alle necessità dei lavoratori che mai si sia registrata in un comune della Provincia e forse della Regione: talora segue modalità raffazzonate alla meno peggio, talora è dettata da piccole vendette personali.

Su questa materia già in passato abbiamo chiesto una convocazione in Prefettura del Sindaco Rosi e del Segretario Comunale, responsabile ultimo nella gestione del personale. Il primo ha sempre garantito maggiore attenzione e riguardo rispetto a questi lavoratori, salvo nei giorni seguenti riprendere i consueti toni arroganti; il secondo non è mai comparso ed ora, non firma più nemmeno un ordine di servizio.

Siamo dunque a richiederVi un ulteriore incontro da tenere con il Sindaco ed il Segretario Comunale con l’intento di far revocare l’ordine di servizio del 23/11/2012 e con la speranza che stavolta si possa trovare una soluzione il più possibile definitiva che possa far ritrovare un giusto clima di serenità tra i lavoratori.

Luciano Prestia
Segretario Provinciale Uil

                                                                                        

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mini primarie-centrosinistraRiceviamo e pubblichiamo:

Non posso che esprimere, a nome mio personale e di tutti i giovani democratici vibonesi, grande soddisfazione per l’ampia partecipazione alle primarie del centro-sinistra. La giornata di ieri ha incontestabilmente dimostrato che dare la possibilità ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti non può che essere un importante strumento di democrazia per riavvicinare la gente alla politica. In un momento storico particolare come è questo,  in piena crisi  economica e sociale e di fronte  ad un susseguirsi quasi quotidiano di scandali che coinvolgono tutti i partiti politici, credo che il Partito Democratico abbia intrapreso la strada giusta come antidoto all’antipolitica, al populismo e alla demagogia.

Spero che ciò induca  tutti i partiti a riflettere su quanto importante sia la necessità di una nuova riforma elettorale che dia governabilità al paese e rappresentatività  ai territori.

Non  si può che esultare anche di fronte ai dati raggiunti in Calabria ed in particolare nella nostra provincia che ha consegnato al segretario Bersani un voto plebiscitario e la percentuale più alta d’Italia. Questo è senza ombra di dubbio anche  un  dato che  ripaga la buona politica  il  lavoro che quotidianamente viene profuso con spirito di servizio e tanto sacrificio sull’intero territorio provinciale.

Adesso è importate lavorare per riavere una forte mobilitazione  al ballottaggio e soprattutto a  sostegno del segretario Pierluigi Bersani l’unico che ha messo in campo una seria proposta per il paese. E’ importante sostenere il segretario e lavorare per l’affermazione della piattaforma dei progressisti italiani perché questa è l’unica speranza per  il nostro amato paese.

Un ringraziamento infine lo voglio rivolgere a tutti i giovani democrati che assieme a tanti altri militanti hanno lavorato volontariamente per contribuire a scrivere quella che è stata, e sicuramente domenica prossima sarà, una grande pagina di democrazia.

Luigi Tassone
Segretario provinciale Giovani Democratici di Vibo Valentia

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Riceviamo e pubblichiamo
 
 
Domenica 11 novembre si è svolto a Chiaravalle Centrale, presso palazzo Staglianò il congresso cittadino del Partito Democratico. Punto all’ordine del giorno la nomina del nuovo segretario del circolo e del direttivo. Presenti all’evento il commissario Alfredo D’Attorre, l’on. Bruno Censore, l’on.  Giuseppe Soriero, il capogruppo alla provincia Vincenzo Bruno, il segretario uscente Gregorio Corrado, il consigliere provinciale Giuseppe Maida e tanti sindaci e amministratori del comprensorio. Nel susseguirsi degli interventi le personalità presenti hanno relazionato su quanto il partito ha fatto in questi anni e sul cammino da intraprendere per programmare il futuro. Tutto ciò rivolgendo lo sguardo alle prossime elezioni primarie del 25 novembre che serviranno ad eleggere colui che sarà il candidato a premier per le prossime politiche. Tutti i vari esponenti hanno dichiarato il loro appoggio al candidato Pierluigi Bersani, facendo presente che non è una scelta dettata dalla simpatia, ma da quello che è il progetto migliore per rilanciare il primo partito d’Italia che dovrà governare il paese per i prossimi 5 anni, facendo le riforme di cui il paese ha bisogno. Grande partecipazione da parte degli iscritti e dei simpatizzanti che hanno riempito la sala eleggendo per acclamazione il nuovo segretario cittadino, la Dottoressa Emanuela Neri. E’ la prima volta che a Chiaravalle viene eletto un segretario donna, scelta non per il genere ma per le capacità politiche e professionali, come ha sottolineato lo stesso commissario D’Attorre. Eletto anche il nuovo direttivo composto da:



CORRADO PIETRO;
CONIGLIO PEPPINO;
CLASADONTE GIOVANNI;
CEPI MARIO;
MAIDA GIUSEPPE;
RITROVATO GIUSEPPE;
SANTORO ANTONIETTA;
VITO MAIDA;
SANZO ROSARIO;
GULLì DANIELA;
TINO GIOVANNINA;
SANZO LUCIANO;
SESTITO GIOVANNI;
CEPI VINCENZO;
TINO GREGORIO;
GULLì ANNA;
MAIDA NICOLA;
TROPEA GIUSEPPE;
CORTESE DOMENICO;
GULLì NICOLA;
STAGLIANO’ GREGORIO;
PAPANDREA NICOLA;
BRUNO ANTONIO;
CORRADO GREGORIO.
 
Entusiasta il consigliere provinciale Giuseppe Maida che nel suo intervento ha sottolineato la voglia del PD chiaravallese di rinnovarsi attraverso degli innesti nuovi che possano apporre il proprio contributo alla crescita politica del partito.
Nella sua relazione di chiusura mandato, il segretario uscente Gregorio Corrado ha ringraziato tutti per sostegno ricevuto in questi anni, esponendo tutto il lavoro svolto e quelle che dovranno essere le prime impellenze del nuovo segretario verso il quale ha espresso la massima fiducia e il massimo appoggio.
Nel suo intervento il nuovo segretario ha promosso tutta la sua volontà e tutto il suo entusiasmo nell’ affrontare questa nuova sfida e si è impegnata a dare tutto il suo contributo affinchè questo nuovo progetto sia vincente . Ha evidenziato, inoltre, che il  partito democratico ha segnato in questa giornata  la sua trasformazione portando sul campo per la difesa dei suoi ideali un connubio perfetto tra tradizione e modernità.
Il circolo di Chiaravalle si appresta, quindi, ad affrontare le sfide del futuro facendo leva sui giovani esponenti del partito che in sinergia con coloro che hanno guidato in maniera eccellente il partito in questi anni dovranno far crescere ancora di più il consenso attorno al PD, per vincere le prossime battaglie politiche.
 
 
Il circolo del Pd di Chiaravalle C.le
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mini anticonsiglio_10SERRA SAN BRUNO - In una Sala Chimirri semi gremita, il 10° Consiglio dell’era Rosi risulta privo dei consiglieri Nazzareno Salerno, Bruno Zaffino e del Segretario Lombardi Satriani. Quindi 3 assenti, di cui solo gli ultimi 2 giustificati: allegheranno certificato medico.

Si inizia proprio con la rissa/non rissa tra il Sindaco ed il Segretario Comunale. Rosi smentisce tutto: “Non ho aggredito nessuno!”. Noi ci crediamo. Ma allora come mai nella stessa giornata, Salerno, capogruppo PdL ha contattato telefonicamente il Segretario “contuso” per esprimergli solidarietà? Mistero buffo.

Punto I: rendiconto finanziario 2011.

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mini lombardi_satrianiSERRA SAN BRUNO – Forse le scorte di calma e di morigeratezza che tutti gli attribuivano si sono già esaurite. Oppure il primo cittadino potrebbe aver preso troppo alla lettera l’esortazione arrivatagli dal suo dominus politico in uno dei recenti consigli comunali. “Devi cominciare ad usare il pugno di ferro”, gli aveva intimato Nazzareno Salerno, ma forse la metafora del consigliere regionale del Pdl non è stata colta con la dovuta misura da Bruno Rosi che, a quanto pare, avrebbe aggredito il segretario comunale Giuseppe Lombardi Satriani a margine della seduta di consiglio tenutasi ieri mattina.

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mini autobus-ferrovie-della-calabria-300x225Ennesimo fallimento per la Regione Calabria. Alla malconcia Sanità e al problema di gestione delle risorse idriche, si accoda l’annullamento dei mezzi pubblici. Due assiomi garanti della vita ridotti al lumicino: Salute e Trasporti. E il paradosso si ingrandisce quando ci si rende conto che per raggiungere le strutture sanitarie oramai dilapidate d’organico e strumentazione, in moltissimi comuni bisogna usufruire del servizio di trasporto pubblico. Intorno a Serra San Bruno, ad esempio, sono tanti i cittadini dei comuni limitrofi impossibilitati a spostarsi. Tra questi gli abitanti di Simbario, Spadola, Brognaturo, Mongiana, Fabrizia, Nardodipace e frazioni, la maggior parte lavoratori e studenti. Senza contare chi ogni mattina deve raggiungere Serra San Bruno per recarsi in ospedale o presso gli uffici pubblici quali l’Asp, il Centro per l’Impiego, la Posta, l’Inps ecc.

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