Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
E' in programma per sabato prossimo, 15 novembre, alle ore 17, presso il salone di palazzo Chimirri, il concorso poetico “Premio Mastru Brunu”, in ricordo del celebre poeta e scalpellino serrese, organizzato dalla sede locale della Pro Loco in collaborazione con la Rivista Santa Maria. Nella giornata di lunedì, intanto, sono scaduti i termini di presentazione delle poesie: 38, complessivamente, sono stati gli autori che hanno aderito all’iniziativa per un totale di circa 60 componimenti poetici, ognuna delle quali comprende quattro categorie, in base al tema oggetto dell'opera, cosi suddivise: religione, satira, natura, amore. Positivo dunque il riscontro di richieste di partecipazione al concorso, organizzato in questa sua prima edizione dalla Pro Loco di Serra San Bruno, che già nell’ottobre scorso aveva promosso la riuscita “Festa del Fungo” e, contestualmente, ha in cantiere al momento altre importanti iniziative ricreativo-culturali per le imminenti festività natalizie.
Le opere verranno valutate da una giuria di esperti composta dal giornalista de “Il Quotidiano del Sud”, Bruno Vellone; dal professore Franco Gambino, fratello dello scrittore e giornalista Sharo; dal prof. Biagio Pelaia; dal prof. Maurizio Onda; dal prof. Salvatore Luciani e dal giornalista del “Corriere della Calabria”, Sergio Pelaia. Durante la premiazione, inoltre, ci sarà un convegno, nel corso del quale sono previsti gli interventi dei giornalisti Mimmo Stirparo e Maurizio Onda, dei professori Franco Gambino e Ulderico Nisticò e del dott. Biagio Pelaia. Modererà i lavori la scrittrice Daniela Rabia. Previsti anche intermezzi musicali ad opera del cantautore Michele Vinci, dopodiché la serata si concluderà con la premiazione dei vincitori del concorso.
Il concorso poetico “ Premio MASTRU BRUNU” indetto dalla Pro Loco Serra San Bruno con la collaborazione della Rivista Santa Maria del bosco, ha come obbiettivo quello di promuovere epremiare le migliori poesie pervenute in dialetto serrese. Il concorso si suddivide in due fasce di età (juniores fino a 16 anni e adulti da 16 anni in poi) ognuna delle quali comprendente quattro categorie, in base al tema oggetto dell'opera, cosi suddivise: Religione, Satira, Natura, Amore. Il concorso si articolerà in due fasi:
A)Nella prima fase le poesie ammesse verranno messe in busta chiusa dove verrà assegnato per ognuno un numero identificativo in modo da non far trapelare l'identità dell'autore. Le poesie così identificate per numero e non per autore verranno vagliate dalla giuria (composta da studiosi e scrittori del luogo) che deciderà le vincitrici per rispettiva fascia di età e categoria.
B)La seconda fase o premiazione si svolgerà presso Palazzo Chimirri in Serra San Bruno in data 15 novembre 2014 alla presenza del pubblico, in questa fase verranno annunciate le poesie vincitrici, alle quali verrà riassegnato il nominativo dell'autore. Gli autori vincitori verranno invitati a ritirare il premio ed a recitare la propria poesia. Saranno premiati i primi tre autori per categoria. Tutte le poesie partecipanti verranno successivamente pubblicate online dalla rivista Santa Maria del bosco, inoltre i vincitori potranno partecipare al concorso di poesia dialettale anche a livello nazionale.
N.B. l'abbinamento tra numero identificativo ed autore sarà trascritto e conosciuto solo dagli organizzatori e reso noto dopo la proclamazione delle poesie vincitrici.
La partecipazione al concorso è totalmente gratuita. Potrà partecipare chiunque sia interessato consegnando l'opera presso la sede della Pro loco Serra San Bruno o inviandola al seguente indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. accompagnata dal modulo di iscrizione corredato dal presente regolamento che dovrà essere accettato e firmato (in caso di minori occorrerà la firma dei genitori). E' possibile partecipare inviando solo una poesia per categoria.
L'opera per essere ammessa dovrà avere i seguenti requisiti:
1)Dovrà pervenire entro e non oltre il 10 novembre 2014.
2)Dovrà essere redatta esclusivamente in dialetto serrese ed avere un titolo.
3)Dovrà essere originale, e quindi non violare diritti d'autore o di proprietà intellettuale di terzi.
4)Dovrà essere attribuibile esclusivamente all'autore che partecipa al concorso.
5)Non dovrà contenere parole offensive o ingiurose l'altrui reputazione.
Per info, contattare su Facebook la Proloco di Serra San Bruno cliccando qui
Dopo il successo degli anni passati, la rassegna “I popoli che resistono” valica i confini di Pentone (CZ), il piccolo paese della presila Catanzarese, per diventare Calabria Tour, manifestazione itinerante che durante il mese di Agosto porterà musica, teatro, dibattiti, mostre, nelle città di Diamante, Lamezia, Serra San Bruno, Taverna, Reggio Calabria.
Una rete di associazioni, movimenti, attivisti si è impegnata per l’organizzazione degli eventi: dal Collettivo Autogestito Casarossa40 di Lamezia Terme al CSOA “A. Cartella” di Reggio Cal., dall’Ass. Il Brigante di Serra San Bruno al CPOA Rialzo di Cosenza, la rassegna itinerante parlerà delle “Resistenze”.
La resistenza alle grandi opere inutili che devastano l’ambiente, la resistenza alla ’ndrangheta che condiziona lo sviluppo economico delle nostre comunità, la resistenza a tutte le forme di manipolazione della verità, la resistenza di tutti i popoli che lottano per la loro autodeterminazione.
Quest’anno Omar Suleiman porterà la RESISTENZA PALESTINESE a Serra San Bruno e a Reggio Calabria attraverso la gastronomia e i racconti di Ghassan Kanafani, Luca e Nina portano a S. Elia di Catanzaro lo spettacolo “In ginocchio” dedicato a tutte le vittime della cultura mafiosa, in particolar modo a due donne: Emanuela Sansone, uccisa per mano mafiosa nel 27 dicembre 1896 a soli 17 anni, ed a sua madre Giuseppa Di Sano la prima collaboratrice di giustizia. A Lamezia lo stesso gruppo propone, qualche giorno dopo, Restiamo Umani, urla e lacerazioni da Vittorio Arrigoni e dal popolo palestinese. La festa di Liberazione che si svolgerà a Taverna sarà invece la location scelta per la mostra fotografica "Una finestra sulla Palestina".
E mentre in località Cafarda (Pentone CZ) ci sarà il reading di Katia Colica di "Ancora una scusa per restare" con l’accompagnamento al basso elettrico di Antonio Aprile a Diamante grande attualità col contributo della scrittrice Miriam Marino che presenterà “Macerie”, romanzo lucido e intenso come l’impegno dell’autrice ebrea per la causa palestinese, nel romanzo emerge una “dolorosa consapevolezza” : il genocidio dei palestinesi continua, “avvolto nella menzogna e nel silenzio” di quel discorso mediatico che dipinge i conflitti a misura dei potenti.
La rassegna Calabria Tour, illustrata dal grande vignettista Enzo Apicella, prevede anche 2 momenti particolarmente importanti, il “Concorso di Arte Contemporanea” in collaborazione con l'artista Simona Ponzù Donato e il Patrocinio del Comune di Pentone (CZ), e il seminario “InformAZIONE, antidoti per veleni e bugie”.
Il concorso nasce con l'obbiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica e divulgare quanto più possibile ciò che continua ogni giorno a subire il popolo Palestinese e tutti "I Popoli che Resistono". Il concorso è aperto a artisti dilettanti e professionisti e sono ammesse tutte le tecniche d' espressione artistica.
Il ricavato di questa iniziativa sarà versato a TERRE DES HOMMES per l'acquisto di medicinali e generi di primissima necessità partecipando alla campagna SOS GAZA patrocinata dall'Ambasciata Palestinese in Italia.
Il seminario vedrà la partecipazione di intellettuali, giornalisti, scrittori: sarà presente Diego Siragusa scrittore e saggista dell’Università di Biella, Claudio Dionesalvi giornalista e scrittore (CZ), Emilio Grimaldi giornalista scrittore (CZ), Ma'mon Khalaf giornalista per il quotidiano Arab al-Yawm e attivista per i diritti dei profughi palestinesi in Giordania, Mario Vallone Presidente ANPI Catanzaro, Miriam Marino (Roma) Rete ECO Ebrei contro l'occupazione, Peppe Marra in rappresentanza dei Comitati di lotta calabresi, Silvio Messinetti scrittore e giornalista del Manifesto, non poteva mancare un rappresentante della libreria Ubik di Catanzaro Lido sempre contraddistinta per la promozione di iniziative culturali nell'area catanzarese.
Introduzione e moderazione del dibattito: Anna Pascuzzo scrittrice. Ospiti della nostra iniziativa Fernanda IIritano tenore e Diego Smiraglio alla chitarra.
Seguirà la proiezione del documentario: La Calabria che non ti aspetti, Mai visto in TV, documentario su come si creano gli stereotipi, su come si criminalizza il dissenso, su tutto ciò che la TV non fa vedere. Il Documentario è stato prodotto in Calabria dall'associazione Invictapalestina con riprese tra Maggio/giugno 2014.
Terre di Calabria, 29 luglio 2014
Centro di Documentazione INVICTAPALESTINA
Via Garibaldi, 2
88050 Pentone (CZ)
Maggiori approfondimenti si possono trovare ai seguenti indirizzi:
L’evento completo su Facebook:
https://www.facebook.com/events/1438610959750595/
Il concorso Nazionale di arte contemporanea:
https://www.facebook.com/events/699981100039055/
il sito web Invictapalestina:
http://www.invictapalestina.org
il sito web - come arrivare, dove dormire, locandine, magliette: http://www.invictapalestina.org/popoli2014/popoli.html
info generali:
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info concorso:
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L'assessore all'Agricoltura della Regione Calabria, Michele Trematerra, da questa mattina risulta tra i quindici indagati nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Dda di Catanzaro su alcuni appalti pubblici assegnati illegittimamente tra il 2010 ed il 2013.
Trematerra è dunque indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, assieme ad un ex consigliere del Comune di Acri, per aver agevolato la cosca ‘ndranghetistica dei Lanzino di Cosenza, guidata da Giuseppe Perri nella sua articolazione territoriale di Acri. L'indagine intende fare luce su presunte irregolarità connesse all'affidamento di appalti pubblici da parte della precedente amministrazione comunale di Acri, guidata, all'epoca dei fatti, dal sindaco Luigi Maiorano, anch’esso inscritto agli atti per concorso esterno.
Gli appalti a cui fa riferimento l’indagine riguardano svariate attività afferenti alle competenze di Trematerra, assessore regionale all'Agricoltura e alla Forestazione dal 2010, già consigliere regionale, giunto al secondo mandato consecutivo ed eletto per la prima volta nel 2005 in quota Udc, partito nel quale milita attualmente. Tra i lavori presi in riferimento dagli inquirenti, quelli per la pulizia delle rete viaria cittadina dalla neve, nonché, soprattutto, alcune attività di disboscamento e la conseguente cessione del materiale legnoso. Secondo l'accusa, gli indagati avrebbero condizionato enti pubblici, quali la Regione e il Comune, facendo fulcro sull'apporto di «figure istituzionali come l'assessore al ramo Michele Trematerra e l'ex sindaco Luigi Maiorano» proprio per assegnare illegalmente appalti nel settore del disboscamento e della vendita di legname a favore dei Lanzino. Come già detto, tra gli indagati risulta anche un ex consigliere comunale di Acri, Angelo Gencarelli, attuale componente della segreteria di Trematerra.
Nel dettaglio a Trematerra, indagato quindi per concorso esterno in associazione mafiosa, è imputato di aver posto in essere una serie di «condotte materiali e procedimentali amministrative a favore dell'associazione mafiosa dei Lanzino e in particolare a favore degli imprenditori facenti parte della cosca e delle rispettive società», oltre che a favore dell'ex consigliere comunale Angelo Gencarelli.
Contestualmente, questa mattina, i carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Cosenza e della Compagnia di Rende hanno effettuato numerose perquisizioni direttamente nell'abitazione dell'assessore Michele Trematerra, nonché nel suo ufficio regionale e negli uffici del dipartimento Agricoltura in uso a Trematerra e a Angelo Gencarelli, componente della segreteria dell'assessore ed ex consigliere comunale ad Acri.
Questa sera, come ogni giovedì sera, su La7 dalle ore 21.00 il pallino della diretta televisiva passa in mano alla squadra di Michele Santoro. Dopo la stagione, appena conclusasi, targata Servizio Pubblico, ora tocca ai ragazzi di AnnoUno. Il programma - andato in onda a partire da giovedì 8 maggio, proprio in sostituzione di Servizio Pubblico - diretto da Giulia Innocenzi, apre una interessante “finestra” sulle opinioni, i pareri e le idee della generazione dei ragazzi. Il format, che nel titolo ricorda il fortunato AnnoZero di Santoro, prevede la presenza di due politici in studio a rappresentare due visioni opposte sull’argomento della puntata, con ventiquattro ragazzi ospiti fissi per commentare i temi più caldi dell’attualità e confrontarsi con gli ospiti.
Durante la puntata in onda questa sera, largo spazio sarà lasciato agli elaborati in concorso nella terza edizione del premio per videoreporter emergenti, GenerazioneReporter.
Nella prima fase del concorso, i candidati - di età compresa tra i 18 e i 30 anni - hanno inviato alla redazione di ServizioPubblico un reportage realizzato esclusivamente da loro, della durata massima di 7 minuti. Poi, una commissione formata da Carlo Freccero, Giulia Innocenzi, Peter Gomez, Sandro Ruotolo, Alessandro Renna, Stefano Maria Bianchi, Mauro Ricci, Maddalena Oliva e Giuseppe Vitale ha selezionato i tre finalisti tra le decine di video pervenuti.
Tra i concorrenti in gara Angelo De Luca, 30enne di Vibo Marina, che ha superato la selezione preliminare ed ora è stato scelto tra i tre finalisti. De Luca, come gli altri due video reporter finalisti, ha avuto la possibilità di realizzare dunque un ulteriore reportage girato e montato, però, questa volta, con mezzi tecnici e personale messi a disposizione proprio dalla redazione di ServizioPubblico.
Il giovane giornalista ha deciso di puntare alla prima posizione con un reportage titolato “L’abbicci”, della durata di sette minuti incentrato sul caso Alaco e sulla lotta No Alaco che trova il suo cuore pulsante nell’Associazione Culturale “Il Brigante” di Serra San Bruno e negli attivisti del “Comitato Civico pro Serre”. Il reportage, girato proprio fra la gente ed i luoghi delle Serre, in pochi minuti, è capace di far emergere una spaccato - fedele ai tempi giornalistici, asciutto e diretto - in grado di evidenziare tutto il dissenso e la rabbia nutrito da un territorio che quotidianamente viene vessato e avvelenato da multinazionali e dirigenti politici capaci di lucrare sulla salute di centinaia e centinaia di calabresi. Le speranze di quella stessa gente sono ora affidate al lavoro svolto dalla magistratura nell’ambito del Processo “Acqua Sporca” che dovrebbe aprirsi nelle prossime settimane e che vede tra gli imputati 36 soggetti, alcuni dei quali inquisiti per avvelenamento colposo delle acque.
I tre reportage prodotti, tra i quali, dunque, "L’abbicci” di Angelo De Luca verranno giudicati attraverso una votazione on-line. Ad esprimersi sarà una giuria popolare - composta dalla "Rete dei Donatori di Servizio Pubblico" e dagli "Abbonati de Il Fatto Quotidiano" - che decreterà il vincitore.
Deve essere stata una soddisfazione immensa quella vissuta alcuni giorni fa da Giovanni Martino, studente della terza B dell’Istituto Alberghiero di Serra, indirizzo sala e vendita, che al 501 di Vibo Valentia - prendendo parte alla competizione organizzata dall’Associazione Italiana Barman e Sostenitori nell’ambito del “Circuito del Cocktail” regionale - si è aggiudicato la prima posizione per il miglior cocktail presentato al concorso nella categoria Juniores.
Giovanni Martino, assieme al compagno di classe Leo Massimo Maiolo, si è quindi cimentato, con altri studenti della provincia, per la preparazione di una miscelazione di fantasia utilizzando il liquore “Indianello” prodotto dall’azienda Caffo, partner e sponsor ufficiale della manifestazione.
Il cocktail preparato da Giovanni è stato, dunque, giudicato il migliore in gara da ben due giurie di alto profilo professionale, distinte e complementari: una tecnica e una degustativa. Il giovane aspirante barman serrese ha proposto il cocktail “Magnolia” ottenuto miscelando 4/10 di liquore Indianello Caffo, 4/10 di Gin e 2/10 di Amaretto di Saronno, completato poi in coppetta con gocce di succo di limone e foglie di menta piperita. Un cocktail, ad avviso di chi ha avuto il piacere di assaggiarlo, molto vicino ai classici per struttura organolettica, ma allo stesso tempo originale, soprattutto, per le tecniche utilizzate nella miscelazione: un perfetto mix tra il cosiddetto stile classico e quello libero (definito tecnicamente dagli addetti ai lavori free style o flair). Caratteristiche che hanno quindi convinto le due giurie, che dopo un’attenta e meticolosa valutazione hanno deciso di tributargli il premio più ambito.
La gioia e la soddisfazione per il prestigioso risultato raggiunto ha coinvolto anche i compagni di classe, il personale ed il Dirigente scolastico, oltreché chiaramente il docente di Sala e Bar, Francesco Angotti, che con Giovanni e Leo ha condiviso la preparazione tecnica e didattica, non solo della manifestazione specifica, ma soprattutto in funzione degli esami di qualifica che da qui a qualche settimana saranno chiamati ad affrontare tutti gli studenti del terzo anno. Il professor Angotti, soddisfatto per il risultato raggiunto dal suo studente, ha esclamato: «In fondo, le cose non bisogna solo farle. Bisogna anche e soprattutto volerle fino in fondo, perché solo se ci si crede fino in fondo si possono centrare risultati così prestigiosi».
La partecipazione dell’Istituto serrese è stata resa possibile anche grazie all’apporto di Domenico Scrivo, barman professionista, partecipante anche lui al concorso per la sua categoria. Infatti la competizione di Vibo Valentia, terza tappa regionale del “Circuito del Cocktail” prevedeva uno scontro agguerrito a colpi di shaker in diverse gare, a cui hanno partecipato in totale una cinquantina di concorrenti, suddivisi in quattro diverse categorie tra professionisti e non professionisti. Scrivo si è classificato quinto per la categoria professionisti costituita da un totale di 34 partecipanti. Risultato che gli permette di mantenere una posizione di favore per la finale nazionale.
È stato posto a fermo l’ex comandante della Compagnia dei carabinieri di Sant’Onofrio, Sebastiano Cannizzaro. L'ex maresciallo - accusato del reato di concorso esterno in associazione mafiosa - avrebbe agito, abusando del proprio ruolo, per agevolare le attività illecite poste in essere dalla cosca Patania di Stefanaconi. Oltre all'ex maresciallo - già indagato, sospeso dall’arma nel maggio 2012 ed in seguito definitivamente radiato nel febbraio scorso - la Dda di Catanzaro ha disposto anche il fermo di altre dieci persone, tutti presunti affiliati e fiancheggiatori della cosca Patania.
Gli indagati sono accusati a vario titolo dei reati di associazione di tipo mafioso, usura, estorsione, danneggiamento, porto, detenzione e cessione di armi, anche da guerra, possesso di segni distintivi contraffatti e favoreggiamento personale, commessi in concorso e con l'aggravante delle modalità mafiose.
Le operazioni sono state effettuate dagli uomini del Comando provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia, coadiuvati dallo squadrone eliportato Cacciatori Calabria. Gli arresti condotti, quindi, questa notte hanno interessato la provincia di Vibo e i comuni lombardi di Rozzano (Milano), Cantù (Como) e Carugo (Como).
La stessa operazione, denominata "Romanzo criminale", ha quindi determinato i fermi di:
Bruno Patania, 39 anni residente a Stefanaconi;
Alessandro Bartalotta, 23 anni, di Stefanaconi;
Antonio Sposato, 38 anni, di Stefanaconi;
Sebastiano Cannizzaro, 59 anni, maresciallo dei carabinieri già alla guida della Stazione di Sant'Onofrio;
Iliya Krastev, 33 anni, bulgaro, domiciliato a Stefanaconi;
Maria Consiglia Lo Preiato, 31 anni, di Stefanaconi;
Caterina Caglioti, 32 anni, di Stefanaconi;
Alex Loielo, 21 anni, di Gerocarne;
Natale Michele De Pace, 62 anni, domiciliato a Rozzano;
Toni Mazzeo, 38 anni, residente a Carugo;
Riccardo Cellura, 32anni, di Cantù.
Salvatore Federico, fotografo 32enne serrese, è l'unico artista calabrese tra i quattro finalisti della sezione “Historias – fotoreportage” del concorso “Luz contra el racismo 2014”. La rassegna - giunta ormai alla sua terza edizione e rivolta a fotografi, scrittori e videomaker di tutta Europa - è organizzata dall'associazione “Sos racismo Madrid”, che da circa un ventennio è impegnato nella lotta contro la xenofobia e le discriminazioni razziali. I lavori dei finalisti – tra i quali appunto il reportage fotografico di Salvatore Federico – saranno in esposizione al pubblico per una settimana, proprio a Madrid – in concomitanza con le “Jornadas Antirracistas 2014” – da domani al prossimo 22 marzo. In seguito, per tutto il resto dell’anno, le stesse opere saranno promosse dall'associazione nelle varie rassegne culturali, in giro per diversi stati europei.
I lavori in concorso al “Luz contra el racismo 2014” avrebbero dovuto incentrarsi sui temi dell’interculturalità, della convivenza, dell’immigrazione, dell’uguaglianza di diritti e della lotta al razzismo e alla xenofobia. Il reportage di Federico - composto da dieci foto scattate nell’arco di diversi mesi tra Rosarno e Roma – si è guadagnato quindi l’importante vetrina madrilena, riuscendo a conquistare l’ambita selezione finale a cui sono approdati soltanto quattro delle centinaia di lavori pervenuti al concorso alla scadenza dei termini per la partecipazione. Federico, ancora una volta, si distingue in un lavoro raffinato, capace di entrare in sintonia con i propri soggetti. Indagandoli. Cogliendone gli aspetti più intimi. In un percorso fatto di istanti rubati. Di vite difficili. Di giorni duri e gesti fragili, immortalati a Roma sullo sfondo della protesta del corteo nazionale per il diritto all'abitare o ai funerali dei quasi 200 migranti annegati al largo di Lampedusa nell’ottobre scorso, in occasione dei quali non fu concesso ai parenti delle vittime di prendere parte alle esequie. Metà del lavoro è però dedicato ad alcune delle immagini carpite da Federico, tra il 2012 e il 2013, nelle comunità africane di Rosarno e San Ferdinando, dove decine e decine di lavoratori stagionali, “raccoglitori di arance”, sopravvivono da schiavi del terzo millennio.
Federico ha già all'attivo diverse pubblicazioni su riviste specializzate e molti dei suoi lavori sono stati esposti di recente anche a Tirana e Zagabria.
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