Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Riceviamo e pubblichiamo:
Ci chiediamo cosa si nasconda dietro il conclamato torpore amministrativo del sindaco Rosi di fronte al problema della raccolta dei rifiuti. Pensavamo che questo problema dovesse essere il cavallo di battaglia dell’amministrazione che oggi guida il Comune, tant’è che qualche giorno dopo le elezioni lo stesso sindaco aveva indossato i guanti da netturbino per dimostrare ai cittadini che lui l’avrebbe spuntata nella lotta contro il sacchetto selvaggio. Oggi ci accorgiamo che quel gesto solitario era solo una piccola messa in scena di un copione abilmente ingegnato ed intriso di una subdola propaganda populista che anima chi è vuoto di contenuti ed agita le acque della propaganda per annebbiare la vista dei suoi cittadini. Il problema, invece, per il decoro di Serra è immensamente grande, al pari dell’indignazione dei suoi cittadini che a più voci giudicano insostenibile continuare a pagare le tasse, anche maggiorate del 43%, ed allo stesso tempo vedere il proprio paese ridotto ad una vera e propria pattumiera. Mentre altrove le amministrazioni comunali di ogni colore avviano campagne di sensibilizzazione sulle tematiche di tutela ambientale e cercano nuovi strumenti per trasformare la raccolta dei rifiuti da problema in opportunità economiche e lavorative, l’amministrazione di Serra sembra prediligere tapparsi gli occhi e le orecchie e tuffarsi nel trapassato remoto quando la spazzatura non era neanche materia di riflessione. Ciò che ci indigna e ci preoccupa maggiormente è l’assoluta incapacità dell’amministrazione comunale di attivare azioni a difesa ed a tutela del patrimonio storico, artistico e naturalistico che viene sbandierato nelle parate istituzionali e che poi viene ignorato nelle politiche dell’ amministrazione quotidiana, almeno in materia di pulizia e decoro. Questo è un ipocrita controsenso di chi agisce senza una linea programmatica e senza approfondita conoscenza delle problematiche che vive una comunità. Hanno visto i signori dell’amministrazione comunale in che stato versano le strade dei quartieri di questo paese e le condizioni in cui si trovano i punti di raccolta dove sono ubicati i cassonetti? La discarica a cielo aperto di località Fillò è stata classificata come centro di raccolta e come tale, nel rispetto delle normative ministeriali, dovrebbe essere presidiata ed allestita unicamente per l’attività di raccolta, mediante raggruppamento per frazioni omogenee per il trasporto verso gli impianti di recupero e trattamento e, per le frazioni non recuperabili, di smaltimento. Possiamo dire che sia veramente così? Il sindaco Rosi e la sua giunta si sveglino dal torpore in cui sono caduti il giorno dopo il brindisi elettorale ed affrontino a viso aperto i problemi del paese, a cominciare da quello della pulizia e del criterio di raccolta dei rifiuti che ha posto gli stessi operatori ecologici in una condizione di estrema difficoltà dovendo essi svuotare senza alcuna protezione i nauseabondi cassonetti sparsi per le vie del paese. Noi crediamo che Serra meriti di più. Questo i cittadini, di ogni colore politico, lo hanno ormai capito.
Raffaele Pisani (componente segreteria Pd Serra San Bruno)
Riceviamo e pubblichiamo: Diversi mesi orsono attivammo un confronto con l’Amministrazione Comunale di Serra San Bruno perché,con una manifestazione d’interessi illegittima e quindi pilotabile nella sua concretizzazione aveva inteso riorganizzare il personale Lsu ed Lpu utilizzato in quell’ente, premiando chi si era messo a loro disposizione in campagna elettorale e penalizzando chi invece aveva inteso esercitare le sue prerogative costituzionali in piena libertà.
Quel confronto si è esaurito con un nulla di fatto al Comune e perciò ci sarà a breve un seguito in Prefettura perché è lì che denunceremo gli ulteriori soprusi messi in atto.
Il risentimento,accompagnato da spirito di vendetta che si respira oggi al comune di Serra nei confronti della Uil per aver osato puntare l’indice contro il mediocre operato di questa amministrazione è esageratamente alto ed ha addirittura indotto il sindaco di centrodestra “sponsorizzato” dal Consigliere Regionale Salerno a cercare la sponda della Cgil “sponsorizzata” dal Consigliere Regionale Censore, nel tentativo di impedire che l’Organizzazione guidata da Luciano Prestia mettesse piede nel comune.
Il mandato a tutti i lavoratori che dovranno votare per l’elezione delle Rsu che si terranno a giorni è “votate chi volete ma non i candidati della Uil, a loro ed al Segretario Prestia taglieremo le gambe”. Affermazione testuale per cui a giorni presenteremo formale denuncia all’Arma dei Carabinieri indicando naturalmente chi l’ha profferita e chiedendo cosa volesse effettivamente dire.
Naturalmente la Uil non si lascia intimidire ed a breve chiederemo anche al Prefetto che venga istituita una Commissione per verificare se esistano interferenze che hanno determinato agevolazioni varie; promozioni di favore; utilizzo di lavoratori senza titoli affiancanti responsabili di settore soltanto perché congiunti; trasferimenti immotivati da altri enti; corresponsione di livelli retributivi illegittimi.
Se in tutto ciò dalla Prefettura saranno riscontrate irregolarità chiederemo che venga ripristinata la legalità oltre che adoperarsi per favorire un clima più sereno.
La Uil non ha nulla contro i Sindaco e la sua Amministrazione,vorrebbe soltanto che venissero rispettati i lavoratori, siano essi dipendenti comunali, lsu o lpu, così come vorrebbe che venisse attuato il programma elettorale lì dove venivano indicati concreti aiuti alle famiglie più bisognose, così come vorrebbe che si consentisse di riavviare al lavoro i sei dipendenti dell’Eurocoop, senza stipendio da novembre scorso, attraverso la ripresa del servizio della raccolta differenziata.
In una recente assemblea popolare sulle prospettive di sviluppo del territorio serrese avevo auspicato che, i due consiglieri regionali di Serra, rarità all’interno di un medesimo comune, sebbene da banchi opposti trovassero convergenza per favorire un processo di cambiamento e di rilancio del comprensorio,sotto gli occhi di tutti fermo a venti anni fa.
Alla luce delle ultime vicende possiamo dire che la convergenza c’è stata, ma per un obiettivo molto più piccolo,”tagliare le gambe alla Uil”, un sindacato evidentemente scomodo perché non acquistabile.
Il Segretario Provinciale UIL Vibo Valentia
Luciano Prestia
SERRA SAN BRUNO - A causa dei danni provocati delle copiose nevicate che hanno interessato la cittadina bruniana nel mese di febbraio, l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Bruno Rosi, ha deciso (con la delibera n.18 qui allegata) di richiedere lo stato di calamità naturale.
Il segretario provinciale della Uil, Luciano Prestia, affronta la questione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità in servizio al comune di Serra San Bruno e attacca duramente l'amministrazione guidata da Bruno Rosi. In particolare, Prestia punta il dito contro la gestione del personale precario, che avverrebbe senza osservare criteri di regolarità e trasparenza e sarebbe invece soggetta a dinamiche riguardanti le simpatie politiche degli stessi lavoratori. Di seguito la nota diramata alla stampa da Prestia.
Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per quanto sta accadendo da qualche mese a Serra S. Bruno, cioè da quando si è insediata la nuova amministrazione, in merito alla riorganizzazione del personale LSU/LPU utilizzato presso l'ente comunale. Preoccupazioni che ci accompagnano già dal mese di Giugno 2011, quando il nuovo esecutivo ha avviato la procedura per adeguare l'utilizzazione dei 57 dipendenti LSU/LPU e già da allora si sono riscontrate forti irregolarità, a partire dalla mancanza di concertazione con le organizzazioni sindacali così come previsto dalle normative vigenti, affinché tutto si attui nella piena trasparenza e senza sospetti di favoritismi.
Infatti, i titoli di studio e le esperienze dei lavoratori che sono i criteri oggettivi su cui normalmente si basano le scelte di pianificazione del personale, solo a Serra San Bruno avevano un peso minore rispetto al colloquio con la commissione in cui possono trovare spazio le simpatie o le antipatie. Ma è proprio quello che tanti lavoratori ci raccontano a margine delle riunioni che si tengono a Serra San Bruno, avvisandoci di avanzamenti o demansionamenti in base alla vicinanza politica ed alle amicizie personali. Noi, invece pensiamo che le prerogative del governo cittadino non possono lasciare spazio alle vendette elettorali contro quei dipendenti che non hanno parteggiato per la compagine vincente e alla premiazione a favore di chi l'ha sostenuta.
Per questo la UIL è intervenuta immediatamente chiedendo l'annullamento di quel bando e che i lavoratori non fossero adibiti a nuovi incarichi mediante una procedura palesemente irregolare, richieste su cui il sindaco, comprendendo l’errore, aveva dato tutta la sua disponibilità. Quello che non potevamo immaginare, per un comune montano, è che il primo cittadino fosse così legato alle tradizioni marinare, comprese le famose promesse da non mantenere. Abbiamo risolto la cosa con una convocazione del sindaco in Prefettura in cui abbiamo denunciato i sistemi di “premiazione” del consenso elettorale, ed il sindaco si convinse che bisognava aprire una tavolo “serio” di contrattazione. Sebbene ad un primo incontro abbiamo potuto constatare un clima costruttivo che partiva proprio dalla spinta della UIL ad iniziare dai bisogni dei cittadini e da quando di buono era contenuto nel programma elettorale, a cominciare dalle politiche in favore dei cittadini più in difficoltà, al successivo incontro il vicesindaco ha imposto al sindaco di cambiare linea con una clamorosa svolta a U. Anzi, ci è stato chiaramente detto che in fondo gli impegni elettorali non sono vincolanti e che al sindacato non deve importare né quando e né come si realizzano le promesse con cui si è ricevuto il consenso.
Anziché dedicarsi a delineare una riorganizzazione complessiva dei 57 LSU/LPU con progetti di largo respiro, nei meandri del palazzo comunale le migliori menti si sono concentrate sui 15 lavoratori della differenziata prevedendo solo per loro una integrazione oraria e salariale. Rimandare tutti gli altri dipendenti a tempi migliori, utilizzandoli gratis per anni ed anni, sta provocando di fatto una spaccatura tra i lavoratori che, visto l’alto numero di famiglie coinvolte, costituisce una problematica rilevante all’interno della comunità serrese che l’attuale amministrazione ci pare non abbia nè la capacità né la voglia di risolvere.
Luciano Prestia
SIMBARIO - Duro attacco all'Amministrazione Comunale di Simbario, guidata da Francesco Andreacchi, da parte del capo-gruppo di minoranza Ovidio Romano. Il consigliere d'opposizione Pidiellino, tramite alcuni manifesti affissi nel centro abitato, critica pesantemente l'operato del primo cittadino, esponente locale dell'UDC, paragonandolo al recente naufragio della, ormai tristemente famosa, nave da crociera Concordia. Con una buona dose di sarcasmo ed euforia, che perdura per l'intero protrarsi della missiva, Romano rinomina il piccolo borgo in "bagnarola di Simbario" ed esamina, quella che definisce, "una politica fallimentare", rammaricandosi perchè "entrambe le imbarcazioni - con riferimento alla Concordia e alla "bagnarola di Simbario" - hanno avuto la sventura di essere condotte sugli scogli della rovina da comandanti incapaci ed egoisti".
Le colpe che il consigliere attribuisce all'esecutivo comunale sono tutte colorate da pedante sarcasmo e non interamente citabili. Ad ogni modo, Romano punta il dito contro gli amministratori per la mancata apertura del centro per anziani, e sottolinea inoltre la scarsa efficienza dell'impianto di illuminazione pubblica. Inoltre, sempre con fare ironico, Romano, facendo riferimento ai problemi di viabilità, sostiene che "le buche delle strade fanno ormai parte dell'arredo urbano". Le critiche del consigliere del Pdl, toccano anche il servizio del trasporto scolastico, per il quale le famiglie pagherebbero un abbonamento mentre in precedenza era gratuito. E ancora, infine, l'amministrazione guidata da Francesco Andreacchi, sarebbe rea di non aver avviato il nuovo Piano Strutturale Comunale, strumento utile a rilanciare il settore edilizio, e di non sostenere affatto le iniziative culturali promosse dalle associazioni presenti nel comune di Simbario.
Di seguito pubblichiamo integralmente il decreto del Presidente della Repubblica con cui è stato sciolto il Consiglio comunale di Nardodipace e la relazione del ministro dell'lnterno Anna Maria Cancellieri contenente le motivazioni del provvedimento.
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Considerato che nel comune di Nardodipace (Vibo Valentia), i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 27 e 28 maggio 2007, sussistono forme di ingerenza della criminalita' organizzata, rilevate dai competenti organi investigativi;SERRA SAN BRUNO - Ha atteso diversi giorni prima di esprimere il suo pensiero. Si sarebbe aspettato delle spiegazioni di natura politica, l'ex assessore Bruno Zaffino. Il sindaco Pidiellino Bruno Rosi, da un giorno all'altro, lo ha estromesso dalla giunta, una decisione improvvisa e traumatica proprio alla luce dello spessore del personaggio, un imprenditore alla prima esperienza politica che è stato il secondo candidato più votato su 48 aspiranti consiglieri. Ma queste spiegazioni non sono arrivate, e allora Zaffino ha deciso di uscire allo scoperto. "E’ doveroso che il sindaco spieghi ai cittadini i motivi per i quali mi ha revocato dall’esecutivo comunale - ha dichiarato proprio stamattina a Il Vizzarro.it l'ex assessore - ma non c’è nessuna rottura con l’amministrazione comunale serrese, e quanto successo in ogni caso non preclude i rapporti tra me e la maggioranza Pdl che comunque continuerò a sostenere". Nessuna separazione dal Pdl, quindi, e nessun passaggio nelle fila dell’opposizione: una posizione molto chiara che cozza con alcune interpretazioni, stranamente forzate, che cercavano in ogni modo di dare l'idea di un taglio netto tra Zaffino e l'amministrazione comunale. L'ex assessore continua a sostenere la maggioranza, ma rimane in attesa di spiegazioni dal sindaco, poichè è doveroso dare una connnotazione chiara alla sua rumorosa defenestrazione. I serresi infatti, e in particolare i 224 elettori di Zaffino che è stato uno dei maggiori artefici della vittoria del Pdl, si chiedono il perchè di questo distacco improvviso, e legittimamente si attendono dal sindaco delle motivazioni circa l'emarginazione politica del loro punto di riferimento nell'amministrazione. Intanto è già partito il totoassessori per la sostituzione di Zaffino in giunta: pare che la scelta del sindaco potrebbe ricadere su un interno, e a questo punto non è da escludere che entri in giunta qualcuno che, specie dopo il "caso Zaffino", avrebbe bisogno di un riconoscimento politico per dissipare qualche eventuale dubbio sul sostegno alla maggioranza stessa.
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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
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via chiesa addolorata, n° 8
89822 - Serra San Bruno