A tal proposito, il direttore generale, Angela Caligiuri, è stata nella cittadina della Certosa proprio per constatare di persona e farsi carico delle problematiche che ruotano intorno a questa importante tematica. Accompagnata dal sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone, dal direttore sanitario dell'Asp, Michelangelo Miceli, dal direttore sanitario della struttura, Livia Barberio, dai sindaci e dai rappresentanti dei Comuni limitrofi, la manager dell'Asp ha fatto visita nei reparti, ascoltando allo stesso tempo le esigenze dei sanitari e dei pazienti. Prima ancora, però, il primo cittadino di Serra, ci ha tenuto a precisare che «quelli in fase di realizzazione all'ospedale “San Bruno”, come il rifacimento degli esterni, non sono lavori di facciata. Al contrario, si tratta di interventi che serviranno ad allocare i posti letto previsti e noi vigileremo affinché tutto proceda per il verso giusto». «La struttura – ha detto, invece, la Caligiuri – non è tenuta male. E questo lo si deve soprattutto agli operatori che, ogni giorno, si impegnano perché un ospedale importante come il “San Bruno” vada avanti nelle sue funzioni». A tal proposito, poi, nello spiegare le novità che interesseranno il nosocomio serrese - e inserite nei decreti adottati dal commissario ad acta per la Sanità in Calabria, Massimo Scura - per quel che riguarda il reparto di Medicina e Lungodegenza, «i 30 posti attuali diventeranno in tutto 40, divisi tra 20 e 20». Lavori, questi, che «partiranno con il nuovo anno». Sempre per quel che concerne la Lungodegenza, una delle due ali sarà oggetto di ristrutturazione, mentre per quel che riguarda l'ex reparto di Ostetricia e Ginecologia, qui «verrà trasferita la Riabilitazione che, secondo quanto previsto dal decreto 64, avrà in tutto 20 posti letto. Dove prima c'era la sala operatoria di Ginecologia – ha detto ancora la Caligiuri – sorgerà invece una palestra». Il reparto Dialisi «si trasferirà in un'ala dell'ex Chirurgia e sarà costituita da 9 posti letto, che potranno comunque soddisfare 18 utenze al giorno». Una notizia, questa, accolta con soddisfazione dai sanitari che operano nella stessa Dialisi, i quali «avranno locali più adeguati e verrà dato loro un giusto decoro». Al Pronto soccorso, invece, «da qualche mese ci sono due medici in più e, con le nuove misure, verrà comunque ampliato e potenziato». Non si è sbilanciata, invece, più di tanto sulla seconda ambulanza il direttore generale dell'Asp. «Ci stiamo pensando – ha affermato la Caligiuri -. Da parte nostra abbiamo già informato chi di dovere per chiedere il rinnovo del contratto a tempo determinato degli autisti che scade il 31 dicembre. Ma senza certezze in tal senso, non possiamo garantire nulla». Sono previsti, inoltre, degli interventi anche sugli ascensori; al reparto di Radiologia è in programma l'installazione di un nuovo macchinario e, secondo quanto annunciato dal sindaco di Serra, il Laboratorio analisi avrà «valenza dipartimentale».

Terminata la visita all'ospedale “San Bruno”, il giro della Caligiuri è proseguito alla sede del distretto che, ci ha tenuto a chiarire, «non sarà oggetto di chiusura. Dobbiamo decongestionare gli ospedali, perché non è possibile che la gente rimanga per 7-8 ore in attesa al Pronto soccorso. Ci sarà, comunque, un unico distretto, che verrà guidato da un responsabile, incaricato ad adottare delle determine. La cosa che mi preme chiarire una volta per tutte, però, è che l'attuale distretto di Serra continuerà a svolgere le funzioni che ha esercitato fino ad ora». In chiusura, la Caligiuri si è complimentata con il primo cittadino di Serra, Luigi Tassone, per «l'attenzione e l'impegno che sta dimostrando nei confronti dell'intero territorio».