Una conferenza stampa organizzata «non per parlare di colpe, né per puntare il dito contro qualcuno» ma con l’unico intento di «essere chiari con i cittadini serresi». Il sindaco Alfredo Barillari e il vicesindaco con delega al Bilancio Rosanna Federico hanno incontrato questo pomeriggio la stampa per illustrare le ragioni che hanno portato l’amministrazione ad annunciare il dissesto finanziario dell’ente, punto su cui si discuterà giovedì prossimo nel corso della riunione del civico consesso. Una «possibilità», quella del dissesto, «che - ha spiegato il primo cittadino - fin dall’inizio della consiliatura abbiamo ipotizzato». Al momento, secondo quanto annunciato da Barillari, i debiti complessivi «superano gli 11 milioni di euro». Tra questi, quelli con la Sorical, i debiti relativi alla gestione dei rifiuti con la Regione Calabria, i debiti riguardanti le utenze elettriche e il gas e, soprattutto alla «bassa riscossione dei tributi comunali» per la quale, secondo Barillari, «negli anni scorsi non ci sono state serie politiche, tutt’altro: abbiamo assistito a una sorta di laissez-faire, non so se per opportunismo politico o meno». Vista la situazione, dunque, per il principale inquilino di Palazzo Carmelo Tucci occorre «prendere di petto le cose. Questa amministrazione sta andando avanti senza un bilancio o, perlomeno, con la struttura messa in campo dal commissario. In sostanza, stiamo operando a costo zero, anche perché ad oggi sarebbe impossibile chiudere il bilancio». Insomma, a giudizio del primo cittadino si tratta di una «problematica mai affrontata con serietà».

Il vicesindaco Rosanna Federico ha introdotto il proprio intervento evidenziando come nel 2020 sia stato «approvato un Piano di riequilibrio», ma «di fatto lo stesso è stato disatteso». Attualmente il Comune di Serra San Bruno è in predissesto, e questo, secondo Federico, ha fatto sì che venissero «portare al massimo le aliquote delle tasse, che si attuasse un taglio delle spese e un Piano di alienazioni e che si rispettassero dei vincoli sulle assunzioni». In merito alle vie d’uscita, secondo il vicesindaco «si poteva intervenire cercando di vendere il più possibile», mentre sulle «cose fatte dall’attuale amministrazione» Federico ha spiegato che «è stato riorganizzato il Settore Tributi, affidato a una società l’accertamento di Tari e acqua, risolto in maniera tranquilla il contratto relativo alla gestione dei rifiuti e preso dal cassetto il progetto relativo all’illuminazione». Nel caso in cui non ci dovessero essere misure governative finalizzate a «prorogare il termine di presentazione dei bilanci», Federico ha fatto sapere che «una volta dichiarato il dissesto arriverà un organismo terzo che provvederà a riscuotere eventuali crediti e metterà in vendita i beni». Sindaco e vicesindaco, in chiusura, si sono rivolti alla cittadinanza chiedendo «collaborazione e grande senso di responsabilità».