L’elaborato farà riferimento alla misura 16.2 per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agroalimentare e forestale, introdotta dal Psr Calabria 2014/2020.

Si tratta dunque di un piano proposto dall’Accademia italiana di Scienze forestali, identificata come soggetto capofila del progetto, che mira «alla valorizzazione della filiera del legno, per il miglioramento strutturale e funzionale dei boschi e del legname» in maniera da riuscire a assicurare «evidenti ricadute positive sia per i prodotti che per gli utilizzatori».

L’ente di piazza Tucci non è stato fino ad ora l’unico soggetto a siglare un partenariato con l’accademia capofila. Infatti l’adesione al progetto è stata sottoscritta contestualmente anche da alcune imprese private operanti nel settore quali l’azienda agricola “La Foresta srl” di Serra San Bruno, la “Maletta Ercole srl” di Piano Lago in provincia di Cosenza e la società agricola “La Nuova Ferninandea s.s.” con sede a Rende; ma anche da diverse istituzioni della ricerca universitaria quali il dipartimento DiMes dell’Unical di Rende, il dipartimento di gestione dei sistemi agrari alimentari e forestali e il dipartimento d’architettura dell’Università di Firenze.

Il progetto si presenta come uno strumento potenzialmente in grado di favorire lo sviluppo sostenibile del bosco e di aprire interessanti prospettive per l’impiego e la valorizzazione delle risorse locali in processi strutturali, in particolare del legno di Abete Bianco, tipico delle aree interne del Vibonese e del Reggino. La proposta stilata dall’Accademia italiana di Scienze forestali fa fulcro sulle normative tecniche per le costruzione entrate di recente in vigore secondo le quali il legno, a partire dal luglio 2009, per la prima volta in Italia è stato classificato tra i materiali di costruzione, mentre dal gennaio 2012 è entrato in vigore il Regolamento europeo dei Prodotti da Costruzione che ha introdotto l’obbligo di apporre il marchio CE sul legno massiccio, classificato prima della messa in opera in funzione dell’indicatore di resistenza e dell’area geografica di provenienza.