SERRA SAN BRUNO - Non accenna a placarsi la polemica tra maggioranza e parte dell’opposizione in consiglio comunale. Dopo i rilievi mossi nel corso dell’ultima seduta del civico consesso, il gruppo “Per Serra Insieme” ha tenuto una conferenza stampa per «ribadire il concetto espresso in consiglio: siamo contrari al Piano di alienazione redatto dal commissario straordinario e avallato dall’amministrazione Barillari». A giudizio dell’ex candidato a sindaco e attuale consigliere Biagio Figliucci, «ancora oggi non è chiaro cosa si voglia vendere del vivaio. Dalla documentazione in nostro possesso, però, è chiara l’intenzione di smembrare uno dei nostri punti di forza. Così facendo, rischiamo di tagliare le gambe al nostro futuro e a quello dei nostri giovani».

Presente all’incontro anche l’altro consigliere comunale Vito Michele Regio, il quale a inizio intervento ha voluto lanciare un messaggio a coloro i quali «si permettono di scrivere che il sottoscritto non ha preso la parola durante l’ultima conferenza stampa. Questi signori devono sapere che “Per Serra Insieme” è un gruppo unito e coeso, di conseguenza quando uno dei componenti esprime un concetto lo fa a nome dell’intero gruppo». Successivamente, Regio si è rivolto al sindaco Alfredo Barillari, il quale durante la seduta del consiglio avrebbe messo in atto un «comportamento aberrante, visto che ha trasformato il consiglio in un autentico palcoscenico». Secondo il rappresentante di “Per Serra Insieme” nell’assise cittadina, l’amministrazione «nega l’evidenza, mentre noi prima di aprire bocca leggiamo le carte. Il sindaco, infatti, ha affermato che il vivaio non è in vendita e che l’alienazione riguarderebbe solo il lotto boschivo. Le cose sono due: o il bando è sbagliato - e quindi è giusto che, chi di dovere, si assuma le proprie responsabilità - oppure c’è un intento fraudolento dell’amministrazione, perché è vero che la responsabilità è del commissario, ma loro stanno avallando un’indicazione gonfiata di una voce di bilancio, visto che l’immobile è stato sovrastimato. Chiediamo, dunque, che si proceda quanto prima all’eliminazione del vivaio dal Piano delle alienazioni, onde evitare anche un contenzioso, perché la documentazione così com’è rischia di trarre in inganno il possibile acquirente. Se il sindaco o un tecnico di sua fiducia vuole avere un confronto, siamo a sua completa disposizione».

La chiusura è stata affidata a Walter Lagrotteria, secondo cui «l’amministrazione si sta arrampicando su uno specchio reso ancora più scivoloso dal fatto che non hanno il coraggio di ammettere l’errore. Così facendo - ha aggiunto il rappresentante di “Per Serra Insieme” rivolgendosi alla maggioranza - rischiate di svendere il passato, il presente e quello che sarà il futuro della nostra cittadina. Non spetta a noi avanzare delle proposte, visto che gli elettori, democraticamente, hanno eletto la vostra lista, quindi cercate di prendere le soluzioni più adatte per il bene della nostra comunità. Di certo, quella che avete preso non guarda al futuro di Serra San Bruno».