Tra queste, vi è anche l'ex statale 110 – oggi di competenza della Provincia di Vibo – che collega lo svincolo autostradale di Pizzo con i centri interni. Un'arteria, dunque, importante ma che, allo stesso tempo, col passare degli anni ha assunto le sembianze di una vera e propria mulattiera, caratterizzata da innumerevoli buche, frane e smottamenti. E a nulla pare sia servito il sopralluogo, effettuato poco più di 2 mesi fa, da parte del presidente della Regione, Mario Oliverio che - accompagnato tra gli altri dal deputato del Pd, Bruno Censore, dai consiglieri regionali Michele Mirabello e Vincenzo Pasqua, dal capo della Protezione civile regionale, Carlo Tansi e dai sindaci del comprensorio - si era recato sul posto per constatare di persona la situazione.

A distanza di un po' di tempo, dunque, torna a farsi sentire il comitato spontaneo #Stradenuove di Monterosso, secondo il quale «nonostante le tante promesse ricevute, permane una completa e preoccupante stasi sui preannunciati interventi migliorativi della viabilità interna. Anzi, se qualcosa di nuovo c'è, altro non v'è che il peggioramento dello stato dei luoghi».

«Il percorso alternativo sulla ex statale 110, provvisoriamente creato dopo le nostre azioni – scrivono i componenti del sodalizio su Facebook - non regge ed è diventato nuovo pericolo per l'incolumità degli utenti. Sul tratto Bivio angitola-Monterosso permangono e addirittura si aggravano le segnalate criticità, mentre sui tratti Monterosso-San Nicola da Crissa e Monterosso-Polia le sedi stradali ripropongono scenari da post terremoto. Questo stato di disastro è oggi ulteriormente aggravato dalla mancata manutenzione ordinaria dei bordi stradali, invasi da una folta vegetazione, che costringe gli utenti a manovre di guida estremamente pericolose. E tutto questo nell'insipiente e omertoso silenzio delle preposte istituzioni».

Per queste ragioni, il comitato #Stradenuove «propone e promuove la costituzione di gruppi spontanei di cittadini volontari per ripulire i bordi stradali, al fine di garantire condizioni minimali di sicurezza agli utenti e a quanti vorranno trascorrere le vacanze sui nostri territori. L'iniziativa – fanno sapere dal comitato - vuol essere, ancora una volta, segno tangibile di un impegno civico per far capire a quanti ne hanno la responsabilità istituzionale che una buona viabilità e il concreto segno di civiltà di un popolo è condicio sine qua non per ogni possibile forma di sviluppo sociale ed economico».

Le adesioni possono essere effettuate sul profilo Facebook del sodalizio oppure inviando una mail all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..