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SERRA SAN BRUNO – Dopo tre ore di discussione e sedici punti all’ordine del giorno esaminati - con la sola assenza dell'assessore Francesco Zaffino - si è conclusa la seconda seduta del consiglio comunale dell’era Tassone.
A seguito dell’approvazione dei verbali della seduta precedente, il consigliere d’opposizione Alfredo Barillari, capogruppo di “LiberaMente”, ha proposto di «invertire i punti all’ordine del giorno, partendo dalla nomina del presidente del consiglio comunale, così da consentire a chi sarà nominato di entrare subito nel pieno svolgimento delle proprie funzioni». Lapidaria la replica del primo cittadino, Luigi Tassone, che ha subito respinto la richiesta avanzata da Barillari. Quindi è stata la volta della mozione per l’adozione della “carta di Avviso pubblico” quale codice etico del Comune di Serra San Bruno, avanzata dal gruppo di “LiberaMente” per «avvicinare il più possibile i cittadini alla politica». Piuttosto singolare è stato, su questo tema, il botta e risposta all’interno della minoranza, con il consigliere Jlenia Tucci che ha deciso di astenersi: «Non vorrei – ha spiegato l’ex candidata a sindaco di “In alto volare- Serra Pulita” – fosse una mera propaganda». La Federico, dal canto suo, ha replicato dicendo che invece «si tratta di segnali di correttezza, imparzialità e legalità nell’azione amministrativa». Sul terzo punto, con ad oggetto la mozione del gruppo di “LiberaMente” di introdurre il sistema audio/video per le adunanze del consiglio comunale, il sindaco ha spiegato che «è intenzione di questa amministrazione recuperare la vecchia sede del consiglio comunale e dotare la stessa di un sistema di audio/video e di una connessione ad internet. Per questo – ha proseguito Tassone – riteniamo sia opportuno rinviare l’approvazione di questo punto non appena verrà riaperta l’aula situata all’interno di palazzo Tucci». Critiche alla motivazione fornita dal primo cittadino sono arrivate dai consiglieri di “LiberaMente”, i quali hanno parlato di risposta «futile» e «non in linea con la mozione stessa. Così facendo – hanno spiegato Barillari e Polito – tagliate fuori i cittadini dall’azione amministrativa». Alla fine, la votazione si è conclusa con soli 4 voti favorevoli e 8 contrari. Sul quarto punto, riguardante l’interrogazione presentata dal consigliere Jlenia Tucci in merito all’attuazione del progetto di potenziamento del sistema idrico e sulla tempistica del processo di distacco da Sorical, il vicesindaco Walter Lagrotteria ha assicurato che «è intenzione di questa amministrazione porre rimedio ad un problema che ci porterà al distacco definitivo da Sorical. Il progetto in questione, dell’importo di 250mila euro, è stato purtroppo revocato in quanto la giunta Rosi non ha espletato le formalità previste e, di conseguenza, stiamo facendo il possibile per recuperarlo». Nel frattempo, il consigliere comunale Cosimo Polito ha deciso di abbandonare la seduta senza motivare la sua scelta, che prosegue con la trattazione e l’approvazione del quinto punto, sul recupero del Parco delle Rimembranze. Disco verde anche alle linee programmatiche di Governo-art. 20 Statuto comunale, così come sul riconoscimento dei vari debiti fuori bilancio. Sul dodicesimo punto, relativo all’approvazione del cartellone di eventi estivi “Serrestate 2016”, il consigliere Barillari ha parlato di «programma insoddisfacente». La polemica tra maggioranza e opposizione si è quindi rinnovata nella discussione sul caso delle “casette” situate nei pressi del Santuario di Santa Marina del Bosco, una situazione da cui emergerebbero delle «illegalità» su cui, secondo quanto riferito dal sindaco, starebbe indagando la Procura di Vibo. «Se lo volesse – ha replicato sul punto il consigliere Barillari – l’amministrazione comunale avrebbe gli strumenti per intervenire subito su tali situazioni di illegalità».
Approvati anche gli altri punti all’ordine del giorno (assestamento di bilancio, revoca dell’adesione al Cogal “Monte Poro-Serre vibonesi” e costituzione di un nuovo Gal, accoglimento richiesta dell’Anas per la cessione di un relitto stradale in zona Timpone tondo).
In chiusura si è arrivati all’elezione del nuovo presidente del consiglio comunale, scelta che, come previsto, è ricaduta su Maria Rosaria Franzè, con Barilari che ha ribadito quanto già detto nel primo consiglio circa l’opportunità, a parere del gruppo “Liberamente”, di «rinunciare a indennità e gettoni di presenza per devolverli in beneficenza». Alla fine il sindaco ha aperto la votazione per il presidente del consiglio comunale che si è conclusa con 8 voti a favore della Franzè e 3 schede bianche.
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