Tutti assolti perché il fatto non costituisce reato. Si chiude con questa sentenza il processo in corso da anni davanti al Tribunale di Vibo Valentia per il crac della "Proserpina Spa", società mista a capitale pubblico-privato che si occupava dell’attività di raccolta dei rifiuti solidi urbani nel capoluogo e in altri Comuni della provincia e che registrò, nel 2008, un passivo fallimentare di quasi 10milioni di euro.

Erano 11 le persone accusate a vario titolo di bancarotta fraudolenta e bancarotta documentale per cui ieri il Tribunale collegiale (presidente Tizia Macrì) ha decretato l'assoluzione. Tra questi anche l'ex consigliere regionale Michele Mirabello, che all’epoca dei fatti al centro dell'indagine era componente del consiglio d’amministrazione. Oltre a lui, sono stati assolti (tra revisori dei conti ed ex amministratori dell’azienda) Giuseppe Betrò, Giandomenico Pata, l’ex sindaco di Vibo ed ex assessore provinciale Giuseppe Ceravolo, Domenico Scuglia, Gino Citton, Mirella De Vita, Ciro Orsi, Domenico Naso, Michelangelo Petrolo e Francesco Pantano.