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L’oasi naturalistica del lago Angitola - istituita nel maggio del 1975 - dopo aver ottenuto l’inserimento, unica in Calabria, nell’elenco delle zone umide di importanza internazionale secondo la convenzione di Ramsar, proprio in virtù delle sue caratteristiche, gode del regime di protezione previsto per le aree S.I.C. (Siti di Importanza Comunitaria) ed è stata inglobata nel Parco Regionale delle Serre.
E proprio al direttore dell’importante area protetta, Francesco Pititto, si è rivolto il Wwf, nella persona di Pino Paolillo, per richiamare l’attenzione su alcuni problemi che interessano il prezioso biotopo, al fine di rafforzarne la tutela e, nel contempo, favorire una più agevole fruizione da parte dei visitatori. Tra i problemi segnalati dal Wwf rientrano quelli causati dalla caduta di alberi sulla recinzione che risulta in più punti completamente distrutta. Una situazione, questa, che secondo lo stesso Paolillo «favorisce l’ingresso di pescatori di frodo, nonché l’abbandono di rifiuti, il taglio abusivo di alberi e altre manomissioni all’interno dell’oasi contro i quali è già dovuto intervenire il Corpo Forestale dello Stato».
«La mancanza di idonei servizi igienici – aggiunge il rappresentante del Wwf – rende ancora disagevoli le visite dei gruppi e delle scolaresche, mentre un impiego delle maestranze del Parco, distribuito e concordato con i diretti interessati, lungo tutto l’arco della settimana, potrebbe assicurare una migliore fruizione dell’oasi associata ad una più costante opera di sorveglianza della stessa area protetta che, proprio per la sua posizione strategica, rappresenta il “biglietto da visita” per chi, provenendo dalla costa tirrenica, decide di visitare il Parco delle Serre e le altre località all’interno del comprensorio dell’Angitola. Per altri versi bisogna ancora una volta biasimare – conclude Paolillo – il disprezzo delle più elementari regole del vivere civile che porta non pochi “cittadini” a disfarsi di rifiuti, persino copertoni lungo la strada che costeggia il lago o all’imbocco della Statale 110».
Da parte sua il direttore del Parco, Pititto, avrebbe «assicurato il massimo impegno» per la risoluzione delle problematiche segnalate, peraltro «già a conoscenza dell’ente». Impegno che si è già concretizzato con le prime opere di manutenzione e ripristino dell’area pic-nic all’interno dell’oasi e che proseguirà con altre iniziative di conservazione e valorizzazione dell’area protetta.
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