E proprio per ricordare il compianto Filippo Ceravolo e per onorare tutte le altre vittime innocenti della criminalità organizzata, nella primavera del 2015, è stato eretto un monumento nella centralissima via Giardinieri. Delle persone al momento ancora ignote, però, nel corso della notte scorsa si sarebbero accaniti contro l’opera, staccando la foto del ragazzo affissa su una lastra di marmo. Un gesto che tiene alta l’asticella e la preoccupazione rispetto all’influenza ancora massiccia della criminalità organizzata in tutto il territorio Vibonese. Per fare luce sulla dinamica dei fatti i carabinieri della locale Stazione hanno avviato un’attività di indagine preceduta dai rilievi effettuati direttamente sul posto. Il monumento commemorativo era stato dunque inaugurato quasi tre anni su forte interesse dell’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Francesco Bartone che, assieme a larga parte della comunità locale, ha in più casi espresso affetto e vicinanza nei confronti della famiglia Ceravolo. Il papà Martino ha espresso «profonda rabbia per l'accaduto. Hanno voluto offendere la memoria di Filippo, ma il suo ricordo – riporta l’Ansa - resterà per sempre vivo nelle persone perbene. Ne ho anche parlato con don Luigi Ciotti, che mi ha espresso la sua vicinanza. Mi auguro vivamente che vengano identificati al più presto quanti hanno voluto accanirsi ancora contro un ragazzo che non c'entrava nulla con la barbarie mafiosa».

Ad unirsi al coro di solidarietà anche Libera Vibo e Libera Calabria.

Una famiglia in attesa di verità e giustizia e che ancora oggi lotta affinché la memoria di Filippo non venga dimenticata come, invece, è accaduto per altri casi di giovani morti ammazzati ingiustamente.