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Un campanello d’allarme che non è rimasto inascoltato quello che ha spinto lo “Sporting club” a non riaprire la piscina comunale dopo lo stop dovuto alle festività natalizie. Qualche giorno addietro, a sottolineare la mancata ripresa delle attività sportive era stato il consigliere comunale del gruppo Liberamente Rosanna Federico, che dal suo profilo Facebook puntava il dito contro l’amministrazione comunale, responsabile, a suo dire di non aver provveduto a interventi di manutenzione straordinaria. I responsabili dello “Sporting club” non hanno voluto commentare la cosa, ma, secondo quanto appreso da fonti interne alla struttura, la possibilità di chiusura della piscina sarebbe concreta, proprio a causa di quanto sostenuto dalla Federico.
Lo “Sporting club”, nello specifico, ha coinvolto i propri iscritti in una riunione per renderli edotti sulla possibilità di non riprendere le attività. Il 10 dicembre scorso, infatti, ha indirizzato una lettera al Comune di Serra dove avrebbe motivato la possibilità di recedere anticipatamente a «causa di mancati interventi di manutenzione straordinaria» (quali filtri delle vasche e altro) che, se non fatti dal Comune, andrebbero ulteriormente a pesare su un «bilancio già negativo». La risposta da parte dell’amministrazione Tassone, sarebbe stata quella di temporeggiare almeno fino al mese di giugno, periodo in cui il Comune si attiverebbe per espletare un nuovo bando ai fini dell’assegnazione di una nuova gestione. Stando sempre a quanto trapelato dalla riunione, e da quanto richiesto all’amministrazione Tassone, lo “Sporting club” potrebbe continuare a sostenere la gestione dell’impianto a patto che «la spesa dell’utenza del gas fino a giugno sia a carico del Comune». In caso di risposta negativa (da fornire in questi giorni), la società che gestisce l’impianto darebbe il preavviso previsto di 3 mesi per recedere dal contratto e tenere aperto solo la parte afferente ai campetti fino al mese di marzo.
Un percorso dunque tutto in salita quello che in questi giorni sta riguardando la gestione della piscina comunale, che potrebbe dunque non riaprire stando anche alla situazione di predissesto in cui versa il Comune di Serra, quadro che non gli permetterebbe di accollarsi ulteriori spese per tenere in vita la gestione dell’impianto.
Nella seduta consiliare del 27 agosto scorso, già l’amministrazione comunale guidata da Luigi Tassone aveva preannunciato la situazione poco rassicurante dei conti comunali: «Abbiamo riconosciuto oltre 1 milione di debiti fuori bilancio e a questi si aggiungono diverse sentenze a noi sfavorevoli. C’è un disavanzo che ammonta a circa 1 milione e 800mila euro che, attualmente, non riusciamo a ripianare e a permettere il risanamento del bilancio». Nei giorni scorsi è arrivata invece la nuova denuncia del gruppo di opposizione che, in una riunione congiunta, aveva asserito: «L’amministrazione nasconde quella che è la verità emersa dal Piano di riequilibrio, dove le passività ammontano a 7 milioni e 300mila euro».
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