Non ha un lieto fine perché non è ancora finita. Anzi, va avanti - a dispetto dell'indifferenza di chi dovrebbe salvaguardare i diritti della comunità - nel modo più genuino e proficuo possibile: coinvolgendo i bambini, guardando negli occhi il futuro. La storia del gruppo "25 giugno" è nota agli abitanti delle Serre perché è recente, iniziata dopo le tragedie della strada che hanno funestato il territorio nel 2023 e continuata tra incontri e attività in cui la protesta è sempre associata alla proposta, la rivendicazione al confronto.

Ma ora questa storia è diventata anche una favola. Si intitola "Senza fretta verso il lago" ed è stata narrata a bimbe e bimbi accorsi nella piazzetta del "Brigante" da Paola Coda, che ha coinvolto i più piccoli nelle storie che ormai ogni anno in agosto racconta mescolando magistralmente gioco e recitazione, empatia e senso civico. I protagonisti sono alcuni amici «molto particolari» (Volpe, Faina, Topino, Lupetto, Riccio e Cinghiale, interpretati nella piazzetta proprio dai ragazzi del gruppo) che grazie a un'avventura estiva imparano insieme a non inseguire la velocità rischiando di sopraffare gli altri e a godere a pieno la lentezza di ogni viaggio.

«Oltre a lottare per rivendicare il diritto del territorio ad avere una viabilità sicura - spiegano ragazze e ragazzi del gruppo - è necessario portare avanti un percorso di informazione, educazione e sensibilizzazione che abbiamo già avviato con diversi incontri negli istituti scolastici della zona».

La favola è stata anche stampata in un piccolo libro arricchito dalle illustrazioni dell'artista Antonella Pisani e presentato nel corso dell'evento "Sulla buona strada" ospitato dall'associazione il Brigante, nel corso del quale è intervenuto telefonicamente anche Domenico Gattuso, docente di Ingegneria dei sistemi di trasporto all'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Chiunque voglia contribuire alla battaglia civica del gruppo "25 giugno" con una libera offerta per supportarne le attività può prenderne una copia chiedendola agli attivisti o presso la sede del Brigante.