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Venerdì, 16 Novembre 2012 14:58

Caso Andreacchi, i genitori di Pasquale a 'I Fatti Vostri': 'Vogliamo giustizia'

Scritto da Alessandro De Padova
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SERRA SAN BRUNO - Dell' omicidio di Pasquale Andreacchi si sa poco o nulla. Non si conoscono i colpevoli. Non c'è alcuna certezza sulle ragioni del brutale assassinio. E non si conoscono neppure le modalità. Salvatore Andreacchi e Maria Rosa Miraglia, però - almeno per il momento -  restano in attesa su un' eventuale riapertura delle indagini. La Procura della Repubblica, infatti, ha archiviato il caso dopo appena un anno dal delitto. Per Pasquale, secondo i magistrati, non ci sono colpevoli. Eppure, alcuni quesiti sorgono spontanei: chi ha depositato i resti del giovane amante dei cavalli in un cassonetto dei rifiuti? Ma soprattutto: che fine ha fatto Pasquale la sera dell' 11 ottobre 2009, giorno della scomparsa? È possibile che nessuno abbia visto? In questi anni, gli inquirenti, hanno interrogato amici, familiari e semplici conoscenti.
Nessuno, però, ha visto. E chi ha visto, non parla per paura. Tra coloro i quali sono stati interrogati come persone informate sui fatti, c'è anche il pregiudicato della zona, al momento l' unico indiziato per l'omicidio di Pasquale. Anche in questo caso, però, non ci sono stati riscontri. Vista la lentezza della giustizia ma, soprattutto, l'indifferenza della gente comune, Salvatore e Maria Rosa hanno cercato in qualche modo di smuovere le acque, scrivendo a programmi televisivi quali 'Chi l'ha visto', 'Quarto grado', ' I Fatti Vostri', 'Pomeriggio Cinque', 'La vita in diretta' e 'Blu notte' per abbattere quel muro di omertà che sovrasta la Calabria ed il Vibonese in particolare. Ebbene, volete sapere quanti di questi programmi hanno accolto l'appello della famiglia Andreacchi? Due. Per gli altri, evidentemente, il caso di Pasquale non fa notizia. L'omicidio di un giovane strappato dagli affetti familiari e dalle braccia di un padre ed una madre affranti dal dolore per la perdita di un figlio non merita la prima pagina o, ancora, l' apertura di un telegiornale. La Calabria non è il Lazio, la Lombardia o il Piemonte. E Serra San Bruno non è Roma, Milano o Torino. Ci si ricorda della nostra regione soltanto in casi eccezionali. Quando, però, bisogna commemorare la scomparsa e l'uccisione di una giovane vittima innocente, le testate giornalistiche nazionali pensano si tratti di un omicidio di 'ndrangheta. Tanto in Calabria chi muore in questo modo, viene subito 'catalogato' come 'ndranghetista. Pasquale, però, era un ragazzo innocente. Amava trascorrere le giornate in compagnia dei cavalli, la sua passione. Una passione che, a quanto pare, lo ha condotto verso la strada della morte. Nella mattinata di oggi, intanto, i genitori di Pasquale - accompagnati dal proprio legale, l'avvocato Giovanna Fronte - sono stati ospiti di Giancarlo Magalli, nella trasmissione 'I Fatti Vostri', su Raidue. Hanno chiesto verità e giustizia Salvatore e Maria Rosa. Ma, al tempo stesso, hanno denunciato la 'superficialità' degli inquirenti nella conduzione delle indagini. L' avvocato Fronte dal canto suo ha rincarato la dose, chiedendo ai magistrati di 'approfondire ulteriormente' alcuni profili dell' omicidio, come le 'testimonianze' rese dal alcuni soggetti, ma anche 'le analisi sugli indumenti indossati da Pasquale' la sera della scomparsa. 
 
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-5d547eb0-589c-4251-b8eb-23b55ec92c06.html#p=

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