«Per noi non si tratta di un numero – proseguono i rappresentanti del gruppo in una nota – bensì di madri e padri di famiglia pizzonesi, ai quali si sta negando un diritto». Da lunedì scorso, 26 febbraio, è partita la protesta nelle vicinanze della Prefettura di Vibo, a causa del mancato rinnovo dei contratti anche «da parte del sindaco del Comune di Pizzoni, assente ovviamente a qualsiasi tipo di manifestazione a loro difesa.  D’altronde, come è solito fare della nostra amministrazione comunale, la stessa, anche in questa occasione scarica le sue responsabilità su altri non assumendosi un vero e proprio ruolo politico a difesa delle persone. A tal riguardo, come gruppo politico pensiamo, che oramai da tempo i cittadini pizzonesi (compresi gli elettori di Pizzoni Sincera che a noi erano contrari) si sono accorti, oltre che dell’incompetenza dell’attuale maggioranza a risolvere i problemi della popolazione, anche della loro continua arroganza a ritenere che, gli stessi, stanno amministrando bene e nell’interesse di tutti. Ma i fatti reali, purtroppo, dicono il contrario. Come amministrazione comunale, stanno cercando in tutti i modi di “tiracchiare”, nascondendo i veri problemi dei pizzonesi: ma per fortuna sono quasi a fine mandato e Pizzoni, finalmente, fra qualche anno potrà respirare aria pulita. Come dice un vecchio “detto”, tutti i nodi verranno al pettine. Le persone non si possono prendere in giro. Si vedono consiglieri che fanno i sindacalisti e viceversa; la nostra sindaca che non è capace di assumersi le sue minime responsabilità ed, il risultato di tutto ciò è il completo discredito della politica. La proroga delle attività degli lsu/lpu costituiva un primo passo importante per dare tranquillità ai lavoratori, come d’altronde hanno fatto quasi tutti i comuni della Regione Calabria. Ovviamente, noi come Comune di Pizzoni ci siamo contraddistinti per il “poco impegno” anche nei confronti di questa tematica importantissima. In questa fase, noi del circolo la Ginestra, siamo fortemente preoccupati per il mancato rinnovo dei contratti dei nostri concittadini precari da oltre venti anni. La cosa che ci fa più rabbia e che non potendo in nessun modo dialogare con le istituzioni comunali non possiamo dare nessun tipo di aiuto alle loro richieste, però possiamo essere vicini dal punto di vista morale. Molti di loro vivono di un magro stipendio e rischiano di non ricevere neppure quel poco che serve per “andare avanti” in quanto persone non più giovanissime che potrebbero avere dei seri problemi per rientrare nel circuito del mercato del lavoro».

Per i rappresentanti del gruppo “La Ginestra”, «è tempo che siano soddisfatte le giuste e legittime rivendicazioni all’assunzione e al riconoscimento del lavoro, e il nostro sindaco ponga fine allo stato di precarietà degli lsu/lpu, predisponendo i necessari ed urgenti provvedimenti ad hoc per la loro stabilizzazione e prevedendo all’uopo le necessarie misure economiche che siano estranei alla successiva campagna elettorale che interesserà il nostro paesello».