Lunedì, 17 Settembre 2012 15:58

Falsi esami all'Unical, i nomi dei 75 indagati

mini unical_cosenza1Secondo la Procura della Repubblica di Catanzaro sarebbero ben 72 le ‘false lauree’ conseguite alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria dal 2004 al 2011. Finiti nel registro degli indagati, assieme a 72 tra laureati e laurendi, anche un tutor accademico e due impiegati amministrativi, a cui a vario titolo vengono contestati i reati di falso ed introduzione abusiva nel sistema informatico dell’ateneo.

Il filone delle indagini aveva avuto il via proprio dalla denuncia dello stesso preside di facoltà, Raffaele Perrelli, che nel corso di una seduta di laurea si era accorto che la sua firma, apposta sullo statino di un candidato, era stata contraffatta.

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mini veduta_fabriziaDi seguito, pubblichiamo il resoconto integrale del convegno tenutosi nei giorni scorsi a Fabrizia dal titolo “Dall’isolamento allo sviluppo”, redatto da Maria Cirillo
Il convegno è servito a fare un remake delle insufficienze e delle inefficienze a cui la classe dirigente politica ci ha ormai da tempo abituati. E' stata, comunque, una bella carrellata di proposte, di esempi da imitare ed, in alcuni casi, di cortesi dichiarazioni di intenti.  L'erudita relazione del Prof. Perna, ha tenuto conto delle caratteristiche e potenzialità del territorio, ponendo l'accento su quanto nelle zone interne sia possibile fare per migliorare l'economia del territorio attraverso le sue ricchezze. Infatti, tema centrale dell'analisi, è stata l'agricoltura ed il patrimonio boschivo. Ha rivolto l'invito di fare come nel Reventino. Utilizzare beni demaniali, case abbandonate e ripartire con prodotti agricoli di qualità, utilizzando anche la manodopera degli immigrati. Il commercio però, si dovrebbe risolvere facendo appello a quelle risalenti teorie canoniche dell'economia, che mettono l'etica al primo posto. Prezzo equo, prezzo che permette di vivere, salari e contratti etici comprendenti, ad esempio, l'impegno e la garanzia delle coltivazioni biologiche. Inoltre, intervenire nel campo del dissesto idrogeologico, recuperando terre abbandonate e, contemporaneamente, recuperare risorse.
 Anche nell'ambito del patrimonio boschivo, un'attenzione nuova potrebbe realizzare quell'utilizzo migliore e più efficiente, mediante l'introduzione di contratti di responsabilità territoriale, anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni. La proposta conclusiva del Prof. Perna si incentra sull'idea che occorre fare comunità, riunire tutti i soggetti attivi disponibili, e preparare un progetto di rinascita e recupero, da discutere e far condividere - lui si impegna - con il ministro Barca, titolare di un fondo apposito per le aree interne.  
Anche il dott. Luciano Belmonte, Segretario regionale FILCA Cisl, si è soffermato sulla problematica del dissesto idrogeologico. Ha definito la Calabria un “territorio bizzarro” perché le persone solo nell'emergenza si uniscono, mentre passata questa, tornano all'individualismo. Sottolinea che non è più tempo di aspettarsi finanziamenti a pioggia, ma occorre creare lavoro utilizzando le risorse disponibili, a cominciare dai beni confiscati alla ‘ndrangheta. La bonifica dei siti dall'amianto, la gestione dell'acqua - che deve essere restituita alla comunità - sono attività idonee a creare lavoro. La proposta è, ancora, quella di fare comunità, mettendo insieme la progettualità di diversi comuni.
Il Dott. Mirko Tassone, giornalista, mette in evidenza la situazione dell'isolamento e del mancato sviluppo, che non solo ha comportato la grave carenza dei servizi essenziali, ma anche l'insufficienza cronica di altri, di minore visibilità, quali, ad esempio, i servizi legati alla velocità virtuale. L'idea vincente è quella di proiettarsi al futuro, anticipando i tempi, così com'è avvenuto all'epoca della realizzazione dell'autostrada del sole, sulla cui utilità erano in molti ad essere restii, sbagliandosi clamorosamente. La giusta ambizione, secondo il giornalista, è quella di recuperare il mancato sviluppo verificatosi finora.
L'Assessore alla Provincia di Vibo Valentia, Dott. Pasquale Fera, definendosi uno “zappatore della politica”, mette subito in chiaro le proposte di sviluppo, che riguardano, essenzialmente, l'agricoltura e l'artigianato. Propone di utilizzare un modello cooperativistico (che potrebbe essere destinatario di appositi finanziamenti), simile a quello del nord-est. Per quanto riguarda il suo paese, San Nicola da Crissa, del quale è attualmente Sindaco, ha già avviato una sperimentazione del genere, provando ad implementare questo sistema, per la produzione e la commercializzazione dei prodotti tipici del territorio.
Il Dott. Perrotta, in rappresentanza dell'Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria propone di pensare ad un progetto di Area, che esca fuori dai confini dei piani strutturali, in vista di un concetto di città metropolitana, abbandonando le concezioni campanilistiche. A tal proposito si dichiara disponibile ad impegnarsi presso le sedi istituzionali provinciali.
Le nutrite relazioni, sapientemente riassunte, precisate e commentate dal Prof. Ugo Mollica, Presidente della Pro-loco di Sant'Ilario dello Ionio, hanno preceduto le doverose estrinsecazioni dei sette sindaci presenti, fitte di proposte, ma anche di sconforto per l'assoluta insufficienza di fondi persino per la normale manutenzione delle infrastrutture, soprattutto viarie.
Si fa un po' di fatica ad intendersi sul significato da attribuire alla parola sviluppo, dato l'attuale contesto macro-economico, in cui abbiamo assistito al fallimento di metodi e strategie fino a poco tempo fa oggetto di celebrazione indiscutibile. Dobbiamo tornare con i piedi per terra, guardarci intorno, e ripartire avendo cura di ciò che la terra ci offre . Rivalutare nella sua vera essenza il concetto di sviluppo, ripensare al concetto di sostenibilità, liberandolo dai laccioli di natura esclusivamente tecnica e burocratica, avendo riguardo a coniugarlo con la necessaria idea di solidarietà presente e futura.
Tuttavia il titolo impostato come tema di discussione, ci sta bene, se l'occasione è serve a far seguire azioni coerenti con la discussione che ne è scaturita. Le personalità che abbiamo ascoltato hanno detto certamente delle cose interessanti e piene di spunti di speranza. L'accenno che ha fatto il Prof. Perna su strumenti etici (prezzi e salari etici, contratti ed impegni etici ecc.), sono effettivamente quelli che, pur con un po' di scetticismo circa la loro probabile realizzazione, forniscono ancora la linfa culturale su cui costruire la discussione del futuro dell'umanità e su una giustamente inseguita nuova speranza .
Attraverso l'ottima organizzazione dell'evento da parte dell'Associazione Fabrizia in movimento, coordinata dal suo Presidente Virginio Randò, è stata data l'opportunità ai Sindaci invitati al convegno, di esprimersi e confrontarsi, creando un'occasione pratica, utile per mettere a frutto le idee.
Tra i Sindaci presenti, il primo ad esporre il suo giudizio sull'attuale sistema, frutto di molte contraddizioni del passato, è stato Antonio Minniti, Sindaco di Fabrizia, il quale ha puntualizzato l'inadeguatezza delle politiche di sviluppo della Regione, che perpetuano l'annosa “questione meridionale”. I progetti di sviluppo cozzano contro i gravi limiti strutturali, potendosi notare, per di più, come l'accesso al credito sia precluso alle piccole imprese ed ai giovani. Avvalendosi della disponibilità del Prof. Perna rimarca l'idea circa l'invito da fare al Ministro Barca, nonché per la canalizzazione di altre istituzioni. Naturalmente, come precisa il Prof. Perna, il giusto contesto deve essere creato dai Sindaci che devono organizzarsi fra loro.
Il Sindaco di Brognaturo Giuseppe Antonio Iennarella ha testimoniato che il ritorno ad un'agricoltura sana – così come da parte dei più avveduti si sta già attuando – sarebbe il canale di sfruttamento idoneo per i nostri territori. Anche l'artigianato dovrebbe ritornare come nei tempi in cui rappresentava un grande pregio di queste zone, sembra essere sparito. Si domanda, ma in Calabria, hanno tutti preso l'impiego pubblico? Per l'Assessore del Comune di Dasà, il ritardato sviluppo dei piccoli centri, è colpa dell'inadeguatezza viaria, che è preliminare ad ogni tentativo di mettersi al pari degli altri. Testimonia come, l'impervietà di alcune strade, quale quella di Sant'Angelo, le curve di Fabrizia e di tutte le zone interne, scoraggiano persino gli autotrasportatori di merci che, giunti all'uscita dell'Autostrada, farebbero volentieri a meno di percorrere quelle strade così difficili ed insicure.
La positività e praticità maggiore arriva dal sindaco di Giffone, che ha le idee molto chiare anche su quanto si può fare da subito per mettere il territorio in condizioni di costruire un'opportunità reale. L'intervento così propositivo merita di essere ulteriormente spiegato. Per adesso anticipiamo il fatto che egli ritiene che questa è un'area geografica di grande interesse, grazie alla ricchezza di boschi.
L'idea che deve essere promossa, secondo chi scrive, è che le esigenze delle popolazioni, anziché essere messe in campo con aprioristiche e generiche dichiarazioni di un necessario sviluppo, dovrebbero essere prima studiate attentamente, attraverso l'analisi delle situazioni territoriali, in modo obiettivo e leale, allo scopo di portare al competente livello di governo, quella progettualità realistica ed utile, che finora non ha neppure sfiorato i sonni dei nostri politici, che sulle questioni irrisolte, hanno continuato a costruire la loro fortuna elettorale.
Avevamo interrotto la carrellata delle idee esposte dai sindaci intervenuti al convegno, facendo accenno alle potenzialità del territorio espresse dal rappresentante di Giffone. Il sindaco Alvaro, dopo aver testimoniato sulle difficoltà del comune a vendere i boschi, e preso posizione chiara contro la ‘ndrangheta, che ne sarebbe l'artefice, punta direttamente a dichiarare il suo impegno per promuovere i progetti di sviluppo per il comprensorio. Il primo di questi sarebbe la strada Trasversale della Piana, che interessa Giffine, Serra San Bruno, Fabrizia e gli altri centri attigui, per la quale ha già avviato dei contatti presso l'Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, che ha già preso impegni fattivi, inserendo il progetto nel suo programma triennale. L'interesse dimostrato per questa area territoriale dal Sindaco appare autentica. dimostrata, come sembra, dai tentativi di incidere razionalmente sull'attuazione di questo legame territoriale. La credibilità delle dichiarazioni è supportata dall'acclarato interesse per il territorio. Si sa, infatti, che il legame dei giffonesi alla terra fabriziese è abbastanza risalente – non solo in virtù dell'irrinunciabile devozione al nostro Patrono Sant'Antonio, da sempre coltivata – ma anche a motivo delle pregresse relazioni economiche barattiere tra il nostro paese ed il loro. Se questo è solo un inizio, e se viene portato avanti l'invito alla coesione, alla legalità, ad una valida e democratica gestione economica delle ricchezze della zona, congiuntamente alla volontà di essere portatori di innovazione, se non altro ci si avvicina, non certo al traguardo, ma almeno alla partenza.
Pessimismo, invece, viene espresso dal dott. Iorfida, intervenuto per il Comune di Mongiana, che scaglia le sue accuse contro l'Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia, la quale sarebbe responsabile del mancato ammodernamento delle strade, causa principale dell'assenza di sviluppo nella zona. L'epoca in cui Mongiana era al centro dell'economia, con la famosa fabbrica d'armi, l'epoca in cui i Borboni costruirono, in soli 7 anni, la strada Mongiana-Pizzo (1835-1842), è tramontata definitivamente. Senza strade - dice - non c'è sviluppo possibile: non solo il turismo, ma pure lo sviluppo di cultura e tradizioni, passano attraverso l'adeguatezza del sistema trasporti.
Un modo nuovo di fare politica, fare sinergia, fare sistema per risolvere le problematiche che i sindaci si trovano ad affrontare, sono le congetture che il Sindaco di San Giovanni di Gerace mette in campo, con l'invito ad essere sinceri con i cittadini. Le persone vedono la politica come quell'insieme di persone colte che sanno risolvere i loro problemi, ma non è sempre così. Si rende necessario un approccio non illusorio, che consenta onestamente di dire no alle richieste cui non sia possibile aderire, nonchè ridimensionare la mentalità assistenzialistica e considerare i servizi frutto di un moderno metodo di ragionare.
Il tema affrontato dal sindaco di Spadola, Ing. Barbara, che ha concluso gli interventi, si sviluppa nell'ambito del turismo. Soprattutto il turismo spirituale, di straordinario interesse, rafforzato dalle ripetute visite del Papa alla Certosa di Serra San Bruno, ma non solo. E' altresì possibile un turismo ambientale e culturale, stante le attrattive presenti in tutto il territorio, a partire dalle Ferriere e Villa Vittoria a Mongiana, il Parco delle Serre, la Vallata dello Stilaro. Persino - dichiara - un turismo gastronomico, all'altezza di attrarre visitatori sarebbe potenzialmente attuabile, salvo, però, che questo entroterra non si presenta competitivo a causa della inadeguata viabilità e di un diffuso "parastato criminale" che non fa crescere l'economia.
In chiusura del convegno, Luciano Belmonte lancia l'idea di fare a Fabrizia un incontro con l'associazione del Progetto San Francesco, che nasce da un bene sequestrato alla mafia affidato alla CISL. Chiede all'associazione Fabrizia in Movimento di promuovere l'incontro ed invita i sindaci a mettersi insieme costruendo una rete antimafia e, attraverso il contrasto e la denuncia, diventare ambasciatori di legalità.
Un' interrogativo sorge spontaneo. Si può riprendere dall'idea di sviluppo che era stato prefigurato dai Costituenti, che hanno inteso puntare alla centralità della persona, cittadino e lavoratore, che stiamo constatando degenerare a causa di una politica culturalmente e moralmente scadente, che ha snobbato gli irrinunciabili principi di legalità, imparzialità ed uguaglianza? L'imperante corruzione ed il malaffare pubblico, i metodi clientelari ed antidemocratici hanno contribuito a mettere in ginocchio l'economia. Ora si è arrivati al culmine ed è, assurdamente, al cittadino povero che viengono imposti sproporzionati sacrifici. Non ci si può, perciò, meravigliare di quest'ondata traboccante ed esasperata di disamore verso la politica.

 Maria Cirillo

 

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mini diga-alacoConvalidato il sequestro dell'invaso dell'Alaco. Il giudice per le indagini preliminari, Gabriella Lupoli, ha confermato il provvedimento della Procura vibonese che ha riguardato l'impianto che si trova sul monte Lacina e altri 57 siti ad esso collegati. Il sequestro preventivo, scattato il 17 maggio scorso, era arrivato con l'inchiesta condotta dal pm Michele Sirgiovanni e sulla scorta delle indagini dei carabinieri del Nas di Catanzaro e del Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato. 26 le persone indagate, alcune per avvelenamento colposo di acque, tra dirigenti, funzionari e tecnici Sorical, Asp e Arpacal, e alcuni sindaci. L'impianto investigativo ha dunque retto

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mini sequestro_alacoQuella di Vibo Valentia è una delle prime procure italiane a contestare il reato di avvelenamento colposo di acque. Il Procuratore Capo Mario Spagnuolo lo ha rilevato stamattina in conferenza stampa, spiegando anche che c'era l'urgenza e l'obbligo giuridico di procedere al sequestro. Al suo fianco c'erano il Pm che ha condotto l'inchiesta, Michele Sirgiovanni, il comandante provinciale del Cfs, Lorenzo Lopez, il comandante del Reparto operativo dell'Arma dei carabinieri di Vibo, Vittorio Carrara, il comandante dei Nas di Catanzaro, Giovanni Trifirò. Il lavoro degli investigatori va avanti da molto tempo

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mini sorical_2Il Pd calabrese, quasi all'improvviso, scopre che occorre fare luce sull'attività di Sorical, la società mista della Regione che gestisce in monopolio gli acquedotti calabresi. Dal Pd, infatti, è già partita una proposta di legge per l'istituzione di una Commissione d'inchiesta. “Chiediamo al Presidente della I Commissione Consiliare On. Caputo di convocare una riunione con all'ordine del giorno la discussione della proposta di legge n. 316 del 12.3.12 sulla ‘Istituzione di una Commissione Consiliare d'Inchiesta sul Sistema Idrico Integrato in Calabria e sulla attivita' della SoRiCal (Societa' Risorse Idriche Calabria)”. E’ quanto affermano i consiglieri regionali del Partito Democratico Mario Maiolo e Bruno Censore.

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mini museo_certosaNota stampa della Giunta regionale:

Sono stati presentati dall’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri i progetti per la “qualificazione e la valorizzazione del Sistema Museale Regionale” calabrese. Si tratta di 18 progetti di grande valenza culturale con un investimento di circa 4 milioni di euro che puntano ad offrire maggiore rilevanza ai musei calabresi, sostenendo una più efficace politica di attrazione per turisti e visitatori, elevare gli standard qualitativi delle strutture rendendo, inoltre, una più concreta capacità di sostenibilità finanziaria.
Le tipologie delle azioni messe in campo dalla Regione  riguardano interventi strutturali, tecnologici e organizzativi per conseguire gli standard del codice deontologico ICOM; interventi per l’acquisto di collezioni per qualificare e completare la dotazione di beni culturali delle strutture museali e la loro attrattività ed azioni per la realizzazione ed il potenziamento di reti museali di carattere sovra-comunale. Alla presentazione dei progetti erano presenti, inoltre, il Direttore Generale del Dipartimento Cultura Massimiliano Ferrara, il Presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro ed il Direttore regionale dei beni culturali Francesco Prosperetti ed i rappresentanti istituzionali pubblici e privati coinvolti nel sistema museale regionale.
“È un grande salto di qualità per la nostra regione ma complessivamente per l’Italia –ha dichiarato l’Assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri - nel momento in cui, nel nostro Paese si sta parlando di valorizzare la cultura dal punto di vista economico, la Calabria offre dimostrazione pratica che questo si può fare. Il Presidente Scopelliti fin dal primo momento ha investito consistenti risorse sul terreno della cultura. In questo caso  abbiamo investito 4 milioni di euro per finanziare 18 progetti con i piani di gestione ed è la prima volta che finanziamo dei progetti che contengono anche la possibilità di acquistare delle opere. È un’iniziativa importante che serve per qualificare l’intera offerta culturale della Calabria che non è seconda a nessuno, anche per quanto riguarda la cultura. Investire in cultura significa realizzare interventi ad alto reddito – ha aggiunto l’Assessore Caligiuri - è dimostrato che investendo un euro in cultura se ne possono produrre tre, quattro, anche dieci. In Calabria stiamo investendo in maniera decisa sui musei, sull’arte contemporanea, sugli eventi, sulle minoranze linguistiche, sui teatri, quindi con interventi a 360 gradi in modo tale da vitalizzare un settore molto importante. Adesso basta solo assegnare le risorse. Questo lo abbiamo fatto, lo facciamo e lo continueremo a fare, ma i destinatari degli investimenti li devono far fruttare nell’interesse generale. Perché la cultura appartiene a tutti e attraverso la cultura possiamo costruire un grande futuro”. m.v.

Gli interventi finanziati nei 18 progetti riguardano:
Comune di Taverna: Museo Civico Arte Moderna e Contemporanea (250.000 €).
Comune di Altomonte: Museo Civico Arte Sacra (182.000 €).
Comune di Rende: Museo del Presente (250.000 €).
Comune di Cosenza: Museo Civico dei Brettii e degli Enotri  (250.000 €).
Comune di Reggio Calabria: Pinacoteca Civica (250.000 €).
MAON - Museo d'Arte dell'Otto e Novecento  - Rende (250.000 €).
Comune di Tarsia: Museo della Memoria del Campo Ferramonti (178.000 €).
Comuni di Palmi  Seminara: Museo Etnografico e Folkloristico (156.000 €).
Casa religiosa Certosa Serra San Bruno: Museo della Certosa, Museo Ecclesiastico.
Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace: museo Diocesano di Squillace (178.000 €).
Arcidiocesi di Crotone-S.Severina: Museo Diocesano di Arte Sacra (225.000 €).
Comune di Catanzaro: Complesso monumentale San Giovanni (225.000 €).
Comune di Acri: MACA (250.000 €).
Fondazione Piccolo Museo S.Paolo RC: Piccolo Museo San Paolo (250.000 €).
Comune di Cetraro: Museo dei Brettii e del Mare (176.400 €).
Provincia Catanzaro: MARCA (250.000 €).
Fondazione Napoli Novantanove: Museo narrante dell’emigrazione (225.000 €).
Comuni di Squillace Stalettì Montauro: Museo Civico Squillace, Museo Archeologico Vivarium Stalettì, Museo della Grangia Montauro (360.000 €).

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Sabato, 21 Gennaio 2012 10:17

Vibo, furto e rapina: 4 arresti

 

mini furto_casa_1I carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno arrestato 4 persone per rapina, furto aggravato, danneggiamento e violazione di domicilio.Si tratta di Stefano Farfaglia, 29 anni, Francesco Daniele (26), Angelo David (29) e Maurizio Ruffa (31), che, secondo l'accusa, sarebbero gli autori di una rapina compiuta, nel giugno scorso, in una casa di San Gregorio d'Ippona ai danni di due romeni e di un furto in una casa vicina. Sono stati identificati grazie ad un sistema di video sorveglianza

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