mini pd_logoVIBO VALENTIA - Tutto come previsto. Almeno in provincia di Vibo, dove Censore ha avuto la meglio sul principale sfidante nella corsa per la candidatura in Parlamento, ovverosia l'ex presidente della giunta provinciale, Francesco De Nisi. Il consigliere regionale, dunque - forte delle 5460 preferenze contro le 4547 di De Nisi - dovrebbe dunque ottenere un posto utile per l'elezione in Parlamento. Ottima performance anche della dirigente nazionale dei Gd, Tania Ruffa (2270).

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mini 17400-pd_manifestazione2Pochi giorni fa il monito di Bersani era arrivato minaccioso come una nuvola pronta alla tempesta nel già agitato cielo di dicembre: “Non sono candidabili alle primarie del Pd per Senato e Camera, i parlamentari europei, i sindaci dei Comuni con più di 5mila abitanti, i Presidenti di Provincia e di Regione, gli assessori e i consiglieri regionali in carica, salvo deroghe motivate”. Quindi, secondo quanto stabilito dalla consulta nazionale del Partito Democratico in previsione delle primarie del 29-30 dicembre utili alla nomina dei candidati in Parlamento, rimangono fuori anche in Calabria diversi pezzi da novanta che già rivestono cariche politiche di rilievo.

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mini domenicoscrivo

L’eleganza del pianista, l’abilità di un croupier, il ritmo del disc jockey. Le mani agili e sicure di Domenico Scrivo danzano tra cubetti di ghiaccio e rum bianco. A colpi di shaker, il giovane barman serrese, campione regionale 2012, si è fatto largo fino alle finali nazionali dell’AIBES, l’unica associazione di barman legalmente riconosciuta in tutta Italia.

L’evento, a cui hanno preso parte oltre 1000 soci, si è tenuto a Sorrento nel magnifico scenario offerto, oltre che dalle bellezze paesaggistiche della cittadina napoletana, anche dall’ambiente raffinato e sobrio del “Grand Hotel Vesuvio” dove, dal 5 all’8 novembre, nell’ambito della 63° kermesse nazionale dell’Associazione Barman e Sostenitori, si sono sfidati i migliori chef barman e barlady italiani, i talenti emergenti (premio Angelo Zola riservato ai professionisti di età inferiore ai 28 anni) ed altri appassionati del beverage. I 134 concorrenti provenienti dalle diverse sezioni regionali si sono cimentati nella preparazione di gustosissimi e fantasiosi drinks, animati dal desiderio di impossessarsi del titolo di Campione Nazionale 2012. Il tutto sotto l’occhio vigile di un’attenta giuria tecnico-degustativa, composta da cariche associative e da giornalisti esperti del settore, chiamata ad incoronare il drink migliore per composizione, gusto ed equilibrio.

Il giovane barman serrese già nei mesi scorsi aveva brillantemente superato le selezioni calabresi imponendosi come Campione Regionale 2012: il visto che gli ha permesso di approdare a Sorrento per la finalissima nazionale, dove i 4 giorni di gare, convegni ed assemblee, hanno reso la cittadina della costiera campana capitale italiana del bere buono, moderato e consapevole. Domenico Scrivo ha dato lustro alla nostra regione concorrendo per la categoria aspiranti barman “tema Cocktail Frozen”, mancando per un soffio il podio, classificandosi alla quarta posizione a solo 6 punti di distacco dal vincitore. “Si tratta comunque di un’esperienza unica e da ripetere già nel 2013. – racconta Domenico – Sono più che soddisfatto per aver preso parte per la prima volta al concorso Nazionale e per aver onorato la nostra amata Calabria con la quarta posizione”. Quindi un risultato positivo, che lascia spazio a presagi più che ottimistici per il Concorso Nazionale AIBES 2013, che il prossimo anno Domenico affronterà con un pizzico di esperienza in più e soprattutto con la piena consapevolezza di possedere tutte le carte in regola per ottenere il biglietto utile a sfidare poi il resto del mondo nel IBA Training Centre Europe.

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mini figli_di_un_dio_minoreIl vento piange. La terra asciuga. Le urla e le lacrime rimbalzano tra i vicoli vuoti del centro abitato. Tra le case e le strade. Poi si frantumano. Si sciolgono nel silenzio. Gemono. Si spengono. Le vite non hanno ovunque lo stesso peso, figuriamoci le morti. L’unità di misura cambia al variare delle latitudini geografiche, in una nazione spaccata nei sentimenti e discorde nelle opportunità.  C’è la vita di chi muore ammazzato in una pineta di Ripe di Civitella, in fondo ad un pozzo nella campagna di Avetrana o tra la fitta vegetazione di un campo incolto alle porte di Brembate Sopra. E poi ci sono le “altre” morti. Quelle che non valgono la prima pagina dei quotidiani, il plastico di “Porta a Porta”, le poltrone bianche di “Domenica In” o l’indignazione sintetica della Barbara D’Urso di turno. Storie di microfoni spenti che uccidono ancora. Per la seconda volta. Come per Filippo Ceravolo, 19 anni, innocente. Sparato in un agguato ‘ndranghetista fra Pizzoni e Soriano Calabro. A bordo di una macchina che non era la sua macchina.

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camera commercio reggio calabria

Riceviamo e pubblichiamo

Lunedì 16 luglio nel salone della Camera di commercio di Reggio Calabria saranno premiate le eccellenze turistiche del territorio – alberghi, ristoranti, agriturismo, bed&breakfast, stabilimenti balneari – con l’attribuzione dei marchi “Ospitalità Italiana” e “Tradizioni Reggine. Saperi e sapori in tavola”. Alla consegna dei certificati saranno presenti: Lucio Dattola, presidente della Camera di commercio; Antonio Caridi, assessore regionale alle attività produttive; Raffaele Rio, direttore generale del dipartimento regionale Turismo, Beni Culturali, Sport e Spettacolo, Politiche Giovanili;Elena Di Raco e Lucrezia Balducci, rispettivamente responsabile del dipartimento Ricerca e ricercatrice dell’Istituto nazionale ricerche turistiche, che presenteranno i dati del Rapporto annualesullo scenario turistico provinciale realizzato dall’ente reggino e Isnart.
Il marchio “Ospitalità Italiana” è diffuso e promosso a livello nazionale e internazionale dall’Isnart in collaborazione con le Camere di commercio Italiane. È conferito alle aziende che hanno scelto la qualità come valore e come strategia per migliorare la propria competitività e che, ogni anno, si sottopongono a scrupolose valutazioni sul livello di qualità dei servizi offerti. Il marchio è un’importante garanzia non solo per il turista, ma anche per le stesse aziende che aderiscono all’iniziativa.
Il marchio “Tradizioni Reggine. Saperi e sapori in tavola” è riconosciuto dall’ente camerale reggino alle imprese di ristorazione che offrono una enogastronomia di qualità che utilizza prodotti tipici del territorio.

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mini timpe_rosseRiceviamo e pubblichiamo:

Il C.P.A. (caccia-pesca-ambiente), ramificato molto bene in Calabria, organizza ogni anno il campionato italiano su cinghiale, a cui partecipano soggetti di elevata bravura provenienti da tutta la regione, e sicuramente non è semplice portare a casa determinate qualifiche. Il riconoscimento più importante è stato conseguito dall’Allevamento “Timpe Rosse” di Cosimo Nicola Papa. Dopo aver conseguito il 1° posto al campionato regionale per cani da seguita su cinghiale, una coppia di Griffon bleu de Gascogne allevata da “Timpe Rosse”, Cacao e Clio, ha conseguito un grande risultato anche al campionato nazionale italiano disputato ad Uras, in Sardegna, dal 18 al 20 Maggio 2012. Cacao e Clio hanno ottenuto il 3° miglior piazzamento su scala nazionale. In questo genere di campionato, ogni coppia di cani viene sciolta in una campo di gara di oltre 100 ettari in cui dovrà eseguire le 5 fasi, importanti per la buona riuscita della gara. Le zone addestramento cani, chiamate in gergo tecnico ZAC, spesso sono delle zone impervie, “macchia mediterranea”, dove i cani devono trovare la “preda” entro un tempo massimo di un’ ora, altrimenti vengono subito squalificati. Quando invece trovano la traccia del cinghiale in tempo breve, incomincia l’accostamento tra rovi, felci e quant’altro; una volta scovata la preda i cani l’abbaiano al fermo fin quando questa non riparte nella sua fuga; allorchè c’è la seguita, ovvero l’inseguimento al cinghiale. In questo genere di gare, i cani devono avere capacità, tenacia e stile. I segugi devono saper cercare, avere un ottimo olfatto, ma anche l’astuzia di fermare correttamente la preda, seguire una traccia con ostinazione e scovarla con intelligenza e coraggio. Queste sono ovviamente tutte caratteristiche che i cani da caccia, specie le antiche razze tradizionali, hanno come attitudine naturale, ma sono anche doti che gli allevatori devono saper sviluppare con bravura. Le prove per cui l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana concede ogni anno questi riconoscimenti servono proprio a no disperdere il patrimonio delle antiche razze da caccia; dunque è grande la soddisfazione degli allevatori di “Timpe Rosse” per i risultati che Cacao e Clio continuano ad ottenere su scala nazionale. A giudicarli, nel campionato nazionale di Uras, è stato Felice Bracco, giudice Enci. Presso l’allevamento di Papa, che si trova a Vallelonga (VV), oltre i Griffon bleu de Gascogne, si lavora alla selezione di altre razze di cani per la caccia la cinghiale come il Segugio italiano, il Briquet Griffon Vendeen ed il Beagle. Il risultato che l’allevamento “Timpe Rosse” ottiene con i suoi cani, deriva da una grande passione che coinvolge e stimola a fare sempre meglio. Si ringraziano tutti i componenti del C.P.A. nazionale: Marco Pisanu, responsabile della cinofilia nazionale, e la sua equipe, ma soprattutto il C.P.A calabrese ed il Dr. Mario Cipriano perché il suo incoraggiamento è stato di supporto al risultato ottenuto.        

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Riceviamo e pubblichiamo

“Eran cento, eran vecchi e forti e sono morti”. Casini si strappava le vesti gridando “… lo spread ha superato 500 punti… occorre un governo tecnico…” il PD, invece, continuava la sua battaglia fatta di  “randellate giudiziarie” contro il presidente Berlusconi.  L’illibata Lega tra una lite ed un’altra grattava il formaggio. E il PDL  annaspava.  Quindi  venne il governo tecnico. Il Governo BARONALE dei tecnici , guidato dal bocconiano Super Mario,  doveva salvarci dal baratro. Un baratro fatto di spauracchi: la Grecia, la Spagna, lo Spread, i mercati, la credibilità…. Una manovra finanziaria da 96 mld di euro per salvarci, naturalmente, a carico di quegli italiani che (secondo Casini e “compagni”) sino al giorno prima delle dimissioni del Governo Berlusconi non arrivano più alla terza settimana, in più, avremmo avuto le tanto osannate riforme. A sei mesi dall’insediamento del  super Governo ci troviamo senza una vera riforma, con una spesa pubblica incontrollata, con una disoccupazione di tipo vulcanico, tutto farcito in una recessione economica come non si vedeva dal dopoguerra; dulcis in fundo, in una dittatura fiscale e politica come non si poteva neanche immaginare. Alla faccia della democrazia! Il risultato dell’inasprimento fiscale esercitato da questo Governo, a livello sociale, è stato un’escalation di furti, rapine, scippi, truffe, estorsioni e corruzione, così tanto elevato, da non fare più notizia. È chiaro che ci stiamo avviando verso l’auto distruzione. Insistere a voler stare nella zona euro a tutti i costi ci sta obbligando a creare architetture sociali ed economiche surreali che presto crolleranno rovinosamente su se stesse. Abbiamo ceduto la nostra sovranità nazionale ai mercati finanziari col risultato di essere contrabbandati come merce speculativamente appetibile su tutti i mercati internazionali. Avere sposato la globalizzazione senza tenere conto che ci sarebbe stata una lotta impari( impossibile da pareggiare, figuriamoci vincere) è stata una follia. Se oggi in Italia manca la classe dirigente è anche perché manca la destra della sovranità nazionale. La sovranità è un valore che difetta ad una sinistra a vocazione internazionalista; che è lontana dai principi di un centrodestra che si è mostrato  più attento a soddisfare bisogni di potere sfumando  i grandi sogni degli italiani  per cui s’era formato:  la sovranità, dunque,è patrimonio esclusivo di una destra che ora spetta a noi far individuare. Si è sovrani perché si decide da sé e non si rinnega nulla di quel che si è scelto di essere. Anche perché siamo orgogliosi di essere quel che siamo.  L’Italia è un Paese sempre in piena contraddizione. Come si fa’? Arriva un Governo che decide di fare il Piano Casa e, una Regione, come quella della Calabria, che dopo tre anni non è riuscita a partorire una legge sul Piano Casa. Arriva il Governo successivo ed impone l’IMU una tassa incostituzionale perché viola apertamente l’art. 53 della Costituzione e che ha come conseguenza una flessione del mercato immobiliare nazionale del 30%. Quindi “anche” chiusura della Italcementi di Vibo Marina. Poi arrivano le lacrime dello stesso Governo col decreto sviluppo (una barzelletta da 80 MLD) che riduce le tasse a carico delle ristrutturazioni. Mentre in Consiglio regionale il PD  piange insieme al PDL la chiusura dello stabilimento della Italcementi, dopo che loro sono gli artefici della chiusura. È una follia o no!? Nel frattempo, sta arrivando la tempesta: i grillini sono sotto le mura! Il PDL si sta sciogliendo come neve al sole, mentre il PD è immerso in una serie di faide correntizie senza precedenti. Mentre i sagrestani della politica non esistono più, la Lega è in catalessi. Anche se nessuno le vuole, le elezioni, sono dietro l’angolo, la legge contro la corruzione farà cadere questo Governo fantoccio in mano da troppo tempo al presidentissimo Napolitano. La domanda è: siamo sicuri che una volta toccato il fondo cominceremo a risalire?  Il Problema è: grillini oltre a una buona volontà, hanno qualcosa da offrire? Noi siamo sicuri di no!  La politica non si può e non si deve improvvisare. Noi di fiamma tricolore siamo quelli che non tradiamo. Con noi c’è il popolo che teniamo unito nel nome della sovranità, del diritto alla autodeterminazione, a decidere con la nostra testa e non eterodiretti da un computer di Wall Street. Nella politica italiana c’è stata troppa presunzione, arroganza, delirio di onnipotenza e contraddizione. Noi non ci rassegniamo al bipolarismo tra Bersani e Beppe Grillo, al dominio della BCE e di Equitalia, alla fine delle nostre speranze.  E se a noi  ci tengono in tutti i modi possibili e immaginabili al di sotto del 5% attraverso la negazione spazi sui giornali, nelle cronache, in TV è perché i brontosauri della politica che, dominano il mondo dell’informazione, hanno paura di sparire, ma spariranno lo stesso, Grillo compreso.

Francesco Pastore

Fiamma Tricolore

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martino

Riceviamo e pubblichiamo:

"Le recenti dichiarazioni del Presidente della Giunta Regionale Scopelliti rappresentano un punto fondamentale da cui ripartire per tutta la politica nazionale. Il nostro Governatore con le sue affermazioni si fa portavoce di un messaggio fortemente radicato nella società civile. Per ridare credibilità alla politica è irrinunciabile lo svecchiamento della classe dirigente e dire basta con le scelte imposte da Roma. Devono essere gli elettori calabresi a scegliere i loro rappresentati al Governo nazionale. Il ricambio della classe politica è fondamentale per una terra come la Calabria che nell'ultimo ventennio ha ottenuto ben pochi risultati di conquiste politiche. Tra un anno si voterà per la Camera dei Deputati ed è giusto che la Calabria apra al nuovo, a nuovi politici radicati nel territorio che possano, per davvero, rappresentare a Roma le esigenze di una terra come la nostra che mai come oggi ha bisogno di progettazione, di sviluppo, di finanziamenti, di rinovvamento. E' in corso una nuova fase politica che riflette l'attuale periodo storico caratterizzato dalla crisi sia finanziaria che occupazionale. La gente non riesce ad arrivare a fine mese e non si sente rappresentata adeguatamente nei palazzi romani.E' giunto il momento di rinnovare. Gli elettori premieranno i nuovi volti che hanno voglia di fare, di progettare, di proporre concretamente qualcosa di positivo per tutti i calabresi. La Giunta regionale sta lavorando  moltissimo e sta raggiungendo risultati importanti che testimoniano il grande impegno e la voglia di rinnovamento di Beppe Scopelliti.  Le proposte di Scopelliti - ha aggiunto Martino - sono condivise dalla maggioranza dei cittadini moderatri calabresi e sono sicuramente le uniche in grado di riavvicinare i cittadini e la politica. In Calabria - ha concluso l'esperto del Consiglio Regionale - il buon governo ed il grande impegno della Giunta Regionale è sotto gli occhi di tutti. Il laboratorio politico dei moderati calabresi è visto di buon occhio anche a Roma ed a Milano a testimonianza della voglia di rinnovamento in atto in Calabria."

Ivan Martino

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mini enzo_ciconteLa mossa Kansas City è quando guardano a destra e tu vai a sinistra. Sì, è vero: pensare a Bruce Willis e alla sua battuta da blockbuster guardando alla scesa in campo di Enzo Ciconte (foto) con il Terzo Polo catanzarese fa un certo effetto. In quanto al fisico del ruolo il consigliere regionale non sembrerebbe proprio adatto alla metafora trash che qui, umilmente, si propone, e infatti non è il candidato a sindaco che ha guastato i piani di Scopelliti il tessitore della tela politica palesatasi in questi giorni, che va ben al di là del capoluogo calabrese. Ciconte è stato candidato a Roma. Il suo nome è stato di fatto ufficializzato da Casini, anche se il candidato non è neanche dell’Udc, almeno fino al momento in cui scriviamo. Dunque, stabilire cosa ci sia dietro la mossa catanzarese dello scudocrociato potrebbe risultare anche più arduo che risalire all’appartenenza partitica di Ciconte, anche perché pare che quest’ultimo dettaglio sia solo tale, nella vicenda.

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mini Angela NapoliIl Terzo Polo si presenterà da solo con un proprio candidato a sindaco alle elezioni comunali di Catanzaro del 6 e 7 maggio prossimi. La decisione è stata presa stamattina in una riunione tenutasi a Lamezia Terme ed è stata resta nota dai segretari regionali di Udc, Mpa-Ad, Fli e Api. Si rompe così l'asse di ferro tra l'Udc e il Pdl che aveva portato pochi mesi fa alla vittoria di Michele Traversa, poi dimessosi tra le polemiche. Con l'annuncio del Terzo Polo, quindi, arriva un'altra brutta notizia per il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, che fino a pochi giorni fa aveva ostentato sicurezza sulla possibilità di mantenere l'accordo con i centristi nella città capoluogo di regione. Com'è noto il centrosinistra ha già ufficializzato la ricandidatura del giovane Salvatore Scalzo (Pd), mentre il Pdl punterà su Sergio Abramo, che però a questo punto non potrà contare sull'appoggio del Terzo Polo. "Abbiamo deciso - ha detto la deputata Angela Napoli (foto), coordinatore della Calabria di Futuro e liberta' - di presentarci autonomamente anche alla luce delle definizione da parte del Pdl di un suo candidato.

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