Il Vizzarro.it - quotidiano online
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Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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Riceviamo e pubblichiamo
La Pro Loco "Liberi per Dasà" con la partecipazione di Radio Onda Verde organizza sabato 21 luglio la "Notte dei Desideri". L'evento si svolgerà nel cortile della scuola elementare in via provinciale. In diretta radiofonica gli Speaker, le Ondine, i dj e tanti ospiti animeranno la serata con musica, giochi, danze, karaoke e interviste in diretta. Inoltre verranno distribuiti gratuitamente i gadget della radio. La serata si concluderà con il meraviglioso spettacolo del lancio delle Lanterne Magiche. Per maggiori informazioni evento Facebook
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Il successo della Pro Reggina nel campionato italiano dimostra che il calcio a 5, pian piano, sta varcando i propri confini. Pur essendo uno sport praticato quasi esclusivamente dal mondo maschile, il titolo di Campionesse d’ Italia conquistato dalle ragazze amaranto guidate dal tecnico Enzo Tramontana rappresenta l’emblema di uno sport che, anno dopo anno, sta assumendo una certa rilevanza anche tra le donne. Domenica scorsa, infatti, presso il Palasport di Viale Toronto, a San Nicola da Crissa, si è svolto il primo triangolare di calcio a 5 Femminile, evento organizzato dall'Asd San Nicola da Crissa, nella persona del presidente Vito Carnovale, dalla scuola calcio Val-Crissa diretta da Nicola Pirone, con la collaborazione di Roberto Palmieri ed il patrocinio dell' amministrazione Comunale e Provinciale, che ha visto impegnate le padrone di casa del San Nicola, l'Asd woman soccer Catanzaro e l'Atletico Crotone. Numeroso il pubblico presente sugli spalti che ha assistito ai tre incontri, arbitrati dall'ex tecnico della Vibonese Adriano Vangeli. Ad aggiudicarsi la vittoria finale sono state le giallorosse catanzaresi del presidente Antonio Ruggiero, che nel primo incontro hanno vinto senza fatica con le padrone di casa, per poi battere in finale l'Atletico Crotone. Al secondo posto, proprio le pitagoriche che si sono imposte per 4-1 contro il San Nicola. A fine gara a premiare le tre squadre partecipanti il sindaco di San Nicola Giuseppe Condello, il presidente del San Nicola da Crissa Vito Carnovale e Annamaria Boragina del comitato organizzatore (nella foto in compagnia del presidente Ruggiero)
Queste le parole dei protagonisti:
Nicola Pirone, organizzatore evento:"Per un giorno il calcio femminile è sbarcato a San Nicola e l'obiettivo è stato pienamente raggiunto, almeno per quanto mi riguarda perchè non è semplice organizzare un evento sportivo di tale importanza. Colgo l'occasione per ringraziare l'amico Roberto Palmieri per averci aiutato nell'organizzazione insieme ad Adriano Vangeli e Antonio Luccisano, i collaboratori della scuola calcio Vito De Caria, Vito Galloro e Gabriele Pileggi, il sindaco e consigliere provinciale Giuseppe Condello per il patrocinio e la vicinanza che ci ha sempre dimostrato, il presidente Vito Carnovale che ha accettato con entusiasmo l'iniziativa. Devo ringraziare anche le squadre di Catanzaro e Crotone perchè in campo hanno dato spettacolo soprattutto nella finale. Infine e non per ultima Annamaria Boragina, è grazie a lei se tutto ciò oggi è stato possibile. Da una sua iniziativa è venuta su una piccola squadra nel nostro paese e di conseguenza anche questo triangolare. Peccato che qualcuno non apprezzi gesti e sacrifici, ma si sa la gratitudine non è di questo mondo. Ad ogni modo siamo soddisfatti del lavoro che abbiamo fatto in questi mesi. Scuola calcio compresa".
Sindaco di San Nicola Giuseppe Condello:"Sono iniziative che aiutano a crescere il paese. Questi ragazzi hanno dimostrato grande forza di volontà creando qualcosa a livello sportivo. Ospitare qui squadre come Catanzaro e Crotone è un grande onore e no li si può avere tutti i giorni. Mi auguro che questo sia un punto di partenza e non di arrivo, ma conoscendo gli organizzatori credo che ancora potranno dare tanto allo sport di questo paese, lo testimonia la scuola calcio".
Adriano Vangeli ex tecnico Vibonese: "Ho subito accettato l'invito dell'amico Nicola Pirone e di Roberto Palmieri. Sono contento di essere stato qui oggi. È un'ottima iniziativa che va coltivata affinchè anche in questa parte di territorio si sviluppi il calcio in rosa. Nella nostra provincia ci sono pochi momenti dove le ragazze possono stare insieme. Faccio i complimenti agli organizzatori per la forza di volontà e i sacrifici che ogni giorno sono costretti a sostenere".
Vito Carnovale presidente Asd San Nicola da Crissa: "Chiudiamo un anno sportivo intenso, con un triangolare di prestigio. Possiamo dire che il bilancio di quest'annata è stato molto positivo con una squadra in Terza categoria e la scuola calcio".
La neve sa essere poetica, quasi romantica. La si incontra nelle fiabe e sulle cartoline turistiche. Sogno erotico per i fotoamatori, redenzione per gli studenti oziosi. Amabile alla vista ma nemica del comfort. La regina fragile della stagione rigida ci ha costretto a tempi più lenti, al metter mano ad una pala, incatenare gli pneumatici, ad indossare piumini impermeabili e doposci ridicoli. La coltre bianca ci ha invaso dappertutto e non in maniera indolore. Strade impercorribili, contrade isolate per ore, anziani prigionieri in casa, abitazioni senza luce, telefono ed acqua. Una nevicata d’altri tempi che ha impiegato poco a mettere in luce la scarsa organizzazione di fronte ad un evento di certo nefasto, ma ampiamente prevedibile: l’allerta della Protezione Civile era arrivata con un anticipo di ben 13 giorni. Ad emergenza, per fortuna, ormai lontana, bisogna tirare le somme. Per forza. La prima incognita è il sale. Il migliore degli antigelo per i manti stradali. Durante l’autunno, in genere, le amministrazioni, specie in montagna, se ne riforniscono fino a farne traboccare i magazzini. A Serra o hanno dimenticato di comprarlo o qualcuno si è condito un’insalata di almeno 10 quintali: per le strade cittadine di sale non se ne è visto neanche un chicco. Quando nevica risulta scontato l’aiuto ai cittadini in situazione di disagio perché ammalati, anziani o disabili. Qualcuno ha brillantemente pensato di creare tre punti di fornitura acqua minerale nel paese. Peccato che non sia stata smistata al meglio: i ventenni, giovani ed aitanti, giunti più velocemente sul posto, si sono caricati intere pedane d'acqua nel cofano delle jeep, mentre i vecchietti arrivati in ritardo a piedi in piazza hanno ricevuto picche. Si sarebbe dovuto tutelare le necessità dei cittadini disagiati piuttosto che alimentare la politica del “chi prima arriva meglio alloggia”.
È stato un evento eccezionale che ha inevitabilmente messo a dura prova chi governa la città. Ma c’è una domanda che vale la pena porsi: se ci si trova in una situazione di emergenza perché non elaborare un piano di gestione dell’emergenza? E se il piano è stato elaborato perché non renderlo noto ai cittadini? In genere i piani per l’emergenza neve, preventivamente, consigliano di dividere la planimetria del territorio comunale in 3 aree per individuare quelle che saranno le zone prioritarie (zona rossa) e quelle meno critiche (gialla e verde) su cui intervenire. Attenzione, le zone rosse sono le arterie principali, snodi fondamentali per la viabilità cittadina, viali con più alta densità di abitanti o interessati dal trasporto pubblico (118 e vigili del fuoco) e non l’uscio di casa delle fidanzate degli assessori. Il piano doveva essere affiancato da una tabella con riferimenti orari precisi e reso consultabile dalla cittadinanza magari in un'apposita sezione del sito web del nostro comune, che sarebbe stato un portale perfetto per mantenersi sempre aggiornati sul decorso dell’emergenza e per capire come e dove si stava intervenendo. Sarebbe stato opportuno impiantare un centralino telefonico a disposizione dei cittadini in modo da risparmiare i pellegrinaggi al municipio per chiedere la grazia di un sacco di sale o alla ricerca di un fantomatico ufficio reclami. Altro SOS che i serresi hanno seguito con il fiato in gola: la macchina del sindaco (foto). Rimasta irrimossa da giorni, parcheggiata nel cuore del paese sotto uno strato impietoso di neve, alla mercé di grandine e fiocchi. Disagio reale o operazione di immagine? Un feticcio in vetrina come se qualcuno avesse qualcosa da farsi perdonare.
Anche se non nevica più, il ghiaccio e la neve ancora insistono per le strade, si spera per poco. In una nota stampa il sindaco ed il vicesindaco hanno addossato colpe, che in realtà sono solo loro, prima alla Comunità montana, poi ai paesi vicini ed infine alla Provincia. Per fortuna ancora nessuno ha parlato degli Ufo.
Fragile ed abbandonato. Non ci sono altre parole per descrivere l’intero territorio delle Serre. A darne incontrovertibilmente prova, le nevicate dei giorni scorsi. A poco valgono le parole degli apprendisti funamboli che cercano di giustificare le innumerevoli vicissitudini e difficoltà, con la scusa dell’evento eccezionale. Di eccezionale c’è solo la consueta impreparazione a fronteggiare qualunque evento problematico. E’ vero, ottanta centimetri di neve non cadono tutti i giorni, ma è altrettanto vero che ottanta centimetri di neve non possono giustificare comuni isolati, strade bloccate, ospedale irraggiungibile, interruzione dell’erogazione di acqua ed energia elettrica, etc. Una situazione inammissibile, per la quale non ci possono essere attenuanti e giustificazioni, tanto più che l’allerta meteo era stata lanciata da giorni. Le immagini delle nevicate abbattutesi su gran parte del Paese che quotidianamente scorrevano sui notiziari, avrebbero dovuto indurre gli organi preposti ad attivare adeguati piani d’intervento che, purtroppo, nessuno ha visto. A ciò si aggiunga, che in una zona montana la neve non dovrebbe cogliere tutti di sorpresa come se si fosse alle Maldive. Le immani difficoltà, poi, più che dalla nevicata sono da addebitare all’impreparazione ed all’inadeguatezza dei mezzi a disposizione di molti enti. La Provincia, ad esempio, che ha la competenza sulla gran parte delle strade del circondario, ha brillato per assenza; a tal punto che gli automezzi, con a bordo i generatori di corrente destinati a riattivare gli impianti di potabilizzazione dell’Alaco, sono arrivati a destinazione con grande ritardo perché nessuno aveva provveduto a spalare la neve sul tratto di provinciale che conduce all’invaso. A ciò si aggiunga che, in sordina, negli anni passati, con il passaggio delle competenze stradali alla provincia, è stato, praticamente, smantellato il centro compartimentale Anas di Serra San Bruno nel quale stazionavano permanentemente molti mezzi necessari ad affrontare anche situazioni di emergenza. Smantellato il centro Anas, sul territorio non è rimasto praticamente nulla. Nel riflettere sulle cose che mancano, come ad esempio, una postazione di protezione civile dotata di uomini e mezzi, viene da pensare alla superficialità ed all’approssimazione di molti sindaci ed amministratori comunali, troppo attenti a gestire il presente per pensare anche al futuro. Un fatto per il quale risulta emblematico il caso del mezzo polivalente rimasto chiuso in un garage della Comunità montana delle Serre per il rifiuto dei comuni a spendere mille euro all’anno, ovvero meno di tre euro al giorno. Risultato, un veicolo che sarebbe potuto risultare utile all’intero territorio, producendo anche un risparmio sugli interventi che dovranno essere pagare ai privati, è rimasto inutilizzato in un garage. Infine, non si può non constatare come sull’intero territorio l’unico intervento, talvolta caotico, si sia manifestato ex post. In altri termini, quel che in generale è mancato e manca è la programmazione della gestione delle emergenze, anche attraverso l’acquisizione di protocolli standard, da impiegare in caso di necessità. Come da copione, invece, tutto si è svolto, ancora una volta, in maniera confusionaria, a volte addirittura schizofrenica, con la conseguenza che il risultato raggiunto, il più delle volte, non è stato proporzionale agli sforzi profusi. Passata la buriana, rimane un interrogativo inquietante: se anziché una ”semplice” nevicata sul territorio si fosse abbattuto un evento calamitoso ben più grave, come, ad esempio, un terremoto? Bè, sarebbe il caso di pensarci!
Si svolgera' domani a Vibo Valentia, nell'Hotel 501, l'evento annuale ''Fse 2011: costruire insieme il futuro della Calabria''. Durante la giornata saranno illustrati ai cittadini calabresi, alla Commissione Europea e alle amministrazioni centrali, le iniziative promosse e i risultati conseguiti nel corso dell'anno 2011 attraverso la gestione del Programma Operativo Regionale 2007-2013 ed il conseguente utilizzo delle risorse del Fondo Sociale Europeo. Nel corso dell'evento, prosegue la nota, verranno trattate le tematiche piu' importanti per la crescita della Calabria, quali l'occupazione giovanile, la riqualificazione e la crescita delle competenze nella Pubblica amministrazione, gli strumenti di ingegneria finanziaria, le misure anticrisi e l'inclusione sociale. All'incontro interverra' il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e saranno presenti, tra gli altri, oltre all'Autorita' di gestione del Por Calabria Fse 2007-2013 Bruno Calvetta, gli assessori regionali Mancini, Stillitani e Caligiuri; il dirigente generale del dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria della Regione Anna Tavano; il dirigente divisione VII del ministero del Lavoro Alessandra Tomai; il capo unita' Occupazione e Dg della Commissione Europea Michel Laine; Maurizio Pulcianese, Desk Regione Calabria e Dg Occupazione della Commisione Europea; i senatori Antonio Gentile e Gaetano Quagliarello.
SERRA SAN BRUNO - Continua a nevicare copiosamente sulle Serre: la precipitazione, ampiamente annunciata dalle previsioni meteo, va avanti ormai da 24 ore e l'evento è già classificabile come storico, poichè potrebbe essere anche di maggiore rilevanza dell'ultima grande nevicata del 1986. A Serra San Bruno ci sono già 70 cm di neve, mentre nella zona di Mongiana, Fabrizia e Nardodipace la coltre bianca ha già toccato quota 1 metro. I tre paesi appena citati sono completamente isolati, con le strade provinciali che li collegano tra loro bloccate del tutto già da ieri, senza che nessuno, a partire dalla Provincia, sia intervenuto per togliere dall'isolamento queste comunità. Situazione analoga nella cittadina bruniana, dove si registra un fatto grave: l'ospedale "San Bruno" è completamente isolato (foto Salvatore Federico), il centralino del nosocomio è fuori uso, l'ambulanza è bloccata per la neve
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